Costantino nella storiografia cattolica tedesca
Claus Arnold
Nel cattolicesimo di lingua tedesca del tardo Settecento e dell’Ottocento1 l’immagine di Costantino e lo studio della cosiddetta ‘svolta [...] ciò che attiene la percezione dell’oggettività, e perciò va giudicato secondo il valore che aveva nella sua epoca3.
Effettivamente, con il legame del suo lavoro con l’ambiente cattolico:
Una cosa mi ha fatto male studiando le fonti: l’osservazione ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Montes Pietatis
Maria Giuseppina Muzzarelli
Quando a Perugia nel 1462 fu fondato il primo Monte di Pietà, l’idea era probabilmente in circolazione da un po’ di tempo. Ad accomunare le differenti iniziative [...] dai domenicani e dagli agostiniani, in quanto giudicata usuraria. La questione suscitò vivaci discussioni e dibattiti l’uso del denaro del Monte «per cosa licita et per bisognio necessario et non per cosa non licita et superflua». La riforma del ...
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Neocomunitarismo
Maurizio Passerin d'Entrèves
Sommario: 1. Introduzione. 2. Concezione della persona. 3. Concezione della comunità. 4. Natura e scopo della giustizia distributiva. 5. Priorità del giusto [...] è semplicemente un modo di esprimere le preferenze, ma anche un modo di giudicare la qualità della vita, il tipo di persona che siamo o vogliamo essere questo significa che non ci possa essere una cosa come ‛un singolo' insieme coerente di principî ...
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Gentile: Rinascimento, Risorgimento, fascismo
Stefano Zappoli
Esiste un’obiettiva continuità tra questi tre termini del discorso gentiliano, l’ultimo dei quali, peraltro, oltre che coincidere con una [...] la quantità delle cognizioni concrete, noi diciamo che ignora che cosa ella sia, e quale bisogno dello spirito sia chiamata a una dottrina per quel che vale in se stessa e non giudicarla con una parola. Il tempo di frate Cromaziano deve finire”. E ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
La teoria dell’ordinamento giuridico: Santi Romano
Eugenio Ripepe
Al di là del giudizio che se ne può dare, è innegabile che a nessuna opera di un giurista italiano contemporaneo la comunità degli studiosi [...] da lui tanto a ragione adoperato. Se essa non può essere giudicata del tutto pleonastica, è solo perché vale a mettere in luce ma il portato di un lungo processo le cui origini sono una cosa sola con le origini dello Stato moderno, che nasce, non a ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
I giuristi di fronte alla città e all’Impero
Claudia Storti
L’eredità altomedievale
«Supponi che un potente mi sia creditore: si rifiuta di onorare il debito e, proprio per la sua potenza, non posso [...] propri consulenti, oltre ai nobili del regno e dell’impero, i giudici delle città lombarde e toscane che, in taluni casi (quello più noto , la loro effettiva insubordinazione all’impero.
Qualunque cosa la legge prescriva
Del tutto opposta appare in ...
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Nudità
Stefano Allovio
Marco Bussagli
La condizione di essere nudi rappresenta un concetto importante nello studio della vita di relazione dell'uomo. Il suo valore varia a seconda dei contesti culturali [...] parte, ogni società umana ha una propria idea su che cosa sia la nudità e in alcuni contesti questo concetto acquista il corpo e i concetti di pudore e decoro porta a giudicare gli indigeni non solo attardati su un livello evolutivo inferiore, ma ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
La scienza nelle università
Michele Camerota
L’assetto istituzionale
Alla fine del Cinquecento, in Italia erano attive ben sedici sedi universitarie (Grendler 2002): Torino, Pavia, Padova, Parma, Ferrara, [...] miracoli, e restando interamente entro i limiti naturali, che cosa pensi della questione? E, in secondo luogo, quale ritieni insegnò anch’egli a Bologna per un breve periodo – la giudicava impossibile. Dal Ferro non pubblicò la propria scoperta, ma ...
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gramatica
Pier Vincenzo Mengaldo
Nella comparazione tra le dieci scienze e i dieci cieli che D. svolge in Cv II XIII 7 ss., la Gramatica, prima tra le scienze del Trivio e del Quadrivio (e cfr. la prim'arte [...] e più virtuoso quello che più lo fa; onde, con ciò sia cosa che lo latino molte cose manifesta concepute ne la mente che lo volgare natura e dell'arte, poiché da una parte la prima è giudicata, nella sua essenza generale, più nobile, ma dall'altra ...
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MAMIANI DELLA ROVERE, Terenzio
Antonio Brancati
Nacque a Pesaro il 18 sett. 1799 da Gianfrancesco, conte di Sant'Angelo in Lizzola, e da Vittoria Montani.
Ebbe la prima formazione a Pesaro, dove studiò [...] una risposta secca: "Prenda un fucile e vada alle barricate". Cosa, questa, che egli - e con lui gli amici moderati ma non incontrò l'assenso del Parlamento, che lo giudicò insufficiente nei confronti degli ormai prevedibili mutamenti politici della ...
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giudicato1
giudicato1 (letter. ant. iudicato) agg. e s. m. [part. pass. di giudicare; come sost., dal lat. iudicatum, part. pass. neutro sostantivato di iudicare «giudicare»]. – 1. agg. a. Di persona, affare, questione su cui è stato pronunciato...
cosa
còsa s. f. [lat. causa «causa», che ha sostituito il lat. class. res]. – 1. È il nome più indeterminato e più comprensivo della lingua italiana, col quale si indica, in modo generico, tutto quanto esiste, nella realtà o nell’immaginazione,...