Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Giambattista Vico
Andrea Battistini
Vissuto tra Sei e Settecento, Vico si formò nel clima di aspirazioni riformistiche creatosi nel Regno di Napoli e, anche se non ebbe mai una posizione politicamente [...] questo il De ratione deriva dal pensiero greco e romano la coscienza che nel mondo umano le scienze esatte della matematica e della di Ovidio, riprese dai mitografi di Cinque e Seicento, espressero vicende sanguinose di una lotta diclasse opponente ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Antonio Genovesi
Saverio Ricci
In Genovesi si verifica un originale incrocio tra la crisi degli Stati d’antico regime quale concreta occasione riformatrice e un nuovo orientamento cattolico in termini [...] scrive:
il mondo non è per noi che un ordine di fenomeni. Questo mondo comincia dalla coscienzadi noi medesimi, ch’è un fenomeno; quindi si spazia per la coscienza delle sensazioni che ci vengon di fuori, che non sono che fenomeni […]. Chi levò alto ...
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GADDA, Carlo Emilio
Giorgio Patrizi
Nacque a Milano il 14 nov. 1893 da una famiglia originaria di Fagnano Olona, presso Varese.
Il padre, Francesco Ippolito, fratello di un ministro dei Lavori pubblici [...] tecnica e la "meccanica" e aspirazioni a un miglioramento diclasse, emerge, in tutto il romanzo, quel forte senso della tutto si svolge sul filo della coscienza esasperata della complessità dell'universo naturale come di quello umano, per cui, da ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Bertrando Spaventa
Alessandro Savorelli
Bertrando Spaventa fu il rappresentante più dinamico di quel gruppo di intellettuali che si suole denominare degli ‘hegeliani napoletani’. La sua fama era già [...] aveva assunto posizioni avanzate di ‘democrazia sociale’, interpretando le lotte diclasse in Francia come la naturale », il quale dà alla sostanza concretezza, «individualità» e «coscienzadi sé»; lettera dell’11 ottobre 1857, in Epistolario, cit., ...
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CASELLA, Alfredo
Ariella Lanfranchi
Nacque a Torino il 25 luglio 1883 da Carlo e Maria Bordino. Negli anni trascorsi nella città natale (fino al 1896) non frequentò, neanche saltuariamente, scuole o [...] cittadinanza francese), il C. accettò però la supplenza della classedi pianoforte tenuta da A. Cortot, che mantenne per tre essere manifesta la crisi che travagliava allora la sua coscienzadi artista, "crisi che aveva soprattutto la sua origine nel ...
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CARACCIOLO, Domenico
Antonello Scibilia
Nacque il 2 ott. 1715 a Malpartida de la Serena, in Spagna, dove suo padre Tommaso, marchese di Villamarina e Capriglia, era tenente colonnello in un reggimento [...] un'ammirazione mai smentita per tutto ciò che significasse unità diclasse dirigente e popolo. Del resto, fino al 1780 le limiti, ne ebbe coscienza anche lo stesso Caracciolo. Uno sforzo inadeguato di rielaborazione, di adeguamento alla realtà ...
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CIALDINI, Enrico
Giuseppe Monsagrati
Nacque a Castelvetro di Modena, in località Colombarina, l'8ag. 1811 da Giuseppe e dalla spagnola Luigia Santyan y Velasco. Il padre, ingegnere, discendente da una [...] istituzionali, di comporre le divisioni insite nelle origini stesse della classe politica italiana. L'unità di intenti c'è da chiedersi quanto pesassero su tale determinazione la coscienzadi aver calcato la mano e, soprattutto, il desiderio che non ...
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DE VECCHI, Cesare Maria
Enzo Santarelli
Nacque a Casale Monferrato (Alessandria) il 14 nov. 1884 da Luigi e da Teodolinda Buzzoni, in una famiglia di buona borghesia ligia alle tradizioni patriottiche [...] " che dopo l'esperienza delle trincee, nello scontro diclasse vissuto a Torino, si era acconciato alla camicia nera Roma, Milano 1972, ad Indicem; C. Zaghi, L'Africa nella coscienza europea e l'imperialismoital., Napoli 1973, ad Indicem; E. R. ...
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CINGOLANI, Mario
Alessandro Albertazzi
Nacque a Roma il 2 ag. 1883 da Pollione e da Giuseppa Deserti. Laureatosi nell'università di Roma in chimica, intraprese in questo campo un'apprezzata attività [...] Umberto Tupini, cioè con i "tenaci assertori dell'organizzazione diclasse e professionali ed avversari dei connubi clerico-moderati" (ibid in conformità delle finalità di questo e alla loro sicura coscienzadi cattolici e di italiani".
L'ordine del ...
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ELLERO, Pietro
Cristina Vano
Nacque a Cordenons (presso Pordenone), nel Lombardo-Veneto austriaco, l'8 ott. 1833 da Sebastiano e da Anna Poletti. La famiglia, friulana e cattolica, le cui origini secentesche [...] codici sono monumenti che solo la scienza e la coscienzadi un intero popolo aderge grandi e incrollabili", auspicava pp. 5 2 ss.; E. Ripepe, Le origini della teoria della classe politica, Milano 1971, pp. 207-246; U. Guerini, Socialismo giuridico ...
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coscienza
cosciènza (letter. ant. consciènza, consciènzia) s. f. [dal lat. conscientia, der. di conscire; v. cosciente]. – 1. a. Consapevolezza che il soggetto ha di sé stesso e del mondo esterno con cui è in rapporto, della propria identità...
classe
s. f. [dal lat. classis, di origine incerta]. – 1. Ciascuna delle cinque categorie in cui fu divisa, in base al patrimonio fondiario, la cittadinanza di Roma, nell’ordinamento timocratico introdottovi, secondo la tradizione, da Servio...