IMMORTALITÀ (da in, prefisso negativo, e mortalità, fr. immortalité; sp. immortalidad; ted. unsterblichkeit; ingl. immortality)
Carlo MAZZANTINI
Alberto PINCHERLE
Immortalità si dice quella proprietà [...] insolubile, come insolubili erano per lui tutti i problemi metafisici, riguardanti non il fenomeno (accessibile) ma la cosainsé (inaccessibile all'umana conoscenza). Vero è che noi pensiamo una sostanza (la nostra anima, appunto), come sostrato ...
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SCHULZE, Gottlob Ernst (più noto col nome di Aenesidemus o di Aenesidemus-Schulze, dal titolo della sua opera principale)
Guido Calogero
Filosofo tedesco, nato a Schloss Helldrungen (Turingia) il 23 [...] natura propria dell'oggetto (egli chiarisce qui le varie contraddizioni implicite nell'idea della cosainsé e della sua inconoscibilità) quanto in quella della natura del soggetto, cioè delle funzioni trascendentali del conoscere. Rivendica perciò ...
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SENSAZIONE
Guido Calogero
In generale, sensazione significa ogni modificazione di contenuto avvertito da una consapevolezza come prodotto da uno stimolo, interno o esterno, ma comunque indipendente [...] attuantesi nella stessa esperienza sensibile. L'idealismo del primo Ottocento, negando il presupposto kantiano della cosainsé e quindi dell'immediato contenuto sensibile fornente la materia prima di ogni elaborazione conoscitiva, giunge ...
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POSSIBILITÀ
Guido CALOGERO
. Il concetto filosofico della possibilità ha una storia assai complessa e importante, che si riconnette strettamente a quella del più generale concetto della "realtà" o dell'"essere". [...] nella sfera della gnoseologia, come una delle tre categorie della modalità: ché se "reale" è ciò che nell'esperienza è dato dall'influsso della cosainsé, e "necessario" ciò che è imprescindibile condizione soggettiva di tale esperienza, "possibile ...
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REINHOLD, Carl Leonhard
Heinrich LEVY
Filosofo, nato a Vienna il 26 ottobre 1758, morto il 10 aprile 1823 a Kiel. Alunno dei gesuiti, poi dei barnabiti e maestro al loro collegio, fuggì in Germania [...] la tendenza formale della dottrina della scienza di Fichte. Ma storicamente fallisce per due manchevolezze: della dottrina della cosainsé, che in Kant si dispiega attraverso diverse fasi, non viene superata dal R. quella più dogmatica; inoltre egli ...
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SENNAAR
Alberto Vaccari
. Regione dell'antico Oriente nominata otto volte nella Bibbia (Antico Testamento); la forma ebraica è Šin‛ar, donde in inglese Shinar, in tedesco Sinear; Sennaar è la trascrizione [...] Šin‛ar rappresenti il suono spirante della ġain araba; cosainsé possibile, ma contraddetta, in questo caso, dalla trascrizione greca. Šanḫar si legge in una lettera di Tell el‛Amārna (n. 35, lin. 49, in J. A. Knutzon, Die El-Amarna-Tafeln, I, p ...
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FRIES, Jakob Friedrich
Guido Calogero
Filosofo, nato a Barby il 23 agosto 1773, morto a Jena il 10 agosto 1843. Nel 1805 professore all'università di Heidelberg, passò l'anno seguente a quella di Jena: [...] , e la critica della ragione tende a trasformarsi in un'analisi psicologica del conoscere: lo stesso problema del rapporto del pensiero con la cosainsé perde interesse, dovendo la filosofia restringersi a una riflessione sulle leggi intrinseche ...
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PURO
Guido Calogero
. Aggettivo largamente usato nella terminologia filosofica, specie dall'età di Kant in poi. Già nel sec. XVII il termine era stato usato dagli gnoseologi per designare l'attività [...] le forme trascendentali si fondessero poi, nella sintesi, col materiale empirico proveniente dalla cosainsé. Nell'idealismo postkantiano, il termine "puro" ha serbato in genere il significato alludente al carattere di universalità e necessità del ...
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INCONOSCIBILE
Guido Calogero
- Termine filosofico, che viene in uso quando, da un punto di vista agnostico, si vuol designare la realtà che si definisce come irraggiungibile dalle limitate forze del [...] , una grande asserzione d'inconoscibile è quella kantiana del noumeno o "cosainsé" non attingibile per via teoretica: per quanto, poi, Kant, lo dica asseribile in funzione dell'interesse della ragion pratica. Più tipico è l'inconoscibile affermato ...
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LIEBMANN, Otto
Guido Calogero
Pensatore tedesco, nato a Löwenberg (Slesia) il 25 febbraio 1840, morto a Jena il 14 gennaio 1912. Libero docente nell'università di Tubinga, fu professore in quelle di [...] (voll. 2, ivi 1882-1904). Ostile alle interpretazioni idealistiche dei grandi postkantiani e al concetto kantiano della "cosainsé", il L. crede tuttavia possibile una "metafisica critica", fondata sull'esperienza, e tende a costruirla. Nel fatto ...
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cosa
còsa s. f. [lat. causa «causa», che ha sostituito il lat. class. res]. – 1. È il nome più indeterminato e più comprensivo della lingua italiana, col quale si indica, in modo generico, tutto quanto esiste, nella realtà o nell’immaginazione,...
se
sé pron. rifl. [lat. sē] (radd. sint.). – 1. Forma forte della declinazione del pron. rifl. di 3a pers.; si usa soltanto quand’è riferito al soggetto (maschile o femminile, singolare o plurale) o nelle frasi enunciate con verbo all’infinito...