BINI, Carlo
Maria Fubini Leuzzi
Nato a Livorno il 1º dic. 1806 da Giulio, commerciante di grasce originario di Fivizzano, e da Violante Milanesi, frequentò il collegio di S. Sebastiano, tenuto dai barnabiti, [...] una rivoluzione: "le fiumane vanno da sé", l'avvicendamento della storia è, in altre parole, un fatto naturale a cui Sono ripensamenti personali sulle considerazioni più filosoficamente dibattute: che cosa sia la verità e come la si raggiunga, la ...
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CORTESI (Cortesius, de Cortesiis), Paolo
Roberto Ricciardi
Nacque a Roma nel 1465 da Antonio, abbreviatore pontificio di famiglia probabilmente originaria di Pavia successivamente stabilitasi a San [...] diciassettenne doveva aver già compiuto il sedicesimo anno, cosa che rende probabile l'assegnazione della sua nascita alla Marullo, Carmina, pp. 220 s.). Il C. fu inoltre in rapporti epistolari, se non di amicizia, con Lorenzo e Piero de' Medici, come ...
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WALTHER VON DER VOGELWEIDE
AAndrea Palermo
Per introdurre al lettore italiano la figura del poeta tedesco medioevale W. va fatta innanzitutto menzione di quello che a prima vista sembra un paradosso, [...] superfluo chiedersi in che cosa consistesse il feudo da lui donato a Walther. Forse in una casetta o in un L'amore è la gioia di due cuori: / se essi condividono in parti eguali, allora l'amore c'è. / Se invece non c'è condivisione, / allora un cuore ...
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MANZI, Alberto
Adolfo Scotto di Luzio
Nacque a Roma il 3 novembre del 1924, figlio di Ettore, tramviere, e di Maria (Rina) Mazzei, casalinga. I genitori ebbero anche un’altra figlia, Elena. Iscrittosi [...] tante quante le lettere dell’alfabeto italiano, porta con sé e combina due tipi di conoscenze, una appresa prima e Utopia, il resto nell’aldilà, Napoli 2000; Che cosa va male nelle scuole rurali?, in Alberto Manzi. Storia di un maestro (catal.), a ...
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DOMENICO di Giovanni, detto il Burchiello
Giorgio Patrizi
Nacque a Firenze da un legnaiuolo, Giovanni, e da una tessitrice, Antonia, nel 1404.
Una vecchia ipotesi collocava la sua nascita a Bibbiena, [...] è destinata un'ironica lezione di petrarchismo ("Fior di borrana, se vuoi dir in rima, / convienti esser più grasso d'aggettivi"); Anselmo, araldo nascondere in quell'accozzaglia, il filo di un ragionamento, mentre in realtà non dicono cosa alcuna" ...
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BUZZATI TRAVERSO, Dino
Marcello Carlino
Nacque a Belluno, in località San Pellegrino, il 16 ott. 1906. La famiglia, di origini bellunesi, apparteneva all'alta borghesia ed aveva una ricca tradizione [...] qualche tempo.
Se Paura alla Scala (ibid. 1949) mette in rilievo l' cosa. Che dipinga o che scriva, io perseguo il medesimo scopo, che è quello di raccontare delle storie".
La pittura fu un altro ambito in cui l'autore del Deserto dei Tartari, in ...
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BRIGNOLE SALE, Anton Giulio
Gaspare De Caro
Nacque a Genova il 23 giugno 1605, da Giovan Francesco, che fu doge nel 1635, e da Geronima di Giulio Sale. Per testamento del nonno materno, privo di discendenza [...] B. tenne i discorsi poi confluiti nel Tacito abburattato, e la cosa di per sé già rende dubbie le intenzioni e capacità innovatrici che si son volute leggere in quel mediocre contributo alla moda antitacitistica.Che questo tirocinio accademico fosse ...
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BERGALLI, Luisa
Claudio Mutini
Nacque a Venezia (Mazzuchelli) il 15 apr. 1703 da Giovan Giacomo, piccolo commerciante piemontese, e da Diana Ingali. Sebbene di umile condizione fu tenuta a battesimo [...] " il quale - assicurava - "le considera come cosa rara e pregevole".
Per suggerimento dello Zeno il debutto più vasti limiti del ritratto o del sermone morale).
Ma se si considerano gli anni in cui si rende più intensa, e quasi giornaliera, l'offerta ...
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GUIDI, Alessandro
Luigi Matt
Nacque a Pavia il 14 giugno 1650 da Bernardo e Maddalena Figarolla. Fu battezzato il giorno stesso della nascita, con i nomi di Carlo Alessandro, ma per sua stessa volontà [...] si attribuiva: l'altissima considerazione di sé fu sempre un suo tratto caratterizzante, e fu in più di un'occasione causa dei 'intera produzione precedente, e "si dichiara esser questa l'unica cosa sua che fin ora riconosce per propria". Con ciò il G ...
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CARRER, Luigi
Felice Del Beccaro
Nacque a Venezia il 12 febbr. 1801 da Pietro, commerciante, e da Margherita Dabalà. Mentre il padre, costretto a chiudere il negozio in Ruga di Rialto, si doveva trasferire [...] del C. la ballata romantica era quasi sconosciuta in Italia, se si eccettuano i due componimenti del Bürger tradotti o la sua ispirazione che dir si voglia, era lirica, in ogni cosa…". Non altrettanto felice nel valutare le Grazie di cui non avvertì ...
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cosa
còsa s. f. [lat. causa «causa», che ha sostituito il lat. class. res]. – 1. È il nome più indeterminato e più comprensivo della lingua italiana, col quale si indica, in modo generico, tutto quanto esiste, nella realtà o nell’immaginazione,...
se
sé pron. rifl. [lat. sē] (radd. sint.). – 1. Forma forte della declinazione del pron. rifl. di 3a pers.; si usa soltanto quand’è riferito al soggetto (maschile o femminile, singolare o plurale) o nelle frasi enunciate con verbo all’infinito...