ALFONSO MARIA de Liguori, santo
Giuseppe Cacciatore
Nacque a Marianella, presso Napoli, in una villa di famiglia, il 27 sett. 1696, da don Giuseppe e donna Anna Cavalieri dei marchesi d'Avenia. Il padre [...] la musica. Soprattutto la musica: "tre ore ogni giorno se la doveva divertire in camera Alfonso col maestro; ed era tale l'impegno della città. Se al grado di nobiltà si aggiungeva "l'avvocazione", l'ascesa alle cariche dello stato era cosa facile e ...
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Callisto II
Giovanni Miccoli
Figlio di Guglielmo conte di Borgogna, ed imparentato per parte di madre con i duchi di Normandia, nacque in un anno imprecisato, probabilmente non molto oltre la metà dell'XI [...] giudizi e questi atteggiamenti come elemento secondario e in sostanza a sé stante della sua linea pontificale: l'urgenza di fondati sulla ricchezza e sul potere: "Fratello, il denaro è una cosa con la quale l'uomo può fare molto di bene. Tu non hai ...
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POGGETTO, Bertrando del
Pierre Jugie
Armand Jamme
POGGETTO, Bertrando del (Bertrand du Pouget). – Nato verso il 1280 in una località chiamata Le Pouget (Il Poggetto), borgo del basso Quercy nella diocesi [...] di Bologna, cosa che favorì la ind.; Clemente VI, Lettres closes, patentes et curiales se rapportant à la France, a cura di E. Deprez Balduzzi, Il cardinale B. del P. e Bagnacavallo, in Atti e memorie della R. Deputazione di storia patria per ...
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SALIMBENE DE ADAM
OOlivier Guyotjeannin
Il francescano di origine emiliana S., insieme al benedettino inglese Matteo Paris (v.), è uno dei due contemporanei di Federico II ad averci lasciato la quantità [...] propongono una data differente per il decesso dell'imperatore, ma la cosa ha poca importanza: infatti il 13 dicembre, la data esatta, il motteggio curiale e le battute scherzose, anche se gli rammentano in modo sferzante la sua disfatta a Vittoria. ...
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CAPECELATRO, Giuseppe
Pietro Stella
Nacque a Napoli il 23 sett. 1744 da Tommaso dei duchi di Morrone e da Maddalena Perrelli dei duchi di Montestarace. Fece i suoi primi studi nel collegio di famiglia [...] dimettersi, recarsi a Roma e vivere in quella tranquillità che aveva sempre desiderato per sé e per gli altri, con la contenute nel cosiddetto concilio di Pistoia" (ed. in Savio, pp. 248 s.). Ma che cosa "riconosceva" il Capecelatro? Che la bolla era ...
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CARVAJAL, Bernardino Lopez de
Gigliola Fragnito
Nacque a Plasencia (Caceres) in Estremadura l'8 sett. 1456 da Francesco e Aldonca de Sande.
Nipote di quell'abilissimo diplomatico ed austero ecclesiastico [...] prima un papa e ad osservare i canoni, replicandogli "che cosa era li canoni" ibid., XXV, col. 186). Fu eletto C. moriva a Roma e veniva sepolto a S. Croce in Gerusalemme.
Se il nome del C. rimane inevitabilmente legato al fallito "conciliabolo" ...
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Zosimo, santo
Alessandra Pollastri
Successe a papa Innocenzo I. Il Liber pontificalis attesta che Z. era di origine greca e figlio di un certo Abramo, il che fa supporre che fosse di discendenza ebraica. [...] accorto che essi avevano inteso il suo scritto come se egli avesse voluto dare il proprio assenso a Celestio e raccomandarne la fede in tutti i suoi aspetti senza una accurata discussione, cosa che sarebbe stata atto temerario. Di conseguenza, pur ...
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ESTE, Ippolito d'
Lucy Byatt
Nacque a Ferrara il 20 marzo (novembre?) 1479, terzogenito del duca Ercole I d'Este e di Eleonora d'Aragona. All'età di tre anni gli venne conferita in commendam l'abbazia [...] Bologna e subito dopo fu nominato arciprete di S. Pietro, cosa questa di grande importanza, non solo per il prestigio della e che dovesse essere riportato in lettiga nella sua residenza. Non è possibile verificare se l'incidente fosse realmente ...
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D'ANDREA, Girolamo
Giuseppe Monsagrati
Nacque a Napoli il 12 apr. 1812 dal marchese Giovanni, esponente di una delle famiglie di più antica nobiltà del Regno meridionale, e da Lucrezia Rivera, anch'essa [...] avventatezza tale da compromettere tutto; e se i rappresentanti francesi indicavano in lui il loro candidato per un troppo brusche. Il D. si trovò perciò scoperto e isolato, cosa che avrebbe dovuto indurlo ad una maggior prudenza; e invece il ...
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STEFANO II
Paolo Delogu
Figlio di un Costantino, apparteneva ad una famiglia nobile romana che aveva le case nella regione della via Lata (via del Corso). Non se ne conosce la data di nascita. Rimasto [...] consolidamento di un'intesa fra il re e il papato, tanto più se essa si rivolgeva contro i Longobardi, fino a quel momento amici dello stato romano" senza però ulteriormente specificare incosa tali accordi consistessero. D'altra parte Pipino doveva ...
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cosa
còsa s. f. [lat. causa «causa», che ha sostituito il lat. class. res]. – 1. È il nome più indeterminato e più comprensivo della lingua italiana, col quale si indica, in modo generico, tutto quanto esiste, nella realtà o nell’immaginazione,...
se
sé pron. rifl. [lat. sē] (radd. sint.). – 1. Forma forte della declinazione del pron. rifl. di 3a pers.; si usa soltanto quand’è riferito al soggetto (maschile o femminile, singolare o plurale) o nelle frasi enunciate con verbo all’infinito...