ERRANTE, Vincenzo
Roberta Ascarelli
Nacque a Roma il 12 febbr. 1890 da Celidonio, dei baroni palermitani di Vannella e Calasia, e da Maria Rosmini.
La famiglia paterna poteva vantare accanto ad una [...] anzi aggressivo, torturante e beatificante per la Poesia, e in genere, per ogni cosa bella" (cit. in S. Carloni, p. 249). La prima delle opere ci è dato guardarli negli occhi dall'altezza stessa dei nostri occhi" (Personalità di Goethe, pp. 46, 62). ...
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DELLE COLONNE, Guido
Margherita Beretta Spampinato
Nacque probabilmente a Messina nei primi decenni del sec. XIII. Di lui sappiamo soltanto che fu giudice a Messina.
La sua attività di pubblico funzionario [...] giudice maggiore ma di giudice a contratto o giudice minore, cosa che le costituzioni del Regno permettevano (V. Di Giovanni, latino del sec. XIII e il problema della lingua nella nostra primitiva lirica d'arte, Napoli 1965; C. Dionisotti, Proposta ...
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BOINE, Giovanni
Mario Costanzo
Nato a Finale Marina (Savona) il 2 sett. 1887 da Giovanni Battista e da Irene Benza, trascorse l'infanzia a Dolcedo, frequentando a Genova il liceo e il liceo musicale. [...] nessuno sforzo è durevole fuori di una tradizione, perché nessuna cosa dura se armonicamente non si contempera con tutte le altre di testimonianza e quasi di anticipazione nel quadro della nostra letteratura di quegli anni (si è parlato anche di ...
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COSTA, Paolo
Leandro Angeletti
Nato a Ravenna il 13 giugno 1771 da Domenico e Lucrezia Ricciarelli, il C. visse il clima politico-culturale, contraddittorio e velleitario, successivamente sconvolto, [...] 133-447) rivelano solo "la ignoranza sua e nostra degli studi filosofici" (M. Minghetti). Tutto resta equivoco verbale e se i due termini, classico e romantico, non indichino la stessa cosa; se fra i "Pazzi" (i romantici) e i "Pedanti" (i ...
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BELCARI, Feo
Mario Marti
Nacque a Firenze il 4 febbr. 1410 da Feo di Coppo, appartenente a famiglia dell'alta borghesia fiorentina, ma di origine senese (Feo è più probabilmente accorciativo di Maffeo [...] opere, favorisse il suo inserimento nel governo della cosa pubblica; sicché, oltre che priore nel luglio-agosto p. 251; L. Tonelli, Il teatro italiano dalle origini ai giorni nostri, Milano 1924, pp. 33-35; M. Apollonio, Storia del teatro italiano ...
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FARINA, Salvatore
Lucia Strappini
Nacque a Sorso (Sassari) il 10 genn. 1846 da Agostino e Chiara Oggiano. Aveva dieci anni quando il padre fu trasferito a Sassari, in seguito alla nomina a procuratore [...] queste parole, e altre di simil genere, vogliono rappresentare qualche cosa, forse una scuola, sicuramente un difetto. E voi fate a di mira di rendere il più possibile snella la nostra prosa accademica e classica"). Entro queste coordinate, pressoché ...
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CRESCIMBENI, Giovan Mario
Nicola Merola
Nacque a Macerata il 9 ott. 1663 in una delle più ragguardevoli famiglie della città marchigiana, da Giovan Filippo, professore di discipline giuridiche presso [...] di uno svolgimento logico e cronologico nella nostra tradizione letteraria. Su di esso per l memoria il Crescimbeni ne aveva quanto ne occorre a un compilatore, ma di quella cosa, che chiamiamo ingegno, ei non ne aveva il minimo che" (G. Baretti, ...
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BETTI, Salvatore
Mario Scotti
Nacque a Roma, dai marchigiani Teofilo e Maria Buzzetti, il 31 genn. 1792.
Era nipote del pesarese Cosimo Betti (Orciano, 28 marzo 1727 - ivi, 28 marzo 1814, magistrato [...] dell'uomo… Letterato e antiquario in Roma è perfettamente la stessa cosa".
Il B. pubblicò sul Giornale arcadico numerosi articoli e note , l'odio per gli stranieri, l'esaltazione della nostra tradizione sono motivi sinceri, che vantavano una già ricca ...
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PANZINI, Alfredo
Eleonora Cardinale
– Nacque a Senigallia il 31 dicembre 1863 da Emilio, medico condotto a Rimini, e da Filomena Santini. Ebbe un fratello, Ugo, mentre una sorella, Matilde, morì subito [...] nel 1912 morì la madre.
Panzini riprese la produzione novellistica con Che cosa è l’amore? (Milano 1912) e Donne, madonne e bimbi ( Da Plombières a Villafranca…, Milano 1909; La patria nostra. Storia romana, medievale e moderna, Milano 1910; ...
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DELITALA, Pietro
Angela Piscini
Nacque a Bosa (prov. di Nuoro), da Niccolò e da Sibilla Dessena presumibilmente intorno al 1540.
La famiglia paterna, di antica origine corsa, apparteneva a quel ceto [...] attuale della documentazione archivistica edita, di che cosa il poeta fosse accusato, anche se appare A. Arullani, Echi di poeti d'Italia in rime e rimatori sardi dal '500 ai dì nostri, in Arch. stor. sardo, VI (1910), pp. 315-19; F. Loddo Canepa, ...
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cosa
còsa s. f. [lat. causa «causa», che ha sostituito il lat. class. res]. – 1. È il nome più indeterminato e più comprensivo della lingua italiana, col quale si indica, in modo generico, tutto quanto esiste, nella realtà o nell’immaginazione,...
nostro
nòstro agg. poss. [lat. nŏster -stra -strum, der. di nos «noi»]. – È il possessivo che si riferisce al soggetto di 1a pers. plur. noi, così come vostro si riferisce al soggetto voi. Le relazioni e i sign. espressi da nostro e i suoi...