Stato di coscienza in quanto sia avvertito come prodotto da uno stimolo esterno o interno al soggetto. filosofia L’interpretazione della natura della s. costituisce uno dei temi principali della teoria [...] della conoscenza. Le prime dottrine gnoseologiche sulla s. la considerano in termini strettamente realistici e materialistici: la s. era, per Empedocle e Democrito, un processo fisico in cui l’organo di ...
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sensazione
sensazióne [Der. del lat. sensatio -onis, dal part. pass. sensus di sentire "percepire"] [BFS] Ogni stato di coscienza in quanto sia avvertito come prodotto da uno stimolo esterno o interno [...] al soggetto; in partic., s. sonora, s. luminosa, l'effetto prodotto su un ascoltatore o su un osservatore da segnali acustici o luminosi: i tentativi di ricondurre questi effetti fisiologici soggettivi ...
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percezione
percezióne [Der. del lat. perceptio -onis "l'atto del percepire", dal part. pass. perceptus di percipere:(→ percettibilità)] [FAF] Il prendere coscienza della realtà esterna mediante l'analisi [...] intellettiva degli stimoli sensoriali (sensazioni) che essa produce. ◆ [FAF] P. immediata: concetto base del percezionismo. ◆ [FME] Velocità di p.: la prontezza con la quale l'apparato sensoriale-intellettivo ...
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cenestesi
cenestèsi [s.f. Comp. del gr. koinós "comune" e aísthesis "sensazione"] [FME] Sensazione indeterminata connessa con lo stato generale del corpo e della mente e avvertita dalla coscienza soltanto [...] in coincidenza con cambiamenti di tale stato, con i cosiddetti disturbi cenestesici o cenestetici; questi disturbi possono essere provocati, per es., da radiazioni non ionizzanti ...
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Intuizione e rappresentazione della modalità con cui i singoli eventi si susseguono e sono in rapporto l’uno con l’altro (per cui essi avvengono prima, dopo o durante altri eventi), vista o come fattore [...] in cui non ha senso la distinzione del prima e del poi e, quindi, il concetto d’irreversibilità. Il t. della coscienza è composto di momenti indistinguibili che trapassano l’uno nell’altro, si mescolano e costituiscono un tutto unitario, in cui ogni ...
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relativismo
relativismo [Der. di relatività] [FAF] Teoria o concezione filosofica o scientifica fondata sul riconoscimento del valore soltanto relativo, e non assoluto, della conoscenza della realtà, [...] il reale non può essere conosciuto nella sua assolutezza in quanto la conoscenza è condizionata e modificata dal soggetto, cioè dalla coscienza, che opera la sintesi conoscitiva dell'oggetto. Nel campo fisico, e scientifico in genere, si parla di r ...
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L’azione, il fatto e il modo di orientare, cioè di stabilire la posizione rispetto ai punti cardinali. Nell’uomo, la capacità di riconoscere il luogo in cui ci si trova, la direzione che si sta seguendo [...] dalla sintesi di molteplici processi psichici (percettivi, mnesici, ideativi) che implicano un sufficiente grado di lucidità della coscienza.
Fisica
Polarizzazione per o. di un dielettrico è il processo in cui le molecole aventi un momento elettrico ...
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Psicologia
Atto che sorge improvviso, si svolge con rapidità, talora con violenza, ed è privo di una razionale motivazione. La tendenza ad assumere forme pratiche di condotta in maniera incontrollata per [...] ecc. Gli i. sono determinati da meccanismi diversi: nelle evenienze più frequenti esiste o un offuscamento della coscienza, o un disturbo della volontà, oppure una spinta affettiva particolarmente intensa.
In caratterologia si parla di personalità ...
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Ombra
Concetto Gullotta
Il termine indica la zona oscura, o di minor luminosità, di una superficie, prodotta dal fatto che tale zona non è esposta alla luce, oppure dall'interposizione, tra la superficie [...] , o totalmente inanimata, come materiale di scarto, di rifiuto. L'ombra rappresenta in qualche modo l'opposto complementare della coscienza, ciò che rifiutiamo di riconoscere come parte di noi stessi.
Dal momento che sono largamente correlati con l ...
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Filosofia
L’azione di considerare pensando e ripensando con attenzione e scrupolo. Nel linguaggio filosofico, il termine è andato storicamente caratterizzandosi in accezioni più specifiche. In J. Locke [...] stato dello spirito che permette di «scoprire le condizioni soggettive nelle quali possiamo arrivare ai concetti», è «la coscienza della relazione tra le rappresentazioni date e le nostre varie fonti di conoscenza», grazie alla quale può essere colto ...
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coscienza
cosciènza (letter. ant. consciènza, consciènzia) s. f. [dal lat. conscientia, der. di conscire; v. cosciente]. – 1. a. Consapevolezza che il soggetto ha di sé stesso e del mondo esterno con cui è in rapporto, della propria identità...
coscienzioso
coscienzióso agg. [der. di coscienza]. – 1. Di persona, che ha coscienza, cioè senso di giustizia e di onestà, o che mette in ciò che fa il massimo impegno, con piena osservanza dei proprî doveri etici, sociali o professionali:...