MALIPIERO, Pasquale
Franco Rossi
Figlio di Francesco di Fantino, del ramo di S. Severo, nacque a Venezia verso il 1392.
Negli Arbori, M. Barbaro gli attribuisce cinque fratelli (Girolamo, Domenico, [...] carnale e lassivo, et nel suo tempo poche cosse degne di memoria seguite se non le feste publiche che forno fatte sopra la piaxa di San Marcho per Domenico Malipiero, suo nipote: "Non fo fatto in so tempo cosa degna de memoria" (p. 651). Non così ...
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DIODATI, Pompeo
Mario Turchetti
Figlio di Niccolò di Alessandro e di Elisabetta (Zabetta) di Girolamo Arnolfini, nacque a Lucca il 14 ag. 1542.
Le scarse notizie sulla sua giovinezza indicano che fu [...] Lucca. Nella città, in effetti, nonostante una certa connivenza del governo verso i propri cittadini specie se appartenenti al patriziato, la nuova ondata di persecuzioni, il D. ritenne cosa prudente rifugiarsi a Sedan presso la duchessa di Bouillon ...
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LOMBARDI, Riccardo
Giuseppe Pignatelli
Nacque a Napoli il 28 marzo 1908.
Il padre, Luigi (1867-1958), era nato a Dronero in una famiglia di solidi principî cattolici. Allievo di Galileo Ferraris, si [...] 'Università di Roma, dove si laureò nel 1933 in filosofia discutendo la tesi "Cosa pensa s. Tommaso d'Aquino sul pensiero critico". pel bene comune. Piace moltissimo. Ma come fare? Se si domanda all'autorità ecclesiastica di appoggiare, forse ferma ...
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DEL MONTE, Pietro
Roberto Ricciardi
Nacque a Venezia da Niccolò verso i primi anni del 1400, probabilmente fra il 1400 e il 1404 (Haller, p. *10). La sua famiglia, anche se non nobile, era certamente [...] merito agli statuti cittadini, che gli erano stati sottoposti nell'agosto 1449 perché valutasse sein qualche cosa fossero "contra libertatem ecclesiae", e di cui giudicò alcuni articoli lesivi del prestigio vescovile e della sua autorità, il D. può ...
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CASALI, Uguccio Urbano
Franco Cardini
Nacque da Bartolomeo di Ranieri e dalla sua seconda moglie, Beatrice di Francesco Castracani, dopo il 1349 (quando era ancora viva la prima moglie di Bartolomeo) [...] Il nuovo stato di cose escludeva dalla gestione della cosa pubblica in Cortona tutti i vecchi collaboratori del Grifoni e dei il Michelotti, non perdeva occasione per far capire che se il comportamento di Firenze non l'avesse soddisfatto avrebbe ...
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PASQUALE II, papa
Glauco Maria Cantarella
PASQUALE II, papa. – Raniero di Bleda (o Galeata) nacque nell’Esarcato, attuale Romagna (o Romagna Toscana), tra il 1053 e il 1055 da Crescenzio e Alfazia.
Delle [...] oltre alla possibilità di un diritto di veto in certi casi, una cosa molto importante: il riconoscimento della sua sovranità su e, sia pure fra molte discussioni, aveva coagulato intorno a sé un generale consenso. E consenso c’era circa il fatto che ...
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ENRIQUEZ, Enrico
Pietro Messina
Nacque a Campi (Lecce) il 30 sett. 1701, da una famiglia di antica origine spagnola. Il padre, Giovanni, era principe di Squinzano e marchese di Campi, la madre era Cecilia [...] dichiarandosi sempre suo "discepolo".
fE difficile stabilire se l'E., in quegli anni giovanili, approdasse già a una ben sospese ogni giurisdizione, assumendo il controllo di tutta la cosa pubblica. Depose tutti gli ufficiali nominati dall'Alberoni, ...
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DELLA TORRE, Cassone (Casso, Castonus, Cassono, Castone, Gastone)
Giuliana L. Fantoni
Fu figlio secondogenito di Corrado detto Mosca, figlio di Napoleone signore di Milano e della seconda moglie di costui, [...] è interamente riportato dal Corio (pp. 598-602), per prima cosa venivano perdonati i danni e le ingiurie ricevute; poi Matteo con la sede patriarcale. La questione non si risolse in modo né rapido, né semplice se il 10 sett. 1317 il D., forte dell' ...
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GRANZINO, Alessandro
Gino Benzoni
Nato attorno al 1590 a Bergamo dal milanese Niccolò e, con tutta probabilità, da una donna del luogo, la sua esistenza è ben presto segnata dalla caduta in disgrazia [...] G. e gli inquisitori. Questi pretendono rivelazioni di "cosa importante"; quello, sinché non "gratificato et sodisfatto nelle poi, che un patrizio frequenti un frate che è stato in Spagna se, intanto, si avventa sulla città il flagello della peste. ...
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MACCHI, Vincenzo
Pellegrino Gerardo Nicolosi
Nacque a Roma il 28 ott. 1866 da Giuseppe conte di Cellere e da Giulia Capranica dei marchesi del Grillo. Il 31 ott. 1888 conseguì la laurea in giurisprudenza [...] "presso gli Stati Uniti più di ogni altra cosa" (ibid., p. 151). È da sottolineare annotava sul suo diario: "Delle trattative in corso per la questione adriatica, nulla. Ormai compito e a cui si deve se noi italiani andammo alla Conferenza del tutto ...
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cosa
còsa s. f. [lat. causa «causa», che ha sostituito il lat. class. res]. – 1. È il nome più indeterminato e più comprensivo della lingua italiana, col quale si indica, in modo generico, tutto quanto esiste, nella realtà o nell’immaginazione,...
se
sé pron. rifl. [lat. sē] (radd. sint.). – 1. Forma forte della declinazione del pron. rifl. di 3a pers.; si usa soltanto quand’è riferito al soggetto (maschile o femminile, singolare o plurale) o nelle frasi enunciate con verbo all’infinito...