In ogni epoca - secondo gli usi o i costumi dei popoli e in relazione al grado di civiltà raggiunta - si sono compiuti atti di previdenza e si è provveduto a bisogni futuri ed eventuali; ma molti secoli [...] contro i danni non copre che una parte del valore della cosa assicurata, l'assicuratore sostiene una parte proporzionale dei danni e le varie professioni, accomunandone i rischi, è giudicata un beneficio materiale e morale, anziché un inconveniente ...
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NORVEGIA
Fabrizio CORTESI
Mario SALFI
Pino FORTINI
Luigi CHATRIAN
Carlo DE ANGELIS
Anna Maria RATTI
Sverre STEEN
Giuseppe CIARDI-DUPRE'
Francis BULL
Astrid SCHJOLDAGER BUGGE
Luigi PARIGI
Arthur [...] regni gemelli divennero geograficamente lontani l'uno dall'altro, cosa che con l'andare del tempo ebbe conseguenze politiche. per lo sviluppo dello stile prosastico norvegese e che fu giudicata da Jacob Grimm la migliore raccolta di fiabe del mondo ...
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GESÙ CRISTO
Leone TONDELLI
Giuseppe FILOGRASSI
Alberto PINCHERLE
Guillaume DE JERPHANION
. Secondo la dottrina cattolica è il Figlio di Dio, seconda Persona della Trinità divina, incarnato e fatto [...] uomo" deve sedere alla destra di Dio e venire sulle nubi a giudicare le nazioni della terra secondo la profezia di Daniele.
Il titolo " mano sinistra e, a meno che il soggetto non esiga altra cosa, la destra fa il gesto dell'allocuzione, che è anche ...
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MILANO
Antonio Calzoni
Giuseppe Caraci
Gaetano Cesari
Paolo D'Ancona
Giuseppe Gallavresi
Antonio Monti
Luigi Sorrento
Alda Levi Spinazzola
Giovanni Antona Traversi
Alessandro Visconti
La seconda [...] parlare di un consulatus civium prope ecclesiam S. Mariae come di cosa già esistente da qualche tempo. Non a torto G. Giulini che l'opera sua vada perduta. Filippo Maria, mal giudicato da contemporanei e da posteri, durante il lungo suo regno ...
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. Quel gruppo di tribù appartenente alla grande famiglia etnica semitica che nell'ultimo quarto del secondo millennio a. C. occupò la Palestina e si costituì in unità nazionale si diede dapprima il nome [...] altri libri storici dell'Antico Testamento relativi all'età preesilica (Giosuè, Giudici, I-II Re Samuele], III-IV [I-II] Re), sono luogo in cui l'atto tirannico è stato compiuto (qualche cosa di analogo si osserva già nel rimprovero di Nathan a David ...
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MODA
Arturo Carlo Quintavalle
Roberto Camagni-Roberta Rabellotti
(XXIII, p. 503)
Costume, moda, avanguardie. − Dal secondo dopoguerra e più ancora dagli anni Settanta il fenomeno m. ha assunto un rilievo [...] la grande produzione di m. comincia a dover essere giudicata su due versanti, quello elitario riservato a pochi e quello propongono il disegno come strumento di analisi consapevole. Del resto cosa fanno le analiste della m. se non ''scrivere'' con ...
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MACHIAVELLI, Niccolò
Federico CHABOD
Di media statura, magro, "bianco come la neve", ma col capo "che pare veluto nero"; "savio et prudente" nell'estimazione dei colleghi d'ufficio, commendato dai superiori [...] e si assicura e cautela con la premessa ch'è difficile giudicare l'animo della contessa; se dunque i primi passi nell o a guarire quell'uomo in grande che è lo stato bisogna saper che cosa esso sia e quali le sue norme di vita, e non pensar di ...
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Il Partito nazionale fascista. - L'organizzazione del P.N.F. - L'organizzazione del P. N. F. è determinata dallo statuto del Partito, che è approvato con decreto reale su proposta del capo del governo, [...] le iniziative, anche le più manifestamente pacifiche e che era giudicata ambigua e incerta, specie per i rapporti stabiliti con minuti con la precisione d'un ingegnere. C'era qualche cosa che meritava di essere studiato; e gli stranieri studiarono.
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ILLUMINAZIONE (dal lat. lumen "luce"; fr. éclairage; sp. iluminación; ted. Beleuchtung; ingl. lighting)
George MONTANDON
Ugo BORDONI
Gaetano JERNA
Guido JELLINEK
Fino a non molto tempo fa la luce [...] e via dicendo. Se pertanto vi fossero apparecchi atti a giudicare quest'equivalenza dei due fili, ciascuno da un determinato punto di semplice l'attitudine d'una lampada a illuminare, la miglior cosa è dare il flusso luminoso che essa emette; oppure, ...
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Con questo nome si indica, in generale, ogni atteggiamento e funzione dell'umano conoscere che miri a distinguere nel proprio oggetto ciò che in esso ha, comunque, valore da ciò che valore non ha. ll nome [...] 1905); G. Toffanin, La fine dell'Umanesimo, Torino 1920; id., Che cosa fu l'Umanesimo, Firenze 1929; B. Croce, Estetica, 6ª ed., dopo aver fatto la prima opera, l'abbia guardata e giudicata e in quel giudizio abbia concretato la più antica critica d ...
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giudicato1
giudicato1 (letter. ant. iudicato) agg. e s. m. [part. pass. di giudicare; come sost., dal lat. iudicatum, part. pass. neutro sostantivato di iudicare «giudicare»]. – 1. agg. a. Di persona, affare, questione su cui è stato pronunciato...
cosa
còsa s. f. [lat. causa «causa», che ha sostituito il lat. class. res]. – 1. È il nome più indeterminato e più comprensivo della lingua italiana, col quale si indica, in modo generico, tutto quanto esiste, nella realtà o nell’immaginazione,...