preghiera
Emanuela Prinzivalli
Parlare con Dio
La preghiera è l’atto con cui l’uomo si rivolge alla divinità, per comunicare con essa. Va nettamente distinta dalla pratica magica, basata su formule [...] si fa della divinità
Diversi modi di pregare
Una cosa è la preghiera in un panorama politeistico, dove gli dei sono immaginati collocare Dio in un ‘al di là’ totalmente diverso dal nostro mondo – porta con sé la convinzione della salvezza in un mondo ...
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BENEDETTO da Bari
Rosario Jurlaro
Nato probabilmente a Bari nella seconda metà del sec. XII, fu monaco benedettino della congregazione della SS.ma Trinità di Cava dei Tirreni. La sua fama è dovuta all'opera [...] , anche sein forma non sistematica, le sue cognizioni teologiche, dogmatiche, morali, ascetiche. Pur essendo in essa più un codice pergamenaceo in quarto di 311 carte, scritto, forse per mano dello stesso B., in beneventana: cosa non eccezionale, ...
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modernismo cattolico
Moto di rinnovamento interno del cattolicesimo promosso da alcuni esponenti della cultura cattolica, soprattutto sacerdoti, tra la fine del sec. 19° e gli inizi del sec. 20°, condannato [...] di voler rimanere nella Chiesa per attuare una riforma in essa e non contro di essa. Se è vero, come nel caso del biblista A. dogma che non fosse allineamento di formule, ma ricerca di che cosa il dogma ha significato per la Chiesa. L’Italia ebbe una ...
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BICHI, Metello
Gaspare De Caro
Nacque a Siena nel 1541, da Alessandro e da Porzia di Giovanni Sozzini. Indirizzato dapprima agli studi giuridici, si addottorò nello Studio senese in diritto civile e [...] Paolo V aveva bisogno; ma se essa si esprimesse poi nelle non è dato sapere, sebbene la cosa appaia verosimile.
Il pontefice premiò i F. Bandini Piccolomini,Berlino e la sua corte nell'anno 1696, in La Rass. naz., XXXIX(1888), p. 589; P. Gauchat, ...
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cosa
còsa s. f. [lat. causa «causa», che ha sostituito il lat. class. res]. – 1. È il nome più indeterminato e più comprensivo della lingua italiana, col quale si indica, in modo generico, tutto quanto esiste, nella realtà o nell’immaginazione,...
se
sé pron. rifl. [lat. sē] (radd. sint.). – 1. Forma forte della declinazione del pron. rifl. di 3a pers.; si usa soltanto quand’è riferito al soggetto (maschile o femminile, singolare o plurale) o nelle frasi enunciate con verbo all’infinito...