Alessandro VIII
Armando Petrucci
Appartenente a una stirpe originaria di Padova o della Dalmazia, Pietro Ottoboni nacque a Venezia il 22 aprile 1610 da Marco e Vittoria Tornielli. Gli Ottoboni erano [...] la sua candidatura, anche se subordinatamente a quella di Giulio confidenza et i ministri [...] non possono cosa alcuna", riferiva il cardinale al Senato di Sefrin, Patavii 1952, p. 15; P. Richard, Alexandre VIII, in D.H.G.E., II, coll. 244-51; E.C., ...
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PASQUALE I, papa
Andrea Antonio Verardi
PASQUALE I, papa. – Figlio di un certo Bonoso e di Teodora, nacque nella seconda metà dell’VIII secolo, forse a Roma, dove ebbe la sua formazione clericale all’interno [...] , concesse pertanto a s. Pietro e al suo vicario in pieno diritto la città di Roma e il suo Ducato papali su di essi.
Se i rapporti con il mondo Sabina Eugenio, sostenuto dalla fazione aristocratica: cosa che avvenne solo dopo una vacanza di ...
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BONIFACIO, Giovanni Bernardino
Domenico Caccamo
Nacque il 25 apr. 1517 da Roberto e dalla gentildonna napoletana Lucrezia Cicara, divenendo ben presto unico erede per la morte dei fratelli e per la [...] in chiesa in compagnia di altre persone, rifiutasse l'acqua benedetta che gli veniva offerta, "dicendo essere cosa la sua salute; ognun può salvarsi da se stesso, senz'altro; la Trinità (oimé meschino) è risoluta in fumo; Cristo (Signor non dormir più ...
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DELL’ACQUA, Angelo
Enrico Galavotti
La formazione e i primi anni di ministero sacerdotale
Nacque a Milano, nel quartiere di Porta Ticinese, il 9 dicembre 1903 da Giovanni, meccanico, e Giuseppina Varalli, [...] l’attitudine mantenuta sino a quel momento: perché se ufficialmente la sua qualifica lo rendeva il braccio operativo di Dell’Acqua alla nunziatura di Parigi: cosa a cui si oppose Giovanni XXIII in persona che dichiarò che aveva «bisogno» che ...
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BENVENUTI, Giovanni Antonio
Giuseppe Pignatelli
Nacque a Belvedere (Ancona), in una nobile famiglia del luogo, da Giuseppe e da Maddalena Tosi, il 16 maggio 1765. Ordinato sacerdote a Iesi il 20 sett. [...] reggenza della nunziatura. Anche se, per l'esperienza acquisita e per le simpatie che s'era attirato, egli era in grado di svolgere bene tale degli atti compiuti dal padre con quel titolo, cosa ritenuta inaccettabile a Roma. Comunque, la mutata ...
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Iniziazione
Stefano Allovio
Nell'ambito dell'antropologia culturale e dell'etnologia, si parla di iniziazione quando, in occasione di specifici eventi rituali, il singolo individuo muta il suo status [...] raggiungere un punto prestabilito denominato ka wuru ("la cosa che forma"). L'iniziazione è un viaggio reale e umano: aver saziato il mostro con un maiale, in modo tale da costringerlo a vomitare gli iniziati. Se alle donne e ai ragazzi che sono sul ...
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CALOGERÀ, Angelo (al secolo Domenico Demetrio)
Cesare De Michelis
Nacque a Padova il 7 sett. 1696 da Liberale, gentiluomo di Corfù, e Giustina Labarvellon, di origine francese.
Il padre che al comando [...] anche pronta a ripiegarsi su se stessa in sterili esercizi eruditi o in astratte discussioni scientifiche, improvvisamente sorda resero impotente il C. che sentì presto quel foglio come cosa non sua, preferendo rivolgersi al ribelle Baretti, di cui ...
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BALBI, Girolamo
Gerhard Rill
Nato a Venezia nel dicembre di un anno imprecisato verso la metà del sec. XV, appartenne alla oscura famiglia Accellini (Azalini), ma si chiamò sempre Balbi (nome di una [...] 1523, un clamoroso discorso in cui sollecitò il papa a prendere misure contro i Turchi. Se il B. dapprincipio lodò entusiasticamente personali sono riferite con sorprendente franchezza, la qual cosa lo fece qualche volta scivolare, nonostante la ...
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Giovanni X
Claudia Gnocchi
Nato forse a Tossignano (Emilia-Romagna). Le notizie relative alla vita nel periodo precedente l'elezione arcivescovile presso la sede di Ravenna sono poche e provengono [...] , di appoggio dell'autorità regia, anche se al trono era giunto un nuovo re.
In Oriente G. dovette intervenire nell'annoso problema battezzato a patto che Leone si separasse dalla madre, cosa che egli fece, salvo poi reintrodurla a palazzo con ...
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GESUALDO, Alfonso
Simona Feci
Nacque a Napoli intorno al 1540 da Luigi, quinto conte di Conza, primo principe di Venosa (dal 1561), e da Isabella Ferella, figlia del conte Alfonso di Muro. Già protonotario [...] sempre nella medesima prospettiva, fondò la penitenzieria e - cosa che nelle cronache devote dell'epoca ebbe grande risalto - scrivono alcuni di Santo Ignatio Loyola, che in tutte le parti delle carni se li trovarebbe scritto il nome di Giesù, così ...
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cosa
còsa s. f. [lat. causa «causa», che ha sostituito il lat. class. res]. – 1. È il nome più indeterminato e più comprensivo della lingua italiana, col quale si indica, in modo generico, tutto quanto esiste, nella realtà o nell’immaginazione,...
se
sé pron. rifl. [lat. sē] (radd. sint.). – 1. Forma forte della declinazione del pron. rifl. di 3a pers.; si usa soltanto quand’è riferito al soggetto (maschile o femminile, singolare o plurale) o nelle frasi enunciate con verbo all’infinito...