Gli antichi attribuivano l'Iliade e l'Odissea (e molti altri poemi) a un poeta di nome O.; di lui, però, non sapevano nulla che non fosse leggenda. Le Vite di O. a noi giunte (una delle quali attribuita [...] subì maggiori o minori interpolazioni in età successiva (salvo poi a determinare in vario modo in che cosa sia consistita realmente l'opera esistenza sembri assai verosimile. L'Iliade rispecchia insé stessa stadî diversi, non solo nelle concezioni ...
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VERGA, Giovanni
Attilio Momigliano
Novelliere e romanziere, nato il 31 agosto 1840 a Catania, ivi morto il 27 gennaio 1922. A Catania ebbe come maestro un verseggiatore byroniano e montiano, Antonino [...] della fatica dell'esistenza che riempirà di sé l'opera del V. In questo romanzo prepondera ancora lo scrittore mondano 'illusione che lo stile sia non l'uomo, ma la cosa. Di qui la sua semplicità, spesso espressiva, talora ricalcata faticosamente ...
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Nominato presidente della R. Accademia d'Italia con r. decr. del 12 novembre 1937. Morto improvvisamente al Vittoriale degli Italiani (Gardone) il 10 marzo 1938, e ivi sepolto. Il Duce recò personalmente [...] quale diceva di non esser degno di vivere se non a patto di tradurre in azione gl'insegnamenti dei libri: "Si, quae la sua vita.
Della vita e della sua poesia: che sono una cosa sola. Di fronte alla realtà politica conquistata egli non sente solo la ...
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SONTAG, Susan
Marina Camboni
Scrittrice statunitense, nata a New York il 16 gennaio 1933. Compiuti gli studi di filosofia nelle università di Berkeley e Chicago, laureatasi in letteratura inglese alla [...] delle metafore con cui la società mistifica le due malattie. Se il primo si deve all'esperienza personale dell'autrice, colpita e realtà avvicinandosi al sentire di società arcaiche in cui la cosa e la sua immagine erano ritenute manifestazioni ...
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URSS
Ferruccio Nano
Giuseppe Mureddu
Adriano Guerra
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Adriano Guerra
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Adriano Guerra
Marco Mancini
Nicoletta Marcialis
Maria Rosa Mezzi
Viktor Misiano
Ada Francesca Marcianò
Nicola Balata
Stefania [...] '', prevalentemente a livello di base (anche sein qualche caso, come in Uzbekistan, Georgia e Azerbaigian, vennero raggiunti i , Milano 1989; Id., Il golpe di agosto. Che cosa è successo. Che cosa ho imparato, ivi 1992. Politica interna: Z. Medvedev, ...
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(V, p. 387; App. I, p. 191; II, I, p. 308; III, I, p. 174; IV, I, p. 192)
Popolazione.- Nel 1988, la celebrazione del bicentenario dello sbarco dei primi coloni nell'area di Sydney ha consentito al paese [...] , dallo sforzo di essere semplicemente e interamente se stessi. In questi ultimi decenni i poeti mostrano di essere sua intuizione fondamentale che gli Australiani ancora non sanno chi o cosa siano, e ancora cercano di identificarsi con l'Australia. L ...
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VEGA CARPIO, Lope de
Salvatore Battaglia
Nacque il 25 novembre 1562 a Madrid, dove morì il 27 agosto 1635. I primi anni e i suoi primi contatti con la vita, che di solito per lo storìco rimangono avvolti [...] la più tenace e inguaribile spregiudicatezza. E tuttavia anche in questa situazione per se stessa falsa e scabrosa, L. de V. società civile. In Fuente Ovejuna è celebrata questa psicologia ambientale, collettiva, che pare tutt'una cosa con la vita ...
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VOLTAIRE, François-Marie-Arouet, de
Lorenzo GIUSSO
Nacque a Parigi il 20 febbraio 1694. Egli ebbe in un collegio di gesuiti un'eccellente educazione umanistica, e a dodici anni già componeva versi che [...] qualche cosa di dimostrato al di fuori delle matematiche, è che non si dànno nell'uomo idee innate; sese ne dessero, tutti gli uomini nascendo avrebbero l'idea di Dio, e ne avrebbero tutti la stessa idea... Aggiungasi a ciò l'incredibile assurdo in ...
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Fino alla metà del Novecento il concetto di B. applicato al campo letterario appariva in modo saltuario e sporadico, poiché era un termine usato per indicare più genericamente l'intero periodo storico [...] assegnato ai procedimenti allegorici, con cui una cosa può significarne una diversa, secondo la tecnica, molto frequentata nel Seicento, dell'anamorfosi.
Se c'è un periodo impossibile da compendiare in una formula univoca, questo è il B., ribelle ...
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VARRONE, Marco Terenzio (M. Terentius Varro)
Plinio Fraccaro
Principe degli eruditi romani e uno dei più fecondi poligrafi dell'antichità. Nacque a Rieti nel 116 a. C. (perciò detto anche Reatinus) e [...] poesie, e 4 libri Saturarum, del genere luciliano, se erano distinte dalle menippee. Alcune fonti paiono poi alludere actis scaenicis, due opere delle quali è difficile dire in che cosa differissero, ma che certo trattavano le didascalie, documenti ...
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cosa
còsa s. f. [lat. causa «causa», che ha sostituito il lat. class. res]. – 1. È il nome più indeterminato e più comprensivo della lingua italiana, col quale si indica, in modo generico, tutto quanto esiste, nella realtà o nell’immaginazione,...
se
sé pron. rifl. [lat. sē] (radd. sint.). – 1. Forma forte della declinazione del pron. rifl. di 3a pers.; si usa soltanto quand’è riferito al soggetto (maschile o femminile, singolare o plurale) o nelle frasi enunciate con verbo all’infinito...