Il clero curato: modelli e sviluppi
Maurilio Guasco
Tra liberalismo e intransigentismo
A pochi anni di distanza dalla raggiunta Unità d’Italia sarebbero iniziate le discussioni sulla futura capitale, [...] ultimi due secoli, a cura di A. Acerbi, Milano 2003, pp. 195-208; F. Traniello, Cultura politica del clero e coscienza civile degli italiani, ibidem, pp. 13-25.
2 Sul Passaglia si veda in particolare A. Giovagnoli, Dalla teologia alla politica. L ...
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ESTETICA
V. Stella
La riflessione sull''estetico' nel pensiero medievale non coincide con l'enucleazione di un aspetto in concezioni sistematiche che, come in quell'età fu proprio più che in ogni altra, [...] , perché entrambe segnate dal male per loro intrinseca natura, quali che ne siano i contenuti, seduzioni mondane che una pura coscienza deve respingere; a fortiori se si tratta di contenuti religiosi - quasi tutti allora erano tali, o al sacro si ...
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DIANA, Antonino
Paolo Portone
Nacque a Palermo nel 1585 da nobile famiglia. Fin dalla gioventù si dimostrò assai portato alle lettere, dando saggio delle sue doti con alcune canzoni in lingua vernacola. [...] da lui ritenuta lo strumento più utile alla società umana, indispensabile per quanti professavano un istituto atto a reggere le coscienze altrui e a regolare le azioni degli uomini. Fertile scrittore, produsse in breve tempo un'enorme mole di scritti ...
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BADOER, Giovanni Alberto
Gian Franco Torcellan
Nacque il 12 marzo 1649 da Francesco e da Elena Michiel (sembra errata la data del 1658,anche recentemente ripetuta dal Dict. d'Hist. et de Géogr. Ecclés.,VI, [...] a Padova con colui che a quel tempo ne era il vescovo, il cardinale Gregorio Barbarigo, fu certamente determinante per la sua coscienza e la sua pietà di uomo religioso. Fu lui a ordinare sacerdote il B. e a conferirgli subito un canonicato, e la ...
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Ventunesimo Concilio della Chiesa cattolica, indetto il 25 dicembre 1961 e inaugurato l'11 ottobre 1962 da Giovanni XXIII, che ne presiedette il primo "periodo". Dopo la sua morte (3 giugno 1963), Paolo [...] avrebbe comportato, i padri conciliari hanno posto in luce alcuni principi metodologici e dottrinali atti a favorire questa nuova coscienza della Chiesa. Per esempio: il primato del metodo biblico, il "sacerdozio comune" di tutto il popolo di Dio, la ...
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Partito popolare italiano
Francesco Malgeri
Le origini
Nei primi anni del Novecento, il problema dell’incontro tra cristianesimo e democrazia e la rivendicazione dell’autonomia politica del cristiano [...] ’Azione cattolica. L’idea non era piaciuta a Sturzo, che, replicando a Cavazzoni, il 24 novembre, affermò che occorreva «la coscienza politica di un partito nazionale operante e collegato da un capo all’altro d’Italia, non attraverso gli organismi di ...
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CALLEGARI, Giuseppe
Angelo Gambasin
Nacque a Venezia il 4 nov. 1841 da Pietro e da Angela Cescutti, in una famiglia appartenente alla piccola aristocrazia veneziana e di radicate tradizioni cattoliche; [...] romano-tridentina e il ritorno alla disciplina borromeiana e barbarigiana.
I maestri di teologia e i direttori di coscienza del C. erano tutti sulla linea patriarcale: Giovanni Saccardo in teologia biblica, catechetica e in sacra eloquenza; Giovanni ...
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Sacramento centrale del cristianesimo, che da un lato commemora e, secondo la dottrina cattolica e di altre confessioni cristiane, rinnova il sacrificio di Gesù Cristo, e, dall’altro, attua la comunione [...] sarebbe prototipo e simbolo del banchetto del regno, in attesa di questo); altri come il risultato di un’evoluzione della coscienza cristiana (la morte di Gesù sarebbe stata sentita come immolazione e le sue stesse parole sul suo corpo viste come ...
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Vescovi/1: dal 1848 alla fine del secolo
Maria Lupi
I vescovi negli Stati preunitari
Le diocesi italiane
L’Italia nella seconda metà dell’Ottocento, priva quindi dei territori del Trentino Alto Adige [...] , in Chiesa e religiosità in Italia, cit., Relazioni II, pp. 65-128; G. Martina, La fine del potere temporale nella coscienza religiosa e nella cultura dell’epoca in Italia, «Archivum historiae pontificiae», 9, 1971, pp. 309-376.
84 Cfr. R. Rusconi ...
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Devozioni e politica
Emma Fattorini
«Non osare dir nulla di falso, né tacere nulla di vero»
In pressoché totale controtendenza con l’attuale mainstream, mi sembra fondato sostenere che le devozioni [...] memoria di ‘questi grandi italiani’ venisse sottratta al culto dei rispettivi devoti per essere restituita alla coscienza comune italiana: devozioni, culti e santità non sono contrapposti alla formazione dell’identità nazionale ma anzi costituiscono ...
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coscienza
cosciènza (letter. ant. consciènza, consciènzia) s. f. [dal lat. conscientia, der. di conscire; v. cosciente]. – 1. a. Consapevolezza che il soggetto ha di sé stesso e del mondo esterno con cui è in rapporto, della propria identità...
coscienzioso
coscienzióso agg. [der. di coscienza]. – 1. Di persona, che ha coscienza, cioè senso di giustizia e di onestà, o che mette in ciò che fa il massimo impegno, con piena osservanza dei proprî doveri etici, sociali o professionali:...