PALLAVICINO, Giovan Francesco
Maristella Cavanna Ciappina
PALLAVICINO (Pallavicini), Giovan Francesco. – Nacque a Genova il 10 aprile 1710 dal marchese Paolo Girolamo II e da Giovanna di Luciano Serra. [...] confessava di non capire le reali intenzioni (anche se difendeva la versione ufficiale che il governo genovese dovesse esprit» di Doria, suo predecessore, ma, in proporzione, «plus de la malignité», cosa che, essendo riferita a come aveva saputo ...
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CONTARINI, Alessandro
Angelo Baiocchi
Nacque, con ogni probabilità, a Venezia, il 7 marzo 1486 da Andrea di Pandolfo, dei Contarini da S. Sofia, e da una figlia di Bernardo Malipiero.
Appartenne ad [...] dei sultano; la cosa aveva così provocato la reazione e le rimostranze dei Turchi ed Alvise Mocenigo, in Senato, voleva con la sua avanguardia un gruppo di galee turche: non si sa se perché le scambiò per navi corsare, come sostenne; o perché non ...
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CASTIGLIONE, Dante
Paolo Malanima
Nacque a Firenze da Guido di Dante di Bernardo e Alessandra Tornabuoni il 1º giugno 1503.
Il padre, dei Signori nel 1498 e nel 1527,era giudicato dai contemporanei [...] "che amorno la libertà per se stessa" (ibid., pp. e' non fussi disaminato, e dicesse cosa, onde tu portassi poi pericolo. Allora pp. 76, 89, 95; D. M. Manni, Elogio di D. da C., in Elogi degli uomini illustri toscani, II, I, Lucca 1772, pp. 148-155; F ...
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BURLAMACCHI, Michele
Michele Luzzati
Nacque a Lucca nel 1531 da Francesco di Michele (poi giustiziato nel 1548 in conseguenza della congiura antimedicea) e Caterina di Federico Trenta. Secondogenito [...] il cattolicesimo. Su quest'ultima circostanza occorre insistere perché se è certo che le vicissitudini cui il B. andò due anni, i profughi vissero a Sedan: "in esso luogo la carestia era grandissima d'ogni cosa et la città ripiena di tanto popolo che ...
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CANZI, Luigi
Luigi Ambrosoli
Nacque il 17 sett. 1839 a Milano da Canzio e Lucia Pecchio Orgero. Appartenne a famiglia facoltosa, proprietaria di fondi nel comune di Gerenzano (Saronno); egli stesso [...] oggi dimenticato, ma da tener presente e in evidenza per le successive vicende" (Battaglia, di stabilire una colonia ad Assab; se la Società di commercio con l' di opinione favorevole a tentare qualche cosa nell'Eritrea. Parecchie persone avvedute e ...
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BECCARIA, Agostino Maria
Gaspare De Caro
Non si sa se il B. possa identificarsi con un Agostino Beccaria che, intorno al 1450, ottenne in feudo dal duca di Milano il paese di Tromello; più probabile [...] Cesare Borgia] sia dato conveniente stato del quale intende che sia cosa honesta; e volendo io intendere - riferiva il B. a in 300 ducati, furono assegnate in parte alla Camera ducale ed in parte al cavaliere francese M. de Ravastain.
Non si sa se ...
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GRIMALDI, Gaspare
Riccardo Musso
Nacque a Genova da Gabriele e da Caterina Zaccaria verso la metà del XIII secolo.
Il padre, figlio di Luca di Ingone, era, con altri consorti, signore di Stella e aveva [...] casa d'Angiò, se gli erano valsi una pensione dal re Carlo e la nomina a cavaliere, titolo altamente onorifico in una città di mercanti accordo con il sovrano angioino, la restituzione di Monaco, cosa che i Grimaldi e gli altri guelfi non apparivano ...
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BONRIZZO, Alvise (Luigi)
Angelo Ventura
Nato, in data imprecisabile, in una famiglia veneziana appartenente all'ordine cittadinesco, che aveva dato diversi funzionari alla burocrazia della Repubblica, [...] la potenza dell'armata cristiana, "sapendo per cosa certa che ciò tornava in molto servizio" della Repubblica.
Nella relazione, presentata lasciandoli "tanto attoniti, che non sanno hora se siano in cielo o in terra". Fu certo quello il momento più ...
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BUONDELMONTI, Benedetto
Gaspare De Caro
Figlio di Filippo e di Costanza di Marco Parenti, nacque a Firenze il 30 maggio del 1481.
Scarse sono le notizie a lui relative sino a tutto il primo decennio [...] B. presso il campo francese "dovendosi trattar questa cosa con altra gravità" (Négociations diplomatiques de la France avec può tutto da sé disporre senza i conseglieri, et loro senza esso non possono far niente".
In questa stessa occasione ...
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GRASULFO
Andrea Bedina
Duca longobardo del Friuli, primo di questo nome. Di origini ignote, successe in circostanze a oggi non chiare al fratello Gisulfo (I). Sono assai esigue le testimonianze scritte [...] . 48), gli inviò attribuendogli l'appellativo di "celsitudo" cosa che, per taluni storici, potrebbe voler significare che a quali sia possibile individuare o dedurre, se non i meccanismi, almeno le circostanze in cui avvenne. Tuttavia, l'immediato ...
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cosa
còsa s. f. [lat. causa «causa», che ha sostituito il lat. class. res]. – 1. È il nome più indeterminato e più comprensivo della lingua italiana, col quale si indica, in modo generico, tutto quanto esiste, nella realtà o nell’immaginazione,...
se
sé pron. rifl. [lat. sē] (radd. sint.). – 1. Forma forte della declinazione del pron. rifl. di 3a pers.; si usa soltanto quand’è riferito al soggetto (maschile o femminile, singolare o plurale) o nelle frasi enunciate con verbo all’infinito...