BAROTTO (Varotta), Marcantonio
Carlo Ginzburg
Le sole notizie sulla vita del B. ci sono fornite da una "scrittura" compilata sulla base delle confessioni da lui rese in Udine al protonotario della Santa [...] sa che ha cognizione della verità. La risposta del nobile è esplicita: "Figliolo, se voi conoscete la verità, ringratiate Idio, fate il fatto vostro, tenite la cosain voi, né vi andate palesando, perché non è tempo adesso di ragionare di queste ...
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BISSO, Bernardo
Dino Pastine
Nato a Genova verso il 1648, entrò nell'Ordine dei benedettini della congregazione cassinese, nel monastero di S. Caterina in Portoria il 30 nov. 1668. Trascorse l'intera [...] che include tuttavia un certo timore circa la verità obiettiva della cosa. È dunque una verità, ma una verità intellettuale che non certezza virtuale (ibid., pp. 196-197). La probabilità insé, considerata cioè nel suo elemento essenziale che è l' ...
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BELLUTI, Bonaventura
Cesare Vasoli
Nacque a Catania nel 1600 ed entrò giovanissimo nel convento catanese dei minori conventuali, dove iniziò i suoi studi di filosofia e di teologia. Il suo incontro [...] e nelle scuole francescane, si proponeva per prima cosa di richiamare gli studi filosofici dell'Ordine alla genuina assunse il compito di svolgere il trattato De Deo inse, il B. continuò a preparare e, in parte, a svolgere il trattato De Deo homine ...
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BATTISTI, Pietro (Pietro Battista)
Romana Guarnieri
Nacque nella prima metà del sec. XVII; scarse sono le notizie che abbiamo sulla sua vita. Fu predicatore dell'Ordine dei frati minori e scrisse una [...] facili da trarsi: qualunque cosa l'uomo così annichilato voglia e operi, è Dio che in lui vuole e opera, con tal rinunzia (al libero arbitrio), si assorbisce in Dio, e del tutto perduta insé, resta nella volontà di Dio sommamente trasformata e ...
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FUSCONI, Francesco
Dagmar Von Wille
Oriundo di Norcia, nacque probabilmente negli ultimi decenni del XV secolo; non abbiamo notizie relative agli anni e al luogo dei suoi studi. In quanto scrittore [...] repentaglio dall'inadeguatezza della dieta piuttosto che per la malattia insé.
Che l'incarico di archiatra pontificio nonché i suoi consulti privati fossero lautamente remunerati era cosa risaputa; il F. godeva inoltre della stima dei pontefici che ...
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DOLCINI, Bartolomeo
Marina Romanello
Nacque a Bologna da famiglia appartenente alla nobiltà e venne battezzato il 26 dic. 1568.
Della sua formazione e cultura non si conosce nulla. Uniche date certe [...] . Sigonio, cui viene accomunato già nei repertori tardo seicenteschi e in tutta la letteratura successiva. Nei Marmora Felsinea di C. C. suggerire la cosain una missiva inviata il 16 dic. 1631 da Venezia, avanzando l'ipotesi che "se questa [lettera ...
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CARAZZI, Davide
Baccio Baccetti
Nacque a San Bonifacio (Verona) il 27 genn. 1858 da Bartolommeo e Giulia Grassi. Si laureò in scienze matematiche fisiche e naturali a Padova nel 1883. Fu dapprima professore [...] impostazione chimico-fisica dei problemi della cellula: cosa che, se non gli consentì alcun risultato pratico, suscitò però idee innovatrici in più di un laboratorio. Come zoologo applicato, ed in particolare parassitologo di lunga esperienza, fino ...
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BARTOLOMEO da Brescia (Ulmus Lulmus)
Alfredo Petrucci
Nacque a Brescia nel 1506. Si diede all'arte dell'incisione, trattando non solo il rame, ma anche, a servizio dell'editoria locale, il legno. Sono [...] o meno rigoroso del contesto dei tagli modellanti in curva.
Il Lamento riassume insé lo spirito di tutta l'opera conosciuta sua vecchiaia. E prima come impiegò il suo tempo? Che cosa produsse? Il fatto che alcuni dei legni incisi del fondo Soliani ...
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CARLENI, Antonio (Antonio o Antonello da Napoli)
Domenico Di Agresti
Nacque prima del 1386 da famiglia partenopea. Scarsi e frammentari sono i dati biografici che del C. ci sono pervenuti: il fatto che [...] sua partecipazione al concilio di Pisa (1407), cosa possibile se vi andò come segretario di uno degli inviati dello Studio bolognese. In seguito abbracciò la vita religiosa, molto probabilmente in S. Domenico di Bologna; lo troviamo infatti presente ...
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BATTIBOVI, Antonio
Alfredo Cioni
Tipografo in Venezia sul cadere del secolo XV.
Della sua famiglia ci è ignoto fin anche l'esatto cognome, che nessun documento di archivio, né di Alessandria né di Venezia, [...] 1485 (ma 1486). Non si può precisare il numero di copie esistenti in Italia, perché il censimento dell'Indice non va, per, ora, oltre la che tutta l'edizione sia andata dispersa; cosa possibilissima se si fosse trattato di un opuscolo popolaresco ...
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cosa
còsa s. f. [lat. causa «causa», che ha sostituito il lat. class. res]. – 1. È il nome più indeterminato e più comprensivo della lingua italiana, col quale si indica, in modo generico, tutto quanto esiste, nella realtà o nell’immaginazione,...
se
sé pron. rifl. [lat. sē] (radd. sint.). – 1. Forma forte della declinazione del pron. rifl. di 3a pers.; si usa soltanto quand’è riferito al soggetto (maschile o femminile, singolare o plurale) o nelle frasi enunciate con verbo all’infinito...