ELLERO, Pietro
Cristina Vano
Nacque a Cordenons (presso Pordenone), nel Lombardo-Veneto austriaco, l'8 ott. 1833 da Sebastiano e da Anna Poletti. La famiglia, friulana e cattolica, le cui origini secentesche [...] in cui ne criticava minuziosamente l'andamento.
Persuaso che "i codici sono monumenti che solo la scienza e la coscienza di un intero popolo aderge grandi e incrollabili", auspicava che le commissioni legislative operassero in un'armonia sociale ed ...
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CONFORTI, Gian Francesco
Pasquale Villani
Nacque a Calvanico, un piccolo paese a pochi chilometri da Salerno, il 7 genn. 1743. Era il secondogenito di una modesta famiglia della piccola borghesia. Dimostrando [...] che la stessa S. Sede deve agli antichi canoni. Ma soprattutto bisogna fare appello ai vescovi perché prendano chiara coscienza dei loro diritti, secondo l'antica disciplina della Chiesa, e si convincano intimamente di essere i successori degli ...
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BON COMPAGNI (Bon-Compagni, Boncompagni) di Mombello, Carlo
Francesco Traniello
Nacque a Torino il 25 luglio 1804. Il padre, Ludovico, fu dal 1809 al 1814 procuratore generale per il dipartimento dell'Arno, [...] , proseguendo in una politica ecclesiastica destinata inevitabilmente a spiacere alla Chiesa, e tale da creare gravi problemi di coscienza al re e da sottrarre agli ordini costituzionali l'appoggio politico e morale della parte dell'opinione pubblica ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
La giustizia penale
Renzo Orlandi
Una pluralità di significati
L’espressione giustizia penale possiede e sintetizza una pluralità di significati. Essa designa in primo luogo l’insieme delle regole (legali, [...] le radici irrazionalistiche (sentimentali) del diritto punitivo. L’etica non va separata dal diritto, perché «la nostra coscienza apprende il delitto, prima che come violazione della legge penale, come violazione dei sentimenti morali» (V. Lanza ...
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CONTARINI, Francesco
Gino Benzoni
Nacque a Venezia il 7 ott. 1554, primogenito di Bertucci (1573-1576) di Francesco e di Lucia di Marco Dolfin in una famiglia, appartenente al ramo della cosiddetta [...] sono sottoposti. Solo "se non succedevano le congiure - commenta -, si potea sperare che fosse permessa la libertà della coscienza".
Nuovamente consigliere, più volte savio dei Consiglio, tre volte riformatore allo Studio di Padova (al C. e ai suoi ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Scolastica
Oreste Bazzichi
Questa trattazione può considerarsi un tentativo conoscitivo, analitico e sintetico di dar conto di quel complesso sistema o metodo culturale medievale che va sotto il nome [...] verso le realtà terrene non puramente ed esclusivamente metafisico e contemplativo, ma teso a formare ed esprimere la nuova coscienza sociale.
Basti pensare alle opere dei francescani Bernardino da Siena, Alberto da Sarteano (1385-1450), Giovanni da ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Mos italicus e mos gallicus
Italo Birocchi
Un indirizzo nuovo per la scienza giuridica
La coppia di concetti mos italicus/mos gallicus entrò in uso nel Cinquecento, allorché la metodologia nuova dell’Umanesimo [...] fossero restii a mettere in discussione il proprio statuto metodologico. Mancava inoltre la spinta derivante da quella coscienza unitaria che aveva innescato la storiografia della scuola culta francese e aveva dato impulso alle sistemazioni del ...
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Aldo Scarpello
Abstract
L’obbligazione costituisce, più che una categoria, un vero e proprio archetipo della dottrina civilistica continentale, a differenza dei sistemi giuridici di common law, che rifiutano [...] interesse dei giuristi dal piano astratto a quello più concreto dei rimedi. Inoltre va apprezzata la presa di coscienza dei limiti di una disciplina che, in quanto strettamente legata all’astratto strutturalismo propugnato dalle tesi tradizionali, si ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
La costruzione della monarchia papale
Agostino Paravicini Bagliani
Tra il pontificato di Leone IX (1049-1054) e quello di Bonifacio VIII (1294-1303), l’istituzione del papato si trasforma profondamente [...] , anche se il loro testo è stato promulgato da uno dei suoi predecessori. È questa una nuova testimonianza della potente coscienza di sé di papa Caetani, tanto più che i redattori, seguendo senza dubbio le direttive del pontefice, sono intervenuti ...
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GESTI
J. C. Schmitt
In una prospettiva storica rinnovata sotto l'influsso dell'antropologia sociale e culturale, della 'archeologia del diritto' e degli studi riguardanti la comunicazione non verbale, [...] delle mani o nell'incrociare le braccia sul petto. Questo g. privilegia la posizione del cuore come sede della coscienza e della volontà; lo si ritrova compiuto dalla Vergine dell'annunciazione e dalla Vergine e dagli apostoli che ricevono lo ...
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coscienza
cosciènza (letter. ant. consciènza, consciènzia) s. f. [dal lat. conscientia, der. di conscire; v. cosciente]. – 1. a. Consapevolezza che il soggetto ha di sé stesso e del mondo esterno con cui è in rapporto, della propria identità...
coscienzioso
coscienzióso agg. [der. di coscienza]. – 1. Di persona, che ha coscienza, cioè senso di giustizia e di onestà, o che mette in ciò che fa il massimo impegno, con piena osservanza dei proprî doveri etici, sociali o professionali:...