Si può definire genericamente come uno stato in cui il soggetto s'isola mentalmente da tutto ciò che lo circonda, e s'assorbe in un'idea unica o in un'emozione particolare. come stato psichico morboso, [...] ).
I dati dell'esperienza estatica. - Sono essenzialmente tre: 1. Il senso dell'assoluta sparizione del mondo fisico dal campo della coscienza per cui l'anima sente di essere "rapita" fuori della sua dimora abituale, e ha del suo io una nozione tutta ...
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Neurofilosofia
Patricia S. Churchland
Paul M. Churchland
Gli sviluppi conoscitivi delle basi neurobiologiche della percezione, dell'attenzione, della memoria, dell'apprendimento, del linguaggio, del [...] prefigurano per le scienze cognitive e le neuroscienze la possibilità di spiegare a livello di attività cerebrale anche la coscienza e la qualità delle esperienze soggettive. Che cosa ne sarà delle definizioni e dei concetti psicologici una volta che ...
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. Le origini. - La vita civile degli Arî insediati nel Pengiab e nell'alta valle del Gange verso il 1000 a. C. si accentra nel villaggio, dove i sacerdoti o brahmani, gelosi custodi del "sapere" (veda), [...] . Nulla resta dell'estinto oltre al karman, e però afferma la nostra Upaniṣat (II, 4, 12): "Non c'è coscienza (cioè coscienza della propria personalità) dopo la morte". In simil modo il buddhismo ripudia, come un'eresia che preclude il nirvāṇa, la ...
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IPNOANALISI
Emilio Servadio
. Metodo psicoterapico nel quale si cerca di abbinare la psicoanalisi terapeutica all'ipnotismo, soprattutto allo scopo di affievolire le resistenze, facilitare la presa [...] di coscienza con i contenuti psichici rimossi e abbreviare la cura. L'ipnoanalisi non va confusa con l'ipnoterapia suggestiva e costituisce piuttosto una nuova, migliorata edizione del "metodo catartico" primamente adoperato da Freud. Sulla ...
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Scrittore e filosofo statunitense (Boston 1803 - Concord, Mass., 1882). Elaborò i temi di rinnovamento religioso e culturale che ispirarono il gruppo trascendentalista. Grande prosatore, non costruì un [...] viva la passione romantica, esaltando contro il materialismo le forze morali e contro il positivismo l'interiorità della coscienza religiosa e di ogni verità umana.
Opere
Nella sua opera si nota una evoluzione stilistica dal denso lirismo di ...
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Dottrina teorico-politica, consistente nell'interpretazione del marxismo elaborata da V.I. Lenin, il padre della Rivoluzione bolscevica (1917). Per Lenin la classe operaia era in grado di sviluppare una [...] limitati e concreti che ne miglioravano la condizione sociale e ne spegnevano la spinta rivoluzionaria: la coscienza politica rivoluzionaria (la consapevolezza, cioè, di dover abbattere l'intero sistema capitalistico) poteva venire alla classe ...
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Alfieri, Vittorio
Silvia Zoppi Garampi
Un poeta di forti passioni
Scrittore di tragedie, piemontese, Vittorio Alfieri attraversa la seconda metà del Settecento con irruenza, passione e coscienza civile. [...] Fieramente avverso a ogni forma di tirannia, nelle sue opere celebra la libertà contro il dispotismo delle monarchie e descrive violenti e dolorosi sentimenti umani.
Viaggi d'iniziazione
Nasce ad Asti ...
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capitare
Lucia Onder
. Dal latino capitare, derivato di caput, nel senso di " condurre a termine, a conclusione " (cfr. M. Villani II 41 " Il papa Clemente... rimorso da coscienza di non avere capitato [...] il fatto tra i due re che gli era commesso... propuose nell'animo come fosse guarito di capitare quella questione senza indugio "); s'incontra in due luoghi del Fiore: XCVIII 10 la guerra sì fie tosto ...
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sonnambulismo
Attività automatica motoria che si svolge di regola nella prima parte della notte, durante il sonno non REM, al di fuori di un efficace controllo della coscienza e della memoria, e secondo [...] schemi abbastanza complessi e coordinati (camminare, salire o scendere una scala, lavarsi, rimuovere ostacoli lungo il percorso, ecc.). È relativamente frequente nell’infanzia, in cui acquista significato ...
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filosofìa della ménte Area di studio sviluppatasi nel contesto della filosofia analitica che dibatte questioni come il rapporto tra mente e cervello, l'intenzionalità, i modelli neurobiologici della coscienza, [...] la concezione computazionale o modulare della mente. I principali esponenti sono D.C. Dennett (n. 1942), J.R. Searle, H. Putnam, J.A. Fodor (n. 1935). (➔ anche filosofia analitica ...
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coscienza
cosciènza (letter. ant. consciènza, consciènzia) s. f. [dal lat. conscientia, der. di conscire; v. cosciente]. – 1. a. Consapevolezza che il soggetto ha di sé stesso e del mondo esterno con cui è in rapporto, della propria identità...
coscienzioso
coscienzióso agg. [der. di coscienza]. – 1. Di persona, che ha coscienza, cioè senso di giustizia e di onestà, o che mette in ciò che fa il massimo impegno, con piena osservanza dei proprî doveri etici, sociali o professionali:...