VALERA, Diego de
Salvatore Battaglia
Scrittore spagnolo, nato a Cuenca nel 14I2, morto poco dopo il maggio del 1486. Partecipò direttamente, con le armi alla mano, alla vita politica della sua terra; [...] è il cavaliere-letterato, che nella vita della corte misura le sue qualità intellettuali e concepisce la cultura come coscienza e affinamento della realtà politico-storica; egli porta nella pratica la lucidità e il dominio spirituale dello scrittore ...
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ZAVATTINI, Cesare
Arnaldo Bocelli
Scrittore, nato a Luzzara (Reggio Emilia) il 20 settembre 1902. Già redattore e direttore di numerosi periodici illustrati, lavora da tempo per il cinematografo con [...] alle ombre, riduce a ombre i corpi, intesa com'è a calarsi dalla realtà più minuta nelle zone segrete della coscienza, fra memorie quasi d'avanti nascita, sogni e inibizioni, per poi riportarne alla superficie arcani messaggi e richiami. Un umorismo ...
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Trattatisti e narratori del Seicento - Introduzione
Ezio Raimondi
«Secolo del genio», come volle definirlo lo Whitehead in rapporto alla stupefacente avventura della nuova scienza, il Seicento è un'epoca [...] più sfumato della realtà psichica, a una più complessa descrizione della fantasia e dei suoi movimenti lungo il circuito della coscienza. Nella prosa del Pallavicino, in quella «modesta eleganza e gentilezza» che è il suo ideale di stile, la funzione ...
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FASOLO, Ugo
Massimo Onofri
Nato a Belluno, il 27 dic. 1905 da Umberto e da Rosa De Salvador, a vent'anni si trasferì a Firenze, ove terminò gli studi laureandosi in scienze naturali e intraprendendo [...] Genova 1936), nei cui versi si ravvisava immediatamente quella centrale ambizione "di elevare il fatto del tempo a coscienza d'eterno" (Betocchi, Prefazione).
Una poesia lontana da "modalità idilliche e descrittive" con una decisa accentuazione delle ...
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Brecht, Bertolt (propr. Eugen Berthold Friedrich)
Scrittore, poeta e drammaturgo tedesco, nato ad Augusta il 10 febbraio 1898 e morto a Berlino Est il 14 agosto 1956. Il rapporto di B. con il cinema risulta [...] al capitale cinematografico. Al contempo, il suo concetto di teatro epico, finalizzato a stimolare una presa di coscienza consapevole nello spettatore, attraverso una serie di shock e di intervalli mirati a limitare l'illusione del pubblico ...
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Conrad, Joseph
Rosa Maria Colombo
La vita come viaggio
Joseph Conrad, vissuto tra la seconda metà dell'Ottocento e i primi decenni del Novecento, fu uno scrittore di lingua inglese, sperimentatore di [...] di un nome e di una storia propria, interna alla trama del racconto. Narratore non più giovane, segnato dalla coscienza del tempo, Marlow rappresenta lo stesso Conrad, che nel raccontare le sue storie ricrea il proprio passato attraverso il filtro ...
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Poeta italiano (Modica 1901 - Napoli 1968). Premio Nobel per la letteratura (1959). Formatosi nel gusto della poesia ermetica fra Ungaretti e Montale, più vicino a quello per l'essenzialità quasi epigrammatica [...] ; Ed è subito sera, 1942, in cui confluirono le raccolte precedenti); e successivamente, con l'approfondirsi di quel senso a coscienza del dolore, in evocazioni più aderenti alla realtà storica e sociale, dai modi sempre elegiaci ma più articolati ed ...
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Uomo politico, cronista e poeta spagnolo (Vitoria 1332 - Calahorra 1407). Di famiglia nobile e potente, fu introdotto dal padre a corte, dove svolse con alterne vicende incarichi di prestigio, pur nell'avvicendarsi [...] . Notevoli più di ogni altra fra le sue opere, le Crónicas, riguardanti i quattro regni del suo tempo che descrisse con coscienza di storico e con maestria di stile, traendone una narrazione viva e drammatica. Il Rimado de palacio, poema d'intenzione ...
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I classici oggi
Incertezza del termine
È un fatto risaputo che i radicali mutamenti della comunicazione che si sono svolti, con accelerazione in costante aumento, nel corso del 20° sec. hanno prodotto [...] intreccio tra identità e alterità possiamo arrivare a percepire il senso del nesso che lega passato, presente e futuro, memoria, coscienza e speranza: e particolarmente calzante a tale proposito è la formula con cui G. Pontiggia ha definito i c., nel ...
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. La critica letteraria (XI, p. 975). - Il lavoro critico ha seguitato a svolgersi dai capisaldi rappresentati dal pensiero del Croce (vedine le ultime formulazioni in Aesthetica in nuce, 1929, e in La [...] arte negli ultimi anni. Tuttavia, vi sono due esigenze della critica d'arte poco o punto sentite in Italia: la coscienza dell'arte contemporanea e l'inquadramento dell'arte italiana in quella europea.
Si è assai pubblicato sull'arte contemporanea, ma ...
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coscienza
cosciènza (letter. ant. consciènza, consciènzia) s. f. [dal lat. conscientia, der. di conscire; v. cosciente]. – 1. a. Consapevolezza che il soggetto ha di sé stesso e del mondo esterno con cui è in rapporto, della propria identità...
coscienzioso
coscienzióso agg. [der. di coscienza]. – 1. Di persona, che ha coscienza, cioè senso di giustizia e di onestà, o che mette in ciò che fa il massimo impegno, con piena osservanza dei proprî doveri etici, sociali o professionali:...