L’accento grafico è il segno diacritico che si pone sopra le vocali per evidenziarne la maggiore intensità fonica e, talvolta, il grado di apertura (➔ vocali). L’italiano ha tre tipi di accento grafico: [...] su un po’ (= poco), sempre più spesso scritto, erroneamente, pò o pó, a testimonianza della perdita di coscienza del troncamento e del calo della qualità dell’alfabetismo in Italia.
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Accento grafico
Bartoli, Daniello (1833), Dell’ortografia ...
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Il contesto può essere definito in generale come l’insieme di circostanze in cui si verifica un atto comunicativo. Tali circostanze possono essere linguistiche o extra-linguistiche. Per riferirsi alle [...] stia pensando a Francesca.
(c) Lo sfondo cognitivo non comprende solo conoscenze di cui gli interlocutori abbiano coscienza nel momento dell’enunciazione; ma anche conoscenze pregresse o conoscenze nuove che gli interlocutori mobilitano in funzione ...
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La maiuscola (dal diminutivo del lat. maius «maggiore») o lettera grande è una lettera che si rende più visibile rispetto alle altre attraverso la maggiore dimensione e con altre forme di enfasi grafica [...] matrimonio, a riprova che anche un fatterello grafico come la maiuscola può testimoniare un mutamento nella percezione e nella coscienza comuni. L’altro uso della maiuscola che si nota negli esempi riportati è quello nell’iniziale degli esempi stessi ...
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BERGANTINI, Gian Pietro
Gian Luigi Beccaria
Nacque a Venezia il 4 ott. 1685. Ancor giovane si trasferì a Bologna per studiare nel collegio dei gesuiti S. Luigi Gonzaga; dopo otto anni trascorsi a Bologna, [...] in azione" (ibid., p. 273).
Quanto alle sue idee linguistiche, non va certo negata la presenza di una nuova coscienza, più concreta, dei fatti di lingua, attenta non solo all'ossequio di una tradizione "nobile" depositata nel complesso delle buone ...
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L’espressione diritti linguistici si riferisce al diritto di singole persone o di collettività a usare la propria lingua nativa, anche nel caso di una lingua diversa da quella ufficiale o standard: per [...] contrasto, da un lato le società occidentali sono sempre più multiculturali e multilinguistiche, dall’altro vi è ormai una diffusa coscienza del fatto che le lingue parlate nel mondo costituiscono un patrimonio comune a tutti i popoli. Così, nel 1999 ...
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L’espressione discorso riportato viene usata per indicare il procedimento di riproduzione o rappresentazione di un discorso pronunciato in una situazione comunicativa diversa da quella in atto, ma anche [...] fosse tagliata da ostacoli di ogni genere, vere alte montagne: i miei anni e qualche mia ora (Italo Svevo, La coscienza di Zeno, Milano, Dall’Oglio, 1938, p. 24)
Il primo può essere considerato sia un discorso indiretto sintatticamente indipendente ...
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I suoni sibilanti sono una sottoclasse di ➔ consonanti (➔ fricative), suoni rumorosi e intensi, articolati mediante un forte restringimento del condotto orale.
La differenza tra fricative sibilanti (ingl. [...] ‹i› è presente anche quando il digramma ‹sc› è seguito da un timbro anteriore: per es. scienza < scientia, coscienza < conscientia.
Ball, Martin J. & Rahilly, Joan (1999), Phonetics. The science of speech, London, Arnold.
Bertinetto, Pier ...
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BEGUINOT, Francesco
Tullio De Mauro
Nacque a Paliano (Frosinone) il 1° ag. 1879. Figlio di Pompeo e di Giulia Schifalacqua, il B., già negli anni del ginnasio, cominciò da autodidatta lo studio del [...] ramo, delle indagini linguistiche). Ma fu ancora all'avanguardia da anziano e ormai affermato maestro: la coscienza delle interrelazioni tra fatti linguistici e fatti etnologici, culturali, storico-sociologici, che domina gli ultimi scritti del ...
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Antropologia e linguistica
Modo di rappresentare visivamente, attraverso tracce grafiche, i segni linguistici o le loro sequenze.
Nei segni linguistici si distinguono un significante e un significato; [...] fondamento della religione.
Per sua natura, la s. fissa e perpetua contenuti i quali, finché sono presenti solo nella coscienza, restano fluidi, soggettivi e transitori. A ogni religione è insito il bisogno di obiettivarsi, e ciò può avvenire anche ...
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(gr. Μακεδονία; bulg., maced. e serbocr. Makedonija) Regione storica della penisola balcanica (circa 70.000 km2 con circa 3 milioni di ab.), divisa politicamente tra Bulgaria (10%), Grecia (51%) e la [...] S. Atanasio a Lešak. Lo scoppio della guerra di Crimea (1854-56) contribuì alla maturazione di una nuova coscienza nazionale, che si espresse nell’aspirazione all’autonomia ecclesiastica e nel tentativo di creare uno strumento linguistico capace di ...
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coscienza
cosciènza (letter. ant. consciènza, consciènzia) s. f. [dal lat. conscientia, der. di conscire; v. cosciente]. – 1. a. Consapevolezza che il soggetto ha di sé stesso e del mondo esterno con cui è in rapporto, della propria identità...
coscienzioso
coscienzióso agg. [der. di coscienza]. – 1. Di persona, che ha coscienza, cioè senso di giustizia e di onestà, o che mette in ciò che fa il massimo impegno, con piena osservanza dei proprî doveri etici, sociali o professionali:...