Processo legato alla genesi di una modificazione (traccia mnestica) di un substrato, organico o non, attraverso il quale un determinato effetto persiste e diviene suscettibile di rimanifestarsi nel corso [...] dichiarativa e che hanno sede nelle strutture diencefaliche, ipotalamiche e nel lobo temporale.
Anche le aree associative della cortecciacerebrale sono molto importanti per il mantenimento della m. e la trasformazione della m. recente in m. di lunga ...
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Il prodotto del concepimento dei Mammiferi dalla comparsa dei caratteri propri della specie al momento del parto. Nella specie umana tali caratteri compaiono al 3° mese di gestazione, quando termina la [...] evidenziabili le papille gustative; dal 7° il f. è sensibile a variazioni di gusto delle sostanze ingerite.
Cortecciacerebrale. - Nella prima parte della gravidanza è particolarmente evidente l’accrescimento del cervello, più veloce di quello ...
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Forma di condotta comunicativa atta a trasmettere informazioni e a stabilire un rapporto di interazione che utilizza simboli aventi identico valore per gli individui appartenenti a uno stesso ambiente [...] diverse aree implicate nella funzione del l. e attribuì alla lesione di queste vie l’insorgenza di un’afasia a cortecciacerebrale integra. Alle tendenze a ridurre il l. nei limiti di un fenomeno neurofisiologico elementare, si oppose H. Jackson che ...
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Botanica
P. radicale
In fisiologia vegetale, la p. che spinge verso l’alto la linfa nei vasi del fusto delle piante terrestri e che si origina nella radice, forse in corrispondenza all’endoderma; è uno [...] fra loro, lo sono anche, attraverso dispositivi di fibre nervose, con un centro dell’ipotalamo e con la cortecciacerebrale; d) centro ipotalamico, in cui si possono distinguere: un’area cardioacceleratoria, da cui prendono origine rami simpatici che ...
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L’insieme di organi specializzati nelle funzioni di ricezione, conduzione ed elaborazione degli stimoli; collega le varie parti dell’organismo e ne coordina le attività, interviene nella regolazione del [...] allora al terzo livello comportamentale, in cui si ha l’intervento delle strutture telencefaliche, cioè della cortecciacerebrale. La reazione non è più soltanto riflessa, ma volontariamente rivolta alla realizzazione di un atto.
Sperimentalmente ...
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L’organo attivo della funzione motoria. L’insieme dei m. di un corpo vivente o di parte di esso, considerati in rapporto alla loro funzione o alle loro caratteristiche istologiche, costituisce il sistema [...] muscolare o posturale), regolata da un’attività nervosa riflessa che si svolge in determinati centri nervosi situati nella cortecciacerebrale, nel cervelletto, nel rombencefalo e nel mesencefalo, che sono in rapporto con le fibre nervose efferenti ...
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Si dice di formazione che concerne la vista, l’occhio, la visione o di fenomeno inerente all’ottica.
Anatomia e medicina
Anatomia comparata
Chiasma o.
L’incrocio delle fibre nervose che dalla retina dell’occhio [...] i movimenti volontari che ne conseguono.
Anatomia umana e patologia
Le vie o. mettono in rapporto la retina con la cortecciacerebrale del polo occipitale. Esse sono rappresentate dal nervo o., dal chiasma dei nervi o., dal tratto o benderella o. e ...
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Recipiente destinato principalmente a contenere sostanze liquide.
Anatomia e medicina
In anatomia comparata, nome dato a organi o formazioni cave riuniti in sistemi e nei quali circolano o defluiscono [...] delle fibre dei nervi glosso-faringeo e vago; infine stimoli che prendono origine dall’ipotalamo e, probabilmente, anche dalla cortecciacerebrale. Vasospasmo è l’abnorme contrazione della parete dei v. (per lo più delle arterie di piccolo e medio ...
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Archeologia
Monumento sepolcrale proprio dell’antico Egitto, dove era per lo più riservato ai faraoni. La forma della costruzione è quella del solido geometrico che da essa ha preso il nome. Le prime p. [...] . Sistema piramidale Sistema della motilità volontaria, costituito da fibre nervose che hanno la loro origine nella cortecciacerebrale della parte posteriore dei lobi frontali e terminazione sui centri motori del ponte di Varolio, del midollo ...
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Patologia degenerativa del sistema nervoso caratterizzata da un quadro di demenza presenile o senile, descritta per la prima volta nel 1909 dallo psichiatra tedesco Alois Alzheimer (Marktbreit 1864 - Breslavia [...] macroscopico, il m. di A. è caratterizzato da un quadro tipico di atrofia cerebrale, dovuto alla perdita neuronale, soprattutto a carico della cortecciacerebrale temporo-parietale. Si verifica una rarefazione accentuata a carico dei neuroni la cui ...
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cerebrale
agg. [der. di cerebro, con influenza, nel sign. fig., del fr. cérébral]. – 1. a. In anatomia, del cervello o dei suoi costituenti: circonvoluzioni c., emisferi c.; arterie c.; corteccia c., sostanza grigia che forma lo strato superiore...
corteccia
cortéccia s. f. [lat. cortĭcea, femm. di corticeus, agg. di cortex -tĭcis «corteccia»] (pl. -ce). – 1. Nelle piante, la parte periferica del fusto e della radice: c. primaria, quella costituente il cilindro corticale, formata dai...