ideazione
L’attività psichica attraverso la quale i singoli atti del pensiero vengono ordinati, assumendo una data struttura. La struttura e la complessità dell’ i. dipendono dal grado di lucidità e [...] di coscienza.
Alterazioni patologiche della ideazione. I. in fuga (o fuga delle idee), nella quale i contenuti affluiscono e si associano in modo caotico, senza un legame logico fra l’uno e l’altro elemento ideativo, ma su nessi occasionali, sotto l’ ...
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acquisito
In medicina, malattia a., contratta dopo la nascita, e quindi non congenita né ereditaria. ● In psicologia, il termine a., contrapposto a innato, designa tutto ciò che non è in possesso originario [...] della coscienza, ma di cui questa si appropria nel processo della sua esperienza (per es., idee a. in antitesi a idee innate). Più in particolare, percezioni a. sono definite le rappresentazioni pertinenti all’attività di un dato senso, suscitate ...
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scivaismo
Corrente religiosa dell’induismo che riconosce Śiva come divinità somma. Sul piano filosofico, le scuole dello s. si oppongono a quelle del viṣṇuismo per una più o meno accentuata tendenza [...] monista, la cui forma estrema nega ogni differenza fra coscienza individuale e coscienza universale, identificata con Śiva (➔ Abhinavagupta, Śaivasiddhānta, Utpaladeva). ...
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Antropologia
C. matrimoniali Suddivisioni esogamiche (meglio note come fratrie o, se in numero di due, metà) in cui si ripartisce la società, indipendentemente dalla divisione della società medesima [...] un elemento soggettivo, a indicare il senso dell’appartenenza consapevole dei membri di ciascuna c. a un uguale destino sociale (coscienza di c.). Dal punto di vista dell’analisi sociologica si intende per c. una entità collettiva che si forma sulla ...
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Nome commerciale del disolfuro di tetraetiltiurame. È usato nella terapia contro l’alcolismo, perché ha la proprietà di bloccare il metabolismo ossidativo dell’alcol nell’organismo, provocando accumulo [...] di acetaldeide: tale sostanza dà gravi disturbi (vomito, reazioni vasomotorie, perdita della coscienza) mettendo l’individuo nell’impossibilità di ingerire qualsiasi bevanda alcolica. ...
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Pedagogista italiana e storica della scuola (Falvaterra, Frosinone, 1898 - Roma 1970). Allieva e collaboratrice di G. Lombardo Radice, insegnante elementare e poi direttrice didattica a Roma; la sua personale [...] esperienza maturò in lei la coscienza dei limiti storici, sociali ed economici delle strutture educative, che si è tradotta in un fattivo impegno di educatrice, di studiosa e anche politico; dal 1967 insegnò pedagogia all'univ. di Catania. Tra le sue ...
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ISLAMISMO.
Carlo Alfonso NALLINO
Bruno DUCATI
Ernst KUHNEL
Sommario. - 1. Generalità (p. 603); 2. Distribuzione geografica e statistica dei musulmani (p. 604). - Sistema religioso: 3. Considerazioni [...] soltanto in virtù del permesso e dell'aiuto di Dio. La teologia speculativa ha tentato una spiegazione del fatto di coscienza che attesta una certa libertà di volere nell'uomo ed è arrivata a due soluzioni, le quali vorrebbero conciliare la dottrina ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luigi Catalani
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il richiamo all’immediatezza dell’esperienza interiore è il punto di partenza della [...] francese ed europeo che si protrarrà per tutto il XX secolo.
Il primo Bergson: la durata e la vita della coscienza
Henri Bergson
Percezione del tempo
L’evoluzione creatrice
Se voglio prepararmi un bicchiere d’acqua zuccherata, per quanto possa darmi ...
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Generale russo (n. 1839 - m. Helsingfors 1904); aiutante di campo di Alessandro II (1878), governatore generale della Finlandia dal 1898, tentò con l'abolizione delle guarentigie costituzionali e con ogni [...] altro mezzo di soffocare la coscienza nazionale del paese: ma non poté superare l'opposizione finlandese e finì assassinato da un giovane funzionario del senato, E. Schaumann. ...
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In senso ampio, quel ramo della filosofia che si occupa di qualsiasi forma di comportamento (gr. ἦθος) umano, politico, giuridico o morale; in senso stretto, invece, l’e. va distinta sia dalla politica [...] visto come uno strumento adottato dagli uomini nel tentativo di adattarsi sempre meglio alle condizioni vitali e la stessa coscienza del dovere morale non è altro che il residuo nell’individuo dell’esperienza acquisita dalla specie in questo processo ...
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coscienza
cosciènza (letter. ant. consciènza, consciènzia) s. f. [dal lat. conscientia, der. di conscire; v. cosciente]. – 1. a. Consapevolezza che il soggetto ha di sé stesso e del mondo esterno con cui è in rapporto, della propria identità...
coscienzioso
coscienzióso agg. [der. di coscienza]. – 1. Di persona, che ha coscienza, cioè senso di giustizia e di onestà, o che mette in ciò che fa il massimo impegno, con piena osservanza dei proprî doveri etici, sociali o professionali:...