RICHARD, Jean-Pierre
Massimo Colesanti
Critico letterario francese, nato a Marsiglia il 15 luglio 1922; dopo aver studiato all'École Normale Supérieure di Parigi, ha insegnato a lungo all'estero, in [...] di esperienze sensibili, che costituiscono per R. il paysage, e che restano come sospese e non in tutto annullate nella coscienza. Critica "tematica", cioè dell'attenzione per le scelte o "opzioni" preliminari nel campo sensibile dei desideri e delle ...
Leggi Tutto
PAVESE, Cesare
Arnaldo Bocelli
Scrittore, nato a S. Stefano Belbo (Cuneo) il 9 settembre 1908.
Esordì con un volume di liriche, Lavorare stanca (Firenze 1936; n. ed. Torino 1943), dal ritmo largo, narrativo: [...] arte, il P. tende ad accordare sempre più intimamente la rappresentazione del mondo subconscio, degli istinti, con la chiarezza della coscienza morale e con un vivo interesse per la società contemporanea; e però a fare di quel paesaggio una atmosfera ...
Leggi Tutto
Scienziati del Settecento - Introduzione
Maria Luisa Altieri Biagi
Sembrami che la presente letteratura si ritrovi in uno stato di abbondanza e di lusso, che non più si prenda molto pensiero di accrescere [...] convegno bolognese di cui alla nota precedente) su La scienza italiana vista dalla Royal Society.
12 P. Casini, Newton e la coscienza europea, cit., p. 225.
13 S. Maffei, Epistolario, a cura di C. Garibotto, Milano, Giuffrè, 1955, vol. II, pp. 775-6 ...
Leggi Tutto
Lattanzio ideologo della svolta costantiniana
Gaetano Lettieri
Intellettuale alla corte di Diocleziano, convertitosi al cristianesimo a ridosso delle persecuzioni tetrarchiche, primo, seppure approssimativo [...] 2003, pp. 53-62.
71 Cfr. Lact., inst. V 19,11-13. La lunga argomentazione a favore della tolleranza e della libertà di coscienza religiosa, presupposto il legame tra culto autentico e autonoma razionalità, è in V 19,1-20,15.
72 Cfr. Lact., inst. V 20 ...
Leggi Tutto
Periodo di storia della civiltà che ebbe inizio in Italia con caratteristiche già abbastanza precise intorno alla metà del 14° sec. e affermatosi nel secolo successivo, caratterizzato da una fruizione [...] arti e alle scienze, la cultura del R. ha cercato sempre di operare su due fronti: il restauro filologico e la coscienza storico-critica, in modo da evitare sia l’imitazione passiva sia l’assimilazione falsificante. Anche nel Medioevo è costante la ...
Leggi Tutto
Narratore, saggista e critico letterario croato (n. Puljani-Promina, Sebenico, 1930). Dopo un inizio letterario basato su lavori di ambientazione moderna e contemporanea, A. si è volto al passato, dando [...] storico, in cui sullo sfondo del confronto fra l'Impero Ottomano, Venezia e l'Austria si segue l'emergere della coscienza degli autoctoni, che prepara l'epoca delle rivendicazioni nazionali. Dopo lo scoppio della guerra in Bosnia, buona parte dei ...
Leggi Tutto
Scrittore francese (Saint-Malo 1768 - Parigi 1848). Di nobile famiglia bretone, trascorse la prima infanzia nella cittadina natale, fece gli studî a Dol, Rennes, Dinan, passò lunghi periodi dell'adolescenza [...] ) e della sorella Julie (1799), ritornò alla fede dei padri. Opportunamente interpretando il profondo cambiamento intervenuto nella coscienza collettiva, si mise a scrivere l'apologia della religione, Génie du Christianisme ou Beauté de la religion ...
Leggi Tutto
Critico letterario (Cesena 1884 - Podgora 1915). Laureatosi in lettere nel 1904, a Bologna, con una tesi Dei Trionfi di F. Petrarca (pubbl. postuma da A. Grilli, 1929), insegnò (1908) a Cesena nella Scuola [...] o una scettica rinuncia. Contrasto che si riflette anche nel suo atteggiamento verso la guerra, considerata, nell'Esame di coscienza di un letterato (suo testamento spirituale, scritto al campo prima della morte in trincea; pubbl. 1915), come un ...
Leggi Tutto
Poeta tedesco (Büdesheim, Bingen, 1868 - Minusio, presso Locarno, 1933). Studiò filosofia e storia dell'arte a Parigi, Berlino e Monaco, ben presto entrando in contatto e avvertendo il richiamo di Mallarmé [...] die Kunst (1892- 1919) intanto proponeva e confermava le linee ideali di una poetica che sempre più si faceva coscienza culturale in senso più pregnante. Di tale progrediente comprensività, da un rigorismo esclusivamente estetico a un rigorismo anche ...
Leggi Tutto
. Si suole intendere per "ermetismo" quella tendenza della letteratura italiana contemporanea, quella poetica e quel gusto che, ricollegandosi alle correnti irrazionali della cultura e dello spirito europei, [...] poesia" alla cosa letta. Perché se l'idolo di questa poetica è, appunto, l'irrazionale, l'inconscio che tuttavia perviene alla coscienza di sé mediante la magia della parola; l'idolo di questa critica è lo "stile". Uno stile cui vengono assegnati e ...
Leggi Tutto
coscienza
cosciènza (letter. ant. consciènza, consciènzia) s. f. [dal lat. conscientia, der. di conscire; v. cosciente]. – 1. a. Consapevolezza che il soggetto ha di sé stesso e del mondo esterno con cui è in rapporto, della propria identità...
coscienzioso
coscienzióso agg. [der. di coscienza]. – 1. Di persona, che ha coscienza, cioè senso di giustizia e di onestà, o che mette in ciò che fa il massimo impegno, con piena osservanza dei proprî doveri etici, sociali o professionali:...