CAVALCA, Domenico
Carlo Delcorno
Nacque verso il 1270 a Vico Pisano, come attestano i più antichi manoscritti delle sue opere e le notizie che si leggono nella Cronaca trecentesca e nei più tardi Annali [...] suo uditorio, curandosi di “dire utile” piuttosto che di “dire bello”: “Se la midolla è buona – scrive nel prologo allo Specchio di Croce – , perché sarebbe “vituperosa e vergognosa cosa” trattare di tali argomenti in volgare. Ogni peccato ha la sua ...
Leggi Tutto
FRISI, Paolo (al secolo Giuseppe)
Ugo Baldini
Secondogenito degli otto figli di Giovanni Mattia e di Francesca Magnetti, nacque a Melegnano, presso Milano, il 13 apr. 1728.
Il nonno paterno Antonio, [...] sulle prospettive di ripresa; per comunanza di visione, anche se posteriore e relativo a un periodo diverso, si può loro l'autorizzazione a risiedere in famiglia, ciò che implicava la secolarizzazione. La cosa non piacque in ambienti ecclesiastici e, ...
Leggi Tutto
BRUNO, Giordano (Philippus Brunus Nolanus; Iordanus Brunus Nolanus, il Nolano)
Giovanni Aquilecchia
Nacque a Nola, nel Regno di Napoli, nel gennaio o febbraio 1548, figlio di Giovanni Bruno, uomo d'arme, [...] , "il re Enrico terzo mi fece chiamare un giorno, ricercandomi se la memoria che avevo e che professava, era naturale o pur per medesimo significante circa medesima cosa significata") va in realtà ricondotta a una sfera etica in cui si risolve ogni ...
Leggi Tutto
LULLI (Lully), Giovanni Battista (Jean-Baptiste)
Mario Armellini
Nacque a Firenze da Lorenzo e da Caterina del Sera (o del Seta) il 28 nov. 1632.
Di famiglia contadina, il padre era giunto a Firenze [...] duchessa di Montpensier, d'avere presso di sé un giovane italiano per esercitarsi in quella lingua, propose al L. di del precedente, che durava dodici anni). La cosa non gli evitò di finire in una complicata contesa legale avviata da Sourdéac e ...
Leggi Tutto
FERDINANDO Gonzaga, duca di Mantova e dei Monferrato
Gino Benzoni
Secondogenito del principe e prossimo duca di Mantova Vincenzo e d'Eleonora de' Medici, F. nacque a Mantova il 26 apr. 1587; e, nel [...] Né fu solo superficiale il suo interesse per la scienza se, nel 1611, era in grado di discutere a Firenze con Galilei dei "corpi nutrire la sua sfrenata smania collezionistica - è altra cosa da quello imprigionato nell'angustia coatta dei rapporti di ...
Leggi Tutto
CANNIZZARO, Stanislao
Aldo Gaudiano
Domenico Marotta
Nacque a Palermo il 13 luglio 1826 da Mariano e da Anna Di Benedetto, ultimo di dieci figli. Il padre, magistrato, era allora direttore generale [...] un gruppo chetonico (in 6 anziché in 7 nell'anello naftalenico) e di un metile (in 9 anziché in 8).
Se nella chimica organica il di Pisa; a tale artificio era ricorso per non fare cosa sgradita al suo maestro, il Piria, che sconsigliava ai discepoli ...
Leggi Tutto
FILIPEPI, Alessandro (Sandro Botticelli)
Ronald W. Lightbown
Nato a Firenze nel 1444 (0 1445), era il più giovane dei figli di Mariano di Vanni, conciatore, e di sua moglie Smeralda, che avevano preso [...] e storiò un Dante in cartapecora a L(oren)zo di P(ie)ro Franc(esc)o de Medici, il che fu cosa maravigliosa tenuta" (Horne, poco dopo il loro ritrovamento nella Domus Aurea, ma se ne servì solo in questo pannello, il che fa pensare che egli sia ...
Leggi Tutto
GHERARDI, Giovanni (Giovanni da Prato, Giovanni di Gherardo, Giovanni di Gherardo Gherardi, Johannes Gerardi, Johannes de Prato)
Francesco Bausi
Nacque a Prato, da Gherardo di ser Bartolo e da Giuliana, [...] altrui mostrar visibile", e afferma che la "plebe" ha "omai perduta" ogni speranza, in quanto "ragion non dà che la cosa impossibile / possibil facci uom sine sustanza"; ma se il Brunelleschi, che "poco sa ordire e vie men tessere" (cioè, che non sa ...
Leggi Tutto
FILIPPO MARIA Visconti, duca di Milano
Gigliola Soldi Rondinini
Secondogenito di Gian Galeazzo signore e poi (1395)duca di Milano, e di Caterina Visconti, figlia di Bernabò, nacque a Milano il 3 sett. [...] laici ed ecclesiastici - che vediamo in un settore o nell'altro gestire la cosa pubblica fino al termine della dinastia a Milano perché Venezia si stava impadronendo del Ducato e lo voleva per sé. Ma il 13 ag. 1447 F. moriva a Milano e si aprivano ...
Leggi Tutto
DOLFI, Giuseppe
Marcello Ralli
Nato a Firenze il 3 maggio 1818, ultimo di tre fratelli, da Valentino e da Annunziata Galvani, subì dapprima l'influsso della madre religiosissima, che avrebbe voluto [...] il successivo convegno di Plombières, con la sensazione diffusa che qualche cosa di grosso stesse muovendosi mettendo in giudicato le sorti stesse della Toscana, furono eventi che se da una parte consentirono al D. di consolidare quella vasta area ...
Leggi Tutto
cosa
còsa s. f. [lat. causa «causa», che ha sostituito il lat. class. res]. – 1. È il nome più indeterminato e più comprensivo della lingua italiana, col quale si indica, in modo generico, tutto quanto esiste, nella realtà o nell’immaginazione,...
se
sé pron. rifl. [lat. sē] (radd. sint.). – 1. Forma forte della declinazione del pron. rifl. di 3a pers.; si usa soltanto quand’è riferito al soggetto (maschile o femminile, singolare o plurale) o nelle frasi enunciate con verbo all’infinito...