BURALI, Scipione (Paolo d'Arezzo), beato
Gaspare De Caro
Nacque nel 1511 a Itri, secondogenito di Paolo e Vittoria Oliverez. Il padre, di famiglia di piccola nobiltà, originaria di Arezzo (di qui il [...] Borromeo, impose al B. di accettare l'ambasceria "in virtute sanctae obedientiae", "come se fusse servitio proprio di Sua Santità et di questa pontificio, ma dovette poi rinunziarvi, e la cosa è certo significativa dei nuovi più miti orientamenti ...
Leggi Tutto
PASQUALE II, papa
Glauco Maria Cantarella
PASQUALE II, papa. – Raniero di Bleda (o Galeata) nacque nell’Esarcato, attuale Romagna (o Romagna Toscana), tra il 1053 e il 1055 da Crescenzio e Alfazia.
Delle [...] oltre alla possibilità di un diritto di veto in certi casi, una cosa molto importante: il riconoscimento della sua sovranità su e, sia pure fra molte discussioni, aveva coagulato intorno a sé un generale consenso. E consenso c’era circa il fatto che ...
Leggi Tutto
ENRIQUEZ, Enrico
Pietro Messina
Nacque a Campi (Lecce) il 30 sett. 1701, da una famiglia di antica origine spagnola. Il padre, Giovanni, era principe di Squinzano e marchese di Campi, la madre era Cecilia [...] dichiarandosi sempre suo "discepolo".
fE difficile stabilire se l'E., in quegli anni giovanili, approdasse già a una ben sospese ogni giurisdizione, assumendo il controllo di tutta la cosa pubblica. Depose tutti gli ufficiali nominati dall'Alberoni, ...
Leggi Tutto
CESI, Pier Donato
Agostino Borromeo
Nacque, non si sa se a Roma o a Todi, da Venanzio Chiappino e Filippa Uffreduzzi.
Intorno alla data di nascita sussiste qualche incertezza: mentre l'iscrizione sepolcrale [...] partecipazione ai lavori dell'assise ecumenica fu puramente nominale, cosa del resto comprensibile se si tiene conto della sua formazione prevalentemente giuridica e della sua inesperienza in campo pastorale. Gli stessi motivi spiegano la brevità del ...
Leggi Tutto
DANDINI (Dandino), Anselmo
Annna Foa
Nacque a Cesena (Forlì) verso il 1546 dal conte Pompeo, fratello del cardinal Girolamo. Nel 1557 iniziò gli studi di diritto a Bologna, dove ebbe tra i suoi maestri [...] lo denunciò a Roma, ma per l'inconsistenza delle sue accuse la cosa non ebbe seguito.
Nell'insieme l'attività antiereticale del D. si Il D. visse a Parigi, in quegli ultimi mesi, praticamente in disgrazia. Se ne lamenta con Carlo Borromeo il nunzio ...
Leggi Tutto
GIOVANNI XVI, antipapa
Luigi Canetti
Giovanni Filagato nacque a Rossano, in Calabria, intorno alla metà del X secolo da famiglia greco-bizantina di umili origini, forse di estrazione servile. Abbracciò [...] al sovrano e a papa Gregorio V di consegnarglielo, cosa che entrambi rifiutarono offrendogli come contropartita il monastero romano di oggettiva se non diretta per quegli orribili eventi del febbraio 998. Più delicata, anche sein apparenza ...
Leggi Tutto
DATI, Leonardo
Paolo Viti
Nacque a Firenze da Stagio, o Anastasio, e da Ghita di Ridolfo Taoni intorno al 1365; fu fratello di Gregorio detto Goro, mercante e scrittore. Entrato nell'Ordine domenicano [...] dei lavori del concilio sollecitamente riferisse su qualunque cosa che vedesse o sentisse, e che riguardasse " il 15 dello stesso mese.
Non è assolutamente sicuro se proprio in quei giorni fosse stato elevato alla porpora cardinalizia. Questa notizia ...
Leggi Tutto
FARINA, Modesto
Giovanni Luigi Fontana
Nacque ad Oria Valsolda (od. prov. di Como), sul lago di Lugano, il 18 marzo 1771 da Iacopo, figlio di Domenico di Urio, e da Maria di Giovanni Battista Casanova [...] in teologia, di svelare i destini ultimi dell'uomo, di offrire principi e parametri etici per il buon governo della cosa si sentì subito obbligato a chiarire pubblicamente che, se gli incarichi rivestiti nell'amministrazione pubblica non avevano mai ...
Leggi Tutto
CHIARA d'Assisi, santa
Ugolino Nicolini
Nacque ad Assisi nel 1193 da Favarone di Offreduccio di Bernardino e da Ortolana. Sulla famiglia le notizie, non numerose ma autentiche, ci vengono quasi esclusivamente [...] viventi in solitudine (Lainati).
Più complessa, senza dubbio, la questione che concerne il privilegium paupertatis.Se anche tutta la bibliografia francescana dovrebbe essere qui citata, cosa, evidentemente, impossibile. Si farà quindi una scelta, ...
Leggi Tutto
FILANGIERI, Serafino (al secolo Riccardo)
Elvira Chiosi
Nacque a Lapio (od. provincia di Avellino) il 24 apr. 1713, da Giovanni, principe di Arianiello del sedile di Nilo, e da Anna De Ponte, dama del [...] mancato lavoro. Nonostante la confusione al vertice della cosa pubblica siciliana per le pretese di un viceré penitenziale. Anche in una lettera pastorale egli finiva per riconoscere che l'uomo si muove più facilmente se spinto da interesse ...
Leggi Tutto
cosa
còsa s. f. [lat. causa «causa», che ha sostituito il lat. class. res]. – 1. È il nome più indeterminato e più comprensivo della lingua italiana, col quale si indica, in modo generico, tutto quanto esiste, nella realtà o nell’immaginazione,...
se
sé pron. rifl. [lat. sē] (radd. sint.). – 1. Forma forte della declinazione del pron. rifl. di 3a pers.; si usa soltanto quand’è riferito al soggetto (maschile o femminile, singolare o plurale) o nelle frasi enunciate con verbo all’infinito...