doveri
Anna Lisa Schino
Quello che un'autorità o la nostra coscienza ci obbliga a fare
Ognuno di noi, nel corso della propria vita, si trova di fronte a tutta una serie di doveri: familiari, scolastici, [...] rispetto che portiamo per la legge morale (devo fare una cosa, perché è giusta). I bisogni e la soddisfazione dei bisogni il dovere morale come autonomo (in quanto non proviene da fonti esterne) e categorico (valido insé stesso e non per il ...
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Il sistema totale degli esseri viventi, animali e vegetali, e delle cose inanimate che presentano un ordine, realizzano dei tipi e si formano secondo leggi.
Ecologia
Protezione della natura
Per protezione [...] ’ o ‘per convenzione’, intendendo per n. ciò che ha insé un suo stabile fondamento e non dipende dalle opinioni mutevoli degli uomini una cosa, n. è tanto la ‘materia’ su cui si esercita l’azione di questo principio, quanto la ‘forma’ della cosa, in ...
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Movimento letterario, artistico e culturale, sorto in Germania e in Inghilterra negli ultimi anni del Settecento e quindi diffusosi in tutta l’Europa nel corso del 19° secolo.
Letteratura
Definizione
Il [...] derivato da romance, appare dapprima in Inghilterra alla metà del 17° sec. con il significato di «cosa da poesia di romance», cioè ‘ poesia. All’ammirazione esclusiva per l’armonica e insé conchiusa perfezione delle forme classiche si sostituisce un ...
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Filosofo (Amsterdam 1632 - L'Aia 1677), di famiglia ebraica emigrata dal Portogallo. Per le sue opinioni apertamente professate e sostenute, contrarie all'ortodossia religiosa, fu scomunicato dalla comunità [...] , corollarî, scolî. Centrale il problema della sostanza: sostanza è ciò che è insé e viene concepito per sé, ciò il cui concetto non ha bisogno del concetto di un'altra cosa; tale sostanza è causa sui: la sua essenza implica l'esistenza. Come tale ...
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Nessuna cosa. Il problema filosofico del n., originato da quello dell’antitesi tra essere e non essere nella filosofia eleatica, si risolve sostanzialmente nel problema del non essere. Il problema del [...] et de tenebris mette in rilievo la difficoltà di negare in modo assoluto il n. nell’atto stesso in cui se ne parla.
Nel di assoluto, ma sempre soltanto il n. di qualche cosain funzione di un ulteriore sviluppo dialettico.
Sempre nell’Ottocento, ...
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Dottrina che, sulla base delle formulazioni teoriche di K. Marx e F. Engels, propugna un sistema sociale nel quale sia i mezzi di produzione sia i mezzi di consumo sono sottratti alla proprietà privata [...] dimostrare l’esistenza di società in cui ognuno possiede gli stessi diritti su ogni cosa. Nella cerchia delle antiche civiltà dare un contributo decisivo alla liberazione dell’Europa, anche se nel 1943, per motivi funzionali alla politica di ...
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Fisico e filosofo della natura (Pisa 1564 - Arcetri 1642). Figlio maggiore di Vincenzo, musicista e teorico della musica e di Giulia Ammannati, trascorse la sua infanzia tra Pisa e Firenze (dal 1574). [...] e, cosa ancora più straordinaria, furono scoperti quattro satelliti che orbitavano intorno a Giove. Se Giove con Ciampoli e da lui stesso. Anche questa richiesta fu in seguito disattesa; da quel momento in poi Riccardi non udì più nulla del lavoro di ...
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Diritto
C. del negozio giuridico Intesa da alcuni in senso soggettivo come l’ultimo motivo determinante della volizione negoziale, viene rappresentata oggi dalla dottrina prevalente quale la ragione e [...] ’identificazione dell’azione esercitata (cosa giudicata), la c. petendi ha rilevanza in tutti quegli istituti la cui nell’ordine fenomenico è pur sempre soltanto la successione, se anche regolare e costante), contro la concezione della causalità, ...
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Filosofo (Atene 470 o 469 - ivi 399 a. C.). Era figlio di uno scultore, Sofronisco, e di una levatrice, Fenarete. Scarse le notizie sulla sua vita familiare, eccezion fatta per la figura della moglie Santippe, [...] alcun principio che non si giustifichi da sé medesimo ma si richiami comunque a un'autorità; e in ciò è il suo nesso col grande , è sempre animato dalla sincera speranza che gli altri sappiano "che cosa è" il buono e il bello, o che ciò, almeno, ...
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Ciascuno degli enti astratti che costituiscono una successione ordinata e che, fatti corrispondere ciascuno a ciascun oggetto preso in considerazione, servono a indicare la quantità degli oggetti costituenti [...] dà come risultato ancora un n. naturale, cosa che si esprime affermando che l’insieme dei tipo 2n−1 si chiamano n. primi di Mersenne e non si sa se essi, e quindi i n. perfetti pari, siano in n. finito o viceversa infiniti. I più piccoli n. primi di ...
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cosa
còsa s. f. [lat. causa «causa», che ha sostituito il lat. class. res]. – 1. È il nome più indeterminato e più comprensivo della lingua italiana, col quale si indica, in modo generico, tutto quanto esiste, nella realtà o nell’immaginazione,...
se
sé pron. rifl. [lat. sē] (radd. sint.). – 1. Forma forte della declinazione del pron. rifl. di 3a pers.; si usa soltanto quand’è riferito al soggetto (maschile o femminile, singolare o plurale) o nelle frasi enunciate con verbo all’infinito...