GREGORIO I, papa, santo
Sofia Boesch Gajano
Nacque a Roma poco prima della metà del sec. VI, da famiglia appartenente all'élite sociale romana - "de senatoribus primis" lo definisce Gregorio di Tours [...] di Vienne, rimproverato di insegnare la grammatica e di unire, cosa "grave e nefanda per un vescovo", "le lodi a (per es.: ibid., IX, n. 203) e dei tribunali sinodali, abilitati a giudicare nei confronti dei vescovi (per es.: ibid., I, n. 32; III, n. ...
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Paolo IV
Alberto Aubert
Appartenente ad una delle più antiche famiglie della nobiltà napoletana, Gian Piero Carafa nacque a Capriglia (Avellino), il 28 giugno 1476, da Giovanni Antonio, barone di Sant'Angelo [...] cesura luterana per le sorti della Chiesa di Roma. Giudicata l'esito più nocivo della cultura filologica ed umanistica per la riforma delle Domenicane di Napoli) domandandosi amaramente "cosa è quella che mi possa ritener volentieri in questa vita" ...
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GREGORIO XIII, papa
Agostino Borromeo
Ugo Boncompagni nacque a Bologna il 1° genn. 1501, da Cristoforo e da Angela Marescalchi. Studiò giurisprudenza a Bologna, dove conseguì il dottorato in utroque [...] secondo collaterale di Campidoglio, uno dei due giudici del tribunale civile. La sua carriera progredì condizionato dalla madre, si mostrava disponibile solo per ottenere sussidi finanziari, cosa che gli riuscì con la concessione da parte di G. XIII ...
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«Vedi, sono capace di scrivere in tutti i modi che voglio, elegante o selvaggio, corretto o contorto»
(Wolfgang Amadeus Mozart)
Attualità di un genio
di Sandro Cappelletto
27 gennaio
In tutto il mondo [...] di persona o di nome; egli ha buon gusto e, cosa ancora più importante, una profondissima conoscenza dell’arte di comporre».
. Mozart stava già male quando era a Praga, ma a giudicare dalle lettere inviate a Constanze in ottobre egli era di buon ...
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Giovanni XXII
Christian Trottmann
Jacques Duèse, figlio di Arnaud Duèse, nato a Cahors intorno al 1244, eletto papa il 7 agosto 1316 e incoronato il 5 settembre, morì ad Avignone il 4 dicembre 1334; [...] rifletteva lo spirito del giurista. Se in effetti le anime dei santi vedono già Dio, cosa aggiungerà il giorno del giudizio? Una stessa causa può forse essere giudicata due volte da un Dio giusto? Una volta di più, l'opinione del pontefice mostra ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Paolo Sarpi
Corrado Pin
Un frate enciclopedico, che rifiuta di render pubbliche le sue audaci riflessioni sull’uomo associato, la religione, lo Stato; in colloquio con il mondo dei filosofi antichi, [...] corti e nei circoli culturali, si informano su di lui, su cosa sta scrivendo, su nuove opere che progetta di inviare alla fiera di . 659), a quella ebraica (con il culto di un solo Dio, «giudice e moroso, che dà pene, premi, et è geloso», p. 660, ...
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GIOVANNI XXII, papa
Christian Trottmann
Jacques Duèse (Jacme Duesa), figlio di Arnaud, nacque a Cahors nel Sudovest della Francia, intorno al 1244 da una famiglia molto abbiente della borghesia cittadina.
Minuto [...] rifletteva lo spirito del giurista. Se in effetti le anime dei santi vedono già Dio, cosa aggiungerà il giorno del giudizio? Una stessa causa può forse essere giudicata due volte da un Dio giusto? Una volta di più, l'opinione del pontefice mostra ...
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ATTI, Isotta degli
Augusto Campana
La celebre amante, poi moglie, di Sigismondo Pandolfo Malatesti, signore di Rimini, fu figliuola di Francesco di Atto degli Atti, agiato mercante di lane e cambiatore, [...] (II, p. 511); dell'attendibilità della sua fonte non siamo in grado di giudicare. Da altra parte sappiamo che I. morì il 9 luglio 1474 e fu sepolta riguarda l'insigne monumento, che più di ogni altra cosa ha procurato al nome di I. la sua fama ...
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CARLO II d'Angiò, re di Sicilia
August Nitschke
Nacque nel 1254 da Carlo I d'Angiò e da Beatrice contessa di Provenza. Nel 1248 era morto, subito dopo la nascita, il primogenito di nome Ludovico, di [...] di re e principi a senatori di Roma, ma la cosa più importante era che dava il suo consenso ai progetti di del regno di Carlo I e II d'Angiò, a cura di G. Del Giudice, Napoli 1869; C. Minieri Riccio, Saggio di codice diplom. formato sulle ant. ...
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CASSI, Francesco
Sebastiano Timpanaro
Nacque a Pesaro il 4 giugno 1778 dal conte Annibale e dalla marchesa Vittoria Mosca.
Era legato per vincoli familiari a molte delle più note personalità del piccolo [...] simili a quelle del nostro Cassi, a cui godo sia tornato il giudicio" (Epist., IV, p. 233). In effetti il C., anche accusato Costanza di poco amore per il marito, avrebbero detto cosa vera, anche se la veemenza delle accuse sarebbe stata comunque ...
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giudicato1
giudicato1 (letter. ant. iudicato) agg. e s. m. [part. pass. di giudicare; come sost., dal lat. iudicatum, part. pass. neutro sostantivato di iudicare «giudicare»]. – 1. agg. a. Di persona, affare, questione su cui è stato pronunciato...
cosa
còsa s. f. [lat. causa «causa», che ha sostituito il lat. class. res]. – 1. È il nome più indeterminato e più comprensivo della lingua italiana, col quale si indica, in modo generico, tutto quanto esiste, nella realtà o nell’immaginazione,...