Generale e scrittore russo (Pietroburgo 1869 - Mosca 1947); atamano dei Cosacchi del Don (1918), partecipò con l'appoggio dei Tedeschi alla lotta contro i bolscevichi; poi (1919) consegnò il suo esercito [...] al gen. Denikin ed emigrò in Francia. Scrisse alcuni romanzi storici, fra i quali Ot dvuglavago orla k krasnomu znameni ("Dall'aquila a due teste alla bandiera rossa", 1922) ebbe grande successo. Durante ...
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Scrittore russo (Romašovo, Char´kov, 1876 - Mosca 1945). Più che ai racconti sulla vita dei cosacchi del Don, la sua fama è legata ai drammi Pugačëvščina ("Il movimento di Pugačëv", 1924) e Ljubov´ Jarovaja [...] (1926), sulla guerra civile, coi quali s'affermò; altri drammi: Anna Lučinina (1941), Navstreču ("Incontro", 1943) e Polkovodec ("Il condottiero", 1945, in cui è raffigurato M. I. Kutuzov) ...
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Gogol´, Nikolaj Vasil´evič
Guido Carpi
Incanti e disincanti della vecchia Russia
La prosa di Nikolaj Gogol´, il grande scrittore russo vissuto nel 19° secolo, è come un tappeto magico, intessuto di [...] "cameratismo" ‒ e il dovere di difendere il proprio popolo. Ad attrarre Gogol´ non sono solo l'eroismo e la libertà dei cosacchi, ma anche la loro semplicità, l'assenza di leggi scritte, l'allegria spontanea e primitiva che trasforma la vita in una ...
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ŠOLOCHOV, Michail Aleksandrovič
Angelo Maria RIPELLINO
Narratore sovietico, nato nel 1905 nel podere di Kružilino (stazione di Vešensk) della regione del Donec. Tema dominante della narrativa di Šolochov [...] .
Il suo primo libro, Donskie rasskazy (Racconti del Don), apparve nel 1925. Il romanzo Tichij Don (Il placido Don), vasta epopea cosacca, di cui la prima parte uscì nel 1926 e le tre seguenti rispettivamente nel 1929, 1933,1940, ha dato al Š. fama ...
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SERAFIMOVIČ, Aleksandr Serafimovič
Anjuta MAVER
Pseudonimo dello scrittore russo A. S. Popov, nato a Nižne-Kurmojarskaja, nella regione del Don, il 19 gennaio 1863 e morto a Mosca il 19 gennaio 1949. [...] Figlio di un ufficiale dei cosacchi del Don, S. trascorse l'infanzia in estrema povertà. Divenuto amico del fratello di Lenin, A. I. Uljanov, quando questi fu condannato a morte per l'attentato ad Alessandro III, scrisse un proclama che gli valse l' ...
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Stato dell’Europa orientale, confinante a N e a E con la Russia, ancora a N con la Bielorussia, a S con la Romania e la Moldavia, a SO con l’Ungheria, a O con la Slovacchia e la Polonia; si affaccia inoltre, [...] («al confine»). Una parte della popolazione rutena preferì allora spostarsi verso SE, nella grande regione sul medio Dnepr.
I Cosacchi (➔) del Dnepr alla fine del 16° sec. stabilirono il loro centro oltre le cateratte del basso Dnepr, sulle isole ...
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Scrittore russo (Jasnaja Poljana 1828 - Astapovo, od. Lev Tolstoj, Lipeck, 1910), conte. Perduti i genitori (la madre a due anni, il padre a nove), fu educato da parenti e da precettori francesi e tedeschi. [...] militare. Il Caucaso e la guerra ispirano Nabeg ("Incursione", 1853), Rubka lesa ("Il taglio del bosco", 1855), Kazaki ("I cosacchi", 1852-63). La partecipazione ad alcuni fatti d'arme, la dimestichezza con la gente del luogo lo misero in contatto ...
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CEFALI, Sebastiano
Domenico Caccamo
Letterato siciliano, fu attivo in Polonia come segretario del maresciallo Jerzy Lubomirski, partecipando vivamente alle lotte fra la Corona e la classe nobiliare.
Mentre [...] polacco del tempo, è d'impronta aristocratica: il nerbo dello Stato sono le grandi famiglie che la recente insurrezione cosacca ha colpito nei loro fondamentali interessi.
La Relazione dello stato politico..., tratta da un cod. miscell. ricco di vari ...
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YIDDISH
Marino Freschi
. Con la progressiva diaspora dalla Palestina le comunità ebraiche si trasferirono in diversi paesi, esprimendo forme linguistiche e culturali originali, sorte da una complessa [...] sperimentavano la crudeltà dei pogrom, tra cui particolarmente feroce e cruento quello del 1648 da parte dei cosacchi. La recrudescenza dell'intolleranza religiosa riproponeva all'ebraismo la fedeltà alla tradizione, promovendo una fioritura di ...
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DELLA VALLE, Pietro
Claudia Micocci
Nacque a Roma l'11 apr. 1586 da Giovanna Alberini e da Pompeo, la cui nobile famiglia vantava origini medievali (di essa il D. scrisse una Storia oggi perduta).
Il [...] di vasto respiro di cui si fa latore e promotore in proprio: il progetto di un'alleanza in funzione antiturca tra i Cosacchi stanziati nella zona del Mar Nero e i Persiani; le intercessioni presso Abbas per interventi a favore di Assiri e Caldei di ...
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cosacco
coṡacco s. m. e agg. [dal russo kozak, kazak, che è dal turco-tataro qazāq «vagabondo»] (pl. m. -chi). – 1. s. m. a. (f. -a) Nome con cui si designarono in origine gli abitanti nomadi, di stirpe tatara, delle steppe della Russia merid.,...