cloralio
Composto cristallino, di colore bianco, solubile in acqua. Usato in passato come ipnotico ad azione depressiva sui centri nervosi (corteccia, bulbo e midollo spinale). ...
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Albero (Aesculus hippocastanum; v. fig.) della famiglia Sapindacee. È un albero maestoso, con foglie opposte, palmatocomposte a grandi lacinie, e fiori bianchi riuniti in ricche pannocchie erette. Il frutto [...] coltivato in Europa come albero da ombra. Tutte le parti della pianta contengono il glicoside esculina, presente in particolare nella corteccia dei rami, e usata in passato come febbrifugo. I semi contengono nei cotiledoni, oltre a circa il 50% di ...
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chetosteroide
Composto chimico a struttura steroidea e con funzione chetonica, che si origina dal metabolismo degli ormoni del testicolo e della corteccia surrenale o che viene preparato sinteticamente. [...] I più noti c. sono il testosterone, l’androsterone, l’isoandrosterone e il deidroandrosterone ...
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Anatomista ucraino (1834-1894), prof. di anatomia a Kiev; ha legato il suo nome a un particolare tipo di cellule piramidali della corteccia cerebrale. ...
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telencefalo La più craniale delle cinque vescicole cerebrali dell’embrione dei Vertebrati: si sviluppa dal prosencefalo, che si differenzia anteriormente in t. e posteriormente in diencefalo. Compare, [...] gli emisferi, come detto, sono coperti da un mantello nervoso di nuova formazione, il neopallio, che è la vera corteccia degli emisferi che funziona come centro associativo. Nei Primati, e soprattutto nell’Uomo, il neopallio costituisce la formazione ...
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subliminale, stimolo
Stimolo neurosensoriale d’intensità inferiore al valore di soglia, cioè non in grado di essere percepito a livello della corteccia, ma che comunque può attivare le vie afferenti [...] sensitive. In psicologia con stimolo s. si designano le sensazioni sotto il livello della coscienza, troppo deboli per essere riconosciute, ma anche tutta l’attività psichica che si svolge a livello s. ...
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stimolazione subliminale
Stimolazione neurosensoriale d’intensità inferiore al valore di soglia, cioè non in grado di essere percepita a livello della corteccia, ma che comunque può attivare le vie afferenti [...] sensitive. In psicologia, con l’espressione stimolazione s. si designano sia le sensazioni al di sotto del livello della coscienza, troppo deboli per essere riconosciute, sia l’attività psichica che si ...
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dolore
Matteo Caleo
Il dolore può essere definito come un’esperienza sensoriale ed emozionale spiacevole associata a un danno tissutale effettivo o potenziale. Nella reazione di dolore sono infatti [...] talamo (nei due lati dell’encefalo). Da qui l’informazione è trasportata a molte aree cerebrali, tra cui la corteccia cingolata anteriore e l’amigdala. Queste due aree sono importanti per il processamento della componente emozionale del dolore e per ...
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JABORANDI (nome indigeno; lat. scient. Pilocarpus pennatifolius Lam.)
Fabrizio Cortesi
Arbusto ramoso della famiglia Rutacee, alto da 1-3 m., con corteccia grigiastra macchiata di bianco: le foglie sono [...] alterne, lungamente picciolate, pennate composte, con 5-11 foglioline ovali bislunghe un po' coriacee, ottuse o smarginate. I fiori, disposti in lunghi grappoli, sono piccoli, pentameri, con petali ovali ...
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insufficienza
Condizione morbosa caratterizzata dall’incapacità di un organo (cuore, vasi, reni, ecc.), o di una parte di esso (valvole cardiache, corteccia surrenale, ecc.), a espletare integralmente [...] le proprie funzioni e ad adeguarle alle richieste metaboliche dell’organismo. Per estensione il concetto di i. è riferito anche a interi apparati (i. respiratoria; i. circolatoria). I. arteriosa periferica: ...
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corteccia
cortéccia s. f. [lat. cortĭcea, femm. di corticeus, agg. di cortex -tĭcis «corteccia»] (pl. -ce). – 1. Nelle piante, la parte periferica del fusto e della radice: c. primaria, quella costituente il cilindro corticale, formata dai...