CASANOVA, Giacomo
Nicola Mangini
Nacque a Venezia il 2 apr. 1725, secondo dei sei figli di Gaetano e di Giovanna (Zanetta) Farussi, detta la Buranella, entrambi attori.
Nel primo capitolo della sua [...] 'amante. Bella, intelligente e colta, riuniva quindi insé quelle qualità che gliela rendevano particolarmente attraente. Passarono tre ormai quasi un secolo e quella querelle era cosa sepolta, anche se l'opera dell'Amelot era ancora una diffusa ...
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GUICCIARDINI, Francesco
Pierre Jodogne
Gino Benzoni
Nacque a Firenze il 6 marzo 1483, terzogenito di Piero di Iacopo e di Simona di Bongianni Gianfigliazzi, che ebbero undici figli, tra cui cinque [...] della Repubblica, "timone della città", "moderatore d'ogni cosa", e di un gonfaloniere a vita. Da questa quella si riversò senza risparmio, animato da qualificata "fede" e inse stesso e nel genere storiografico insieme. Si tratta di una storiografia ...
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CECCHI, Emilio
Felice Del Beccaro
Nato a Firenze il 14 luglio 1884 da Cesare - d'origine campagnola, lavorava in un negozio di ferramenta - e da Marianna Sani, secondo di sei figli, trascorse l'infanzia [...] -S. E. Scalia, Roma 1972). In quest'ultima si legge fra l'altro: "...il mio giornalismo è la cosa che mi rimorde meno... Credo che mi essenziale della sua arte". Fu un'esperienza che si esaurì inse stessa, dove semmai è da notare che la sua visione ...
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CARO, Annibale
Claudio Mutini
Nacque nel 1507 a Civitanova Marche da Giambattista, speziale e commerciante che aveva anche ricoperto qualche carica pubblica, e da Celanzia Centofiorini di nobile famiglia.
Nella [...] la sua immensa liberalità, è chiaro che vi resterebbero molti luoghi vani, se non si nempissero. La qual cosa sarebbe contro la legge d'essa natura, che non patisce insé vacuo".
L'ilarità con cui la piccola accademia romana dovette accogliere simili ...
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DA PONTE, Lorenzo
Giovanni Scarabello
Nacque a Ceneda (attuale Vittorio Veneto), nel ghetto, il 10 marzo 1749, primogenito di Geremia Conegliano e Rachele Pincherle, ebrei. Il padre era un conciatore [...] e disponibili, a lui scegliere. Ma era appunto la situazione insé che lo attraeva: una scelta l'avrebbe distrutta. Talché, nelle Il Demogorgone ovvero Il filosofo confuso; per Martin y Soler, Una cosa rara, o sia Bellezza e onestà; per S. Storace, ...
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BOTTARI, Giovanni Gaetano
Armando Petrucci
Giuseppe Pignatelli
Nato a Firenze il 15 genn. 1689 da Antonio e da Anna Morelli, iniziò a dieci anni lo studio dell'eloquenza e della lingua latina sotto [...] giansenismo o per le idee anticuriali. Criticando come "sconcia cosa" la progettata nomina a cavaliere di un ecclesiastico, B., inviate all'autore nel maggio 1750, anche se esposte in tono più conciliante, erano dettate dall'incapacità di cogliere ...
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BONTEMPELLI, Massimo
Alberto Asor Rosa
Nacque a Como il 12 maggio 1878, da Alfonso e da Maria Cislaghi. Rimase nella città natale solo pochi mesi. Infatti il padre, ingegnere costruttore nelle ferrovie, [...] le nuove ideologie nazionalistiche e attivistiche non è cosa diversa dall'invocare una letteratura liberata dagli schemi e dunque tanto più sconvolgente, - gli uomini riscoprono inse stessi profondità celate, eroismi che nessuno avrebbe supposto, una ...
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CALVINO, Italo
Domenico Scarpa
Nacque a Santiago de Las Vegas, nell'isola di Cuba, il 15 ottobre 1923, figlio primogenito di Mario, agronomo, e di Giulia Luigia Evelina (Eva) Mameli, botanica.
Il padre [...] meraviglioso ma troppo grande per lui, e guarda ogni cosa con stupore e dolore perché a nulla può dare sé stessa tra amori e duelli, ma non era ancora (non se la sentiva ancora di essere) Agilulfo, cioè la maturità esatta, risolta per sempre insé ...
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BIANCHI, Giovanni
Angelo Fabi
Comunemente noto come Janus Plancus, nome che egli stesso si diede, con cui pubblicò la maggior parte dei suoi scritti e che venne anche italianizzato in Iano o Giano Planco. [...] affidò qualche incarico, ma la parte da lui avuta nella cosain effetti fu trascurabile. Andate deluse le speranze di ottenere la relazione di due operette composte dal sig. Planco in lode di se medesimo... (Firenze 1749).
Al suo ritorno a Rimini, ...
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CANTU Cesare
Marino Berengo
CANTÙ Cesare. -Nacque a Brivio, in Brianza, il 5 dic. 1804 da Celso e da Rachele Gallavresi.
I suoi primi ricordi sono legati alla figura del nonno Ignazio, che, dopo aver [...] mai di stabilire in che cosa l'eresia consista (come invece farà, ad esempio, tre lustri più tardi, in un'opera certo negli ultimi scritti, sino alla morte, il C. aveva riconosciuto insé il letterato che, contro la volontà dei potenti, parla a nome ...
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cosa
còsa s. f. [lat. causa «causa», che ha sostituito il lat. class. res]. – 1. È il nome più indeterminato e più comprensivo della lingua italiana, col quale si indica, in modo generico, tutto quanto esiste, nella realtà o nell’immaginazione,...
se
sé pron. rifl. [lat. sē] (radd. sint.). – 1. Forma forte della declinazione del pron. rifl. di 3a pers.; si usa soltanto quand’è riferito al soggetto (maschile o femminile, singolare o plurale) o nelle frasi enunciate con verbo all’infinito...