GIOVANNI da Traetto
Fulvio Delle Donne
Scarse e desultorie sono le notizie sulla sua vita. In base alla cronologia relativa alle tappe della sua carriera amministrativa ed ecclesiastica possiamo forse [...] e di affetto di cui era fatto oggetto. Cosa che, del resto, è ravvisabile nell'importante di messi non potette svolgersi se non nel corso di molti luglio 1223. Böhmer l'ha datata al 1222; Winkelmann in un primo momento (1880) al 1224 e, successivamente ...
Leggi Tutto
Gregorio, antipapa
Antonio Sennis
Non si conoscono le sue origini familiari, né il luogo e la data di nascita. Non è del resto neppure chiaro se G. fosse il suo nome di battesimo o quello che egli si [...] obbligato a fuggire dalla città fu infatti Benedetto IX, cosa che le fonti sono concordi nel riferire descrivendo l' priva di alcun fondamento.
In sostanza appare molto problematico decidere se G. sia stato realmente, anche se per un tempo brevissimo, ...
Leggi Tutto
politeismo
Adriano Favole
Quando cielo e Terra sono abitati da molte divinità
Nella storia dell’umanità molte religioni sono state o sono tuttora politeistiche: sono cioè caratterizzate dalla credenza [...] Non è affatto semplice definire che cosa possiamo intendere per divinità: in generale gli dei delle religioni delle divinità. Anche se vi sono eccezioni (società dell’Africa e dell’Oceania), spesso il politeismo si sviluppò in società urbane. L’ ...
Leggi Tutto
PIETRO da Sassoferrato
Alfonso Marini
PIETRO da Sassoferrato. – Non si hanno notizie intorno alla sua famiglia e alla sua vita prima che fosse frate minore.
Tutto ciò che si sa di lui è incentrato sul [...] consacrata all’apostolo Bartolomeo, restandovi per un decennio; se anche si dovesse anticipare la data del martirio, i si arrese promettendo di convertirsi al cattolicesimo, cosa che avrebbe fatto. Giacomo entrò in Valencia il 28 settembre 1238; l’ ...
Leggi Tutto
BENASSAI, Latino
Roberto Zapperi
Appartenente a una nobile famiglia lucchese, nacque nel 1488. Intrapresa la carriera ecclesiastica, si trasferì a Roma; non è da escludere che fosse parente di quel [...] la lunga; perché se il Cristianissimo non faceva difficultà dove non la havea ad fare, ogni cosa sarià ferma et donati al R. Archivio centrale di Stato di Firenze, a cura di C. Guasti, in Arch. stor. ital., s. 3, XX (1874), pp. 244-2-55, 367 ...
Leggi Tutto
BEATO
Paolo Delogu
Non si conosce né l'anno di nascita né la famiglia di questo vescovo di Tortona. Le prime notizie a lui relative lo mostrano "nótarius" e "cancellarius" alla corte di Berengario I [...] e che doveva essere passato dalla cancelleria alla cappella regia, se pure non avrà accomunato i due uffici. Prima dell'anno primi del 924) in cui Berengario riprese il sopravvento mentre Rodolfo tornava in Borgogna; la cosa non deve meravigliare ...
Leggi Tutto
BONERBA, Raffaele
Francesco Cagnetti
Nacque nel 1600 c. a San Filippo Argirense (od. Agira in prov. di Enna). Nell'Ordine degli eremiti agostiniani dal 1616 c., dal 1618 al '24 studiò teologia a Palermo, [...] , sostenendo che, mentre la logica utens non è in alcun modo scienza, la logica docens è, se non una scienza vera e propria, almeno un l'esistenza è realmente distinta dall'essenza, non però come cosa di genere distinto, né di distinta specie, né di ...
Leggi Tutto
BRICARELLI, Carlo
Lorenzo Bedeschi
Nato a Torino l'11 ott. 1857 da Luigi e da Giuseppina Pepino, rimase ben presto orfano e fu allevato da uno zio paterno molto austero. Compiuti gli studi medi, dopo [...] riunioni modemistiche in casa Buonaiuti. Il B. gli aveva allora ricordato l'obbligo morale di segnalare la cosa all' conventicola modernista anziché approfondire se tale rivelazione era stata fatta dentro, o fuori la confessione. In tal modo i sei ...
Leggi Tutto
CARACCIOLO, Giovanni Battista (al secolo Francesco Saverio)
Sergio Chiogna
Nato a Napoli il 29 dic. 1695 da Lucio, duca di San Vito, e da Vittoria Castigliar dei marchesi di Grumo, studiò nel collegio [...] fronte (Le due Ifigenie in Aulide,e in Tauri..., Firenze 1729). Sempre a Firenze, anche se compiuta nel 1731, elaborò universitarie rispecchianti fedelmente il livello dei suoi corsi: cosa tra l'altro confermata dalla lettera dedicatoria indirizzata ...
Leggi Tutto
Lateranense IV, concilio
GGirolamo Arnaldi
Nei Dictatus papae di Gregorio VII, la XVI proposizione prescrive che "nessun concilio possa essere chiamato generale senza l'autorizzazione del papa". Si [...] 1139 e del 1179), considerati a posteriori anch'essi ecumenici, anche se almeno i primi due non differivano granché da altri concili dei secc. cosa che produsse un'accesa disputa, degenerata in clamori e grida, trasformando il concilio stesso in ...
Leggi Tutto
cosa
còsa s. f. [lat. causa «causa», che ha sostituito il lat. class. res]. – 1. È il nome più indeterminato e più comprensivo della lingua italiana, col quale si indica, in modo generico, tutto quanto esiste, nella realtà o nell’immaginazione,...
se
sé pron. rifl. [lat. sē] (radd. sint.). – 1. Forma forte della declinazione del pron. rifl. di 3a pers.; si usa soltanto quand’è riferito al soggetto (maschile o femminile, singolare o plurale) o nelle frasi enunciate con verbo all’infinito...