PERFETTI, Bernardino
Françoise Waquet
PERFETTI, Bernardino. – Nacque a Siena il 7 settembre 1681, da Pier Angelo e da Orsola Amerighi.
Famiglia di mercanti all’origine, i Perfetti avevano acquisito [...] 158, 181, 182v, 184). Non si sa che cosa ne sia stato di una sua Istoria o Trattato dell successo ottenuto da Perfetti.
Se alla lettura appaiono mediocri, si abbandonava a una breve meditazione formando «in embrione tutto il sistema del suo canto» ...
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LUCHINI (Lucchini), Paolo
Paolo Peretti
Nacque quasi certamente a Pesaro intorno al 1535, ma nulla di preciso è noto sulle sue origini.
Egli stesso dice di aver ideato per sé una simbolica "arma", poi [...] : "Quanto poi al volume della Musica, non ne feci altro, se non quanto vi mostrai, il che a mio giudicio può anco benissimo cogo [cuoco]. Che cosa hai tu imparato in noviziato? Et io prendendolo a gran vergogna, da quella volta in qua m'ingegnavo ...
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DONÀ (Donati, Donato), Nicolò
Paola De Peppo
Nacque a Venezia il 1° nov. 1705 dal patrizio Francesco di Nicolò, che apparteneva ad un ramo secondario dei Donà riva de Biasio, e da Fontana Maria Zen. [...] indifferenti per ogn'altra cosa".
Venezia era ben dell'Istoriadella Repubblica di Piero Garzoni. Se si esclude il modesto Compendio storico 1910 (estr. da Ann. d. R. Scuola super. di commercio in Venezia per l'anno scol. 1909-1910), pp. 5-17; Arch ...
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MALATESTA (Bastiani, de' Bastiani), Giuseppe
Giuseppe Gullino
Nacque a L'Aquila, attorno al 1545, da Sebastiano (donde forse deriva l'uso prevalente della forma patronimica Bastiani nelle edizioni delle [...] voler far ufficio col nome dell'A. S. per haver qualche cosa dalla Santità Sua, havendo anco modeste pretensioni, et desiderando d' equilibrato, il M., pur auspicando un'Italia in grado di governarsi da sé e pur giudicando lodevole ogni tentativo di ...
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BEROARDI, Guglielmo (Berovardi, Berrovardi)
Eugenio Ragni
Nacque a Firenze, probabilmente intorno al 1220: tra gli ufficiali ad cavallatas eletti il 6 febbr. 1260 è nominato, infatti, suo figlio Ruggero [...] stata esagerata; sicché egli decise di tornare in Italia, cosa che dovette essergli aspramente rimproverata allorché a Lucca per una conclusione. Noteremo solo, contro il Davidsohn, che se Lambertuccio afferma (Monaci: Lambertuccio, XII, 11) "che il ...
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DELLA BARBA, Pompeo
Franco Aurelio Meschini
Nacque a Pescia (attualm. in prov. di Pistoia) il 16 settembre 1521, da Bartolomeo di Simone, medico, proveniente dalla Lunigiana, e da Lucrezia di Simone [...] e., ma in realtà L. Torrentino. Ne uscirà una seconda edizione, Sposizione..., Firenze 1554, con alcune varianti).
Se l'Esposizione, quale consiste nel credere, cerca le ragioni di ogni cosa, - accontentandosi del possibile e del probabile laddove l' ...
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PAGANI, Marco
Rita Bacchiddu
PAGANI, Marco (in religione Antonio). – Nacque nel 1526 a Venezia, nell’attuale sestiere Cannaregio, da Francesco; non si conosce il nome della madre.
A quindici anni si [...] segno per lo quale si potesse neanche sospicare di lei cosa alcuna né circa heresia né circa altro; il che credo sarebbe successo se vi fosse stato cosa alcuna in lei di male. Talché dal principio che fu posta in S. Clara sin a l’hora della morte sua ...
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LEVI, Primo
Giuseppe Monsagrati
Nacque a Ferrara il 25 giugno 1853 da Bonajuto, commerciante di vestiti, e da Rosa Castelfranchi. L'origine israelitica, da lui subordinata all'integrazione nell'identità [...] ", si sarebbe autodefinito con risonanza stendhaliana). Lo prese con sé C. Arrighi, che gli affidò la critica d'arte molto ben remunerato, fu soppresso e il L. collocato in disponibilità, cosa che per lui - mai entrato nella carriera diplomatica - ...
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FERRAI, Eugenio
Piero Treves
Nacque ad Arezzo il 22 febbr. 1832 da Pompeo e da Giulia Rosellini.
In questa famiglia di modesti possidenti la madre portò l'abito e la luce del suo domestico "umanesimo": [...] suoi allievi patavini, Giuseppe Fraccaroli) in età di panlatinismo imperante; e, cosa ancor più significativa e più 80).
Il F. morì a Padova il 17 luglio 1897.
Se di suo non resta un libro, se non può dirsi abbia creato una scuola, rimane, però, a ...
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GALLUCCI, Luigi (Elisio Calenzio)
Simona Foà
Il vero nome del G. sembra essere Elisio Calenzio, ossia il nome che da alcuni biografi era stato considerato uno pseudonimo o un nome accademico.
Come "Lisio [...] scritto quando il G. era ancora in vita. Al G. sono inoltre delle sue opere, né che cosa fece dopo l'incoronazione di Federico lat. 3352 nei quali, fra gli epigrammi che vi sono raccolti, se ne trovano molti del Gallucci.
Fonti e Bibl.: G. Pontano, ...
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cosa
còsa s. f. [lat. causa «causa», che ha sostituito il lat. class. res]. – 1. È il nome più indeterminato e più comprensivo della lingua italiana, col quale si indica, in modo generico, tutto quanto esiste, nella realtà o nell’immaginazione,...
se
sé pron. rifl. [lat. sē] (radd. sint.). – 1. Forma forte della declinazione del pron. rifl. di 3a pers.; si usa soltanto quand’è riferito al soggetto (maschile o femminile, singolare o plurale) o nelle frasi enunciate con verbo all’infinito...