CRUDELI, Tommaso
Magda Vigilante
Nacque a Poppi nel Casentino (prov. Arezzo) nel 1703, da Atto e Antonia Ducci.
Dopo aver compiuto i primi studi nel paese natale sotto la guida di Torello Vangelisti, [...] cosa n'abbi fatto? / Io me le son mangiate". Nella canzone Il sogno ritorna invece la sensuale descrizione di una figura femminile, apparsa ora in generale nel raccomandare: "Principi se tra voi sorge una lite / Non chiamate in aiuto un re possente: ...
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CARRIERI, Raffaele
Lucia Strappini
Nacque a Taranto il 23 febbr. 1905 da Aldo Giuseppe e da Maria Immacolata Petruzzi. Le scarne notizie sulla sua vita sono ricavabili da passaggi autobiografici sparsi [...] il confronto tra la soggettività e la realtà, qualunque cosa si voglia intendere per realtà, che è il presupposto a titolo d'esempio si possono ricordare questi versi da Poca luce, in La civetta: "Se qualche poco di luce / da lontano mi viene / è da ...
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DE LOLLIS, Cesare (Olindo Giulio Cesare)
Leandro Angeletti
Nacque a Casalincontrada (prov. di Chieti) il 13 sett. 1863, da Alceste e da Filomena Colalongo. Nella primissima formazione una notevole influenza [...] personali della ricerca e a risolvere una "crisi", anche se non rappresentò una conversione vera e propria. Il D. in Corneille, a precipitare col romanticismo, soprattutto con Chateaubriand, in un processo involutivo; in Italia succede la stessa cosa ...
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FIORENTINO, Pier Angelo
Giuseppe Monsagrati
Nacque a Napoli da Giacomo e da Elisabetta Durelli il 5 marzo 1811 (la data di nascita fissata al 18 marzo 1809 e ricavata dall'epigrafe posta sulla lapide [...] fondato molte speranze su di lui e sulla sua propensione agli studi se, più tardi, deluso dalle sue "monellerie", aveva deprecato quel " trasformava la penna in un'arma e metteva la scrittura al servizio di questo o quell'interesse, cosa peraltro non ...
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COSTA, Lorenzo
Paolo Petroni
Di nobile famiglia spezzina, originaria di Sarzana, nacque a La Spezia il 18 ott. 1798 da Giovanbattista e Angela Picedi dei conti Vezzano.
Il C. trascorse la prima infanzia [...] economico, per essersi "invescato in questa pece dello scrivere e peggio dello stampare", se chiede ai corrispondenti di aiutarlo avvilito e privo di speranza.
Resta da citare un'ultima cosa, il Cosmos, poema ricalcato su quello omonimo dello Humboldt ...
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BIAGIOLI, Niccolò Giosafatte
Gian Franco Torcellan
Nato a Vezzano Ligure (La Spezia) il 18 maggio 1772, per volere del padre entrò nella casa genovese dell'Ordine del Calasanzio, ove vestì l'abito col [...] il modulo ormai noto. Se poco rilievo hanno la canzone B. dal dar seguito alla cosa.
Dava ancora alla luce nel 192, 301-302 (lettera del B.), 321 (un duro giudizio sul B. dantista in una lettera a G. Scalvini), 344, 354, 397 (lettera del B.), 500; VI ...
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BIANCIARDI, Luciano
Francesco Maria Biscione
Nacque a Grosseto il 14 dic. 1922 da Atide, cassiere di banca, e Adele Guidi, maestra elementare. Conseguita la maturità classica presso il liceo "Carducci-Ricasoli", [...] successo di pubblico e di critica.
Fra le traduzioni del B., pur se la scarsa autonomia verso le molte case editrici per le quali lavorò e in mano ad intellettuali dei ceti medi, con la sua angosciosa solitudine metropolitana e, sopra ogni cosa, con ...
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CAPORALI, Cesare
Claudio Mutini
Nacque in data tradizionalmente fissata al 20 giugno 1531, a Perugia, da Camillo.
Secondo le notizie forniteci dal Cavallucci riguardo alla sua formazione intellettuale, [...] , in tono moralistico: "Due cose in corte non mi fer mai danno, / l'Odio e l'Invidia perché non trovaro / Cosa mai il marchese Ascanio a chiamare presso di sé il vecchio scrittore.
A lui si rivolgeva in questi termini Scipione Tolomei: "Il signor ...
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BELCARI, Feo
Mario Marti
Nacque a Firenze il 4 febbr. 1410 da Feo di Coppo, appartenente a famiglia dell'alta borghesia fiorentina, ma di origine senese (Feo è più probabilmente accorciativo di Maffeo [...] il suo inserimento nel governo della cosa pubblica; sicché, oltre che priore nel in un ambiente familiare, di vita quotidiana, in un mondo di sentimenti elementari ed inunecliati, in cui ogni spettatore in fondo poteva ritrovare una parte di se ...
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ALBERGATI CAPACELLI, Francesco
Alberto Asor Rosa
Nacque a Bologna il 19 apr. 1728 dal marchese Luigi e da Eleonora Bentivoglio d'Aragona. Sebbene appartenesse ad una delle più nobili famiglie bolognesi, [...] di pace.
La vita privata dell'A. non importa peraltro, se non in funzione della sua passione per le scene. Nel complesso multiforme della cosa pubblica durante il penodo napoleonico. Nel 1798 pubblicò a Milano l'opuscolo Della drammatica, in cui ...
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cosa
còsa s. f. [lat. causa «causa», che ha sostituito il lat. class. res]. – 1. È il nome più indeterminato e più comprensivo della lingua italiana, col quale si indica, in modo generico, tutto quanto esiste, nella realtà o nell’immaginazione,...
se
sé pron. rifl. [lat. sē] (radd. sint.). – 1. Forma forte della declinazione del pron. rifl. di 3a pers.; si usa soltanto quand’è riferito al soggetto (maschile o femminile, singolare o plurale) o nelle frasi enunciate con verbo all’infinito...