Uomo politico inglese (Lowestoft, Suffolk, 1859 - Londra 1940); entrato in parlamento con i laburisti nel 1910, due anni dopo diede le dimissioni, per essere poi rieletto nel 1922. Durante la prima guerra [...] mondiale fu pacifista e difese gli obiettori di coscienza. Fu tra i fondatori del Daily Herald che diresse per molti anni. Nel 1931 si oppose a qualsiasi riduzione del sussidio di disoccupazione e fu leader dell'opposizione laburista alla coalizione ...
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Critico letterario, filosofo e uomo politico italiano (Morra Irpina 1817 - Napoli 1883). Massimo esponente italiano della critica romantica, formulò le sue originali teorie partendo dal concetto hegeliano [...] arte per l'arte"; concetto che gli permise di elaborare la sua Storia della letteratura italiana come storia della coscienza nazionale, quasi sempre salvando l'autonomia delle singole opere. Da un Medioevo ascetico, forte di passioni pur se temperate ...
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Illuminismo
Paolo Casini
L'età adulta dell'uomo che sa servirsi della propria ragione
Sviluppatosi nel corso del Settecento nei principali paesi europei ‒ e segnatamente in Francia ‒ l'Illuminismo ha [...] ruggine di molti secoli".
Voltaire e la tolleranza religiosa
Nell'età dei lumi erano recenti le ferite inferte alla coscienza europea dalle guerre di religione. All'inizio del secolo la lotta contro il fanatismo settario e l'ideale della tolleranza ...
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FANI, Cesare
Adriano Roccucci
Nacque a Perugia il 5 febbr. 1844 da Angelo, direttore del locale Monte di pietà, ed Eugenia Angelini, di famiglia perugina benestante. Trascorse gli anni della giovinezza [...] 'importante questione di libertà, che aveva a fondamento un principio di diritto costituzionale puro, il principio della libertà di coscienza. Egli richiamò le posizioni di B. Ricasoli, di E.-L. de Laveleye e, soprattutto, di Minghetti e, rifacendosi ...
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Storico russo (n. 1833 - m.1910); insegnò storia del diritto russo a Odessa e a Varsavia, dedicando le sue ricerche alla storia della Russia di Kiev, e delle province meridionali e occidentali entrate [...] nell'orbita della Grande Lituania. L. negò l'esistenza di una coscienza nazionale unitaria in quell'epoca presso gli Slavi della Russia, e diede rilievo all'unità a base familiare (sul tipo della zadruga balcanica), come fondamento della vita ...
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Gospodaro di Valacchia, regnò dal 1632 al 1654. Lottò contro i Turchi e contro Basilio Lupo, gospodaro di Moldavia, sconfiggendolo definitivamente nella battaglia di Finta (17 maggio 1653). Il suo governo [...] oppresse e gravò d'imposizioni fiscali le popolazioni romene, ma contribuì a formare una coscienza nazionale, difendendo il paese dalle ingerenze della Porta e favorendo il sorgere di una cultura autonoma: si introdusse la lingua romena nella ...
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ideologia
Termine coniato da A.-L.-C. Destutt de Tracy (Mémoires sur la faculté de penser, 1796-98; Projet d’éléments d’idéologie, 1801) per indicare la scienza che ha per oggetto lo studio delle idee [...] (nel senso generale di fatti di coscienza, comprendenti quindi il pensare, il giudicare, il ricordare, il volere), cioè della loro formazione, rapporti, caratteri, dei segni che le rappresentano e della loro origine (intesa sensisticamente secondo la ...
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Scrittore e poeta spagnolo (Madrid 1580 - Villanueva de los Infantes 1645). Vissuto quando il grande impero spagnolo si andava sgretolando, lentamente nella sua compagine politica ma più rapidamente nella [...] sua struttura spirituale, Q. è lo scrittore ehe ne ha penetrato, più acutamente e con maggiore coscienza di tutti i suoi contemporanei, se non le cause profonde, certo gli aspetti morali più essenziali: la sua prosa, sia quella narrativa e pittorica ...
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Storico (Orlík, Boemia Meridionale, 1872 - Praga 1933); direttore dell'Archivio Nazionale di Praga (1916), in seguito dell'Istituto Storico di Praga, infine segretario dell'Istituto storico cecoslovacco [...] in Roma. Editore di raccolte di formularî medievali e di fonti medievali e moderne, si dedicò in particolare allo studio dello sviluppo della coscienza nazionale in Boemia e dei rapporti culturali italo-cechi. ...
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CELESTINO III
OOvidio Capitani
Per tre aspetti, di grande importanza, la figura di C. acquista notevole rilievo in un contesto riferito a Federico II: il suo collegamento con quel clero romano che proprio [...] nel sec. XII va assumendo un'autonomia di funzioni e una coscienza delle sue potenzialità politiche non necessariamente vincolate alla politica del papa; l'approfondita conoscenza delle condizioni in cui si trovava nel sec. XII il patrimonio della ...
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coscienza
cosciènza (letter. ant. consciènza, consciènzia) s. f. [dal lat. conscientia, der. di conscire; v. cosciente]. – 1. a. Consapevolezza che il soggetto ha di sé stesso e del mondo esterno con cui è in rapporto, della propria identità...
coscienzioso
coscienzióso agg. [der. di coscienza]. – 1. Di persona, che ha coscienza, cioè senso di giustizia e di onestà, o che mette in ciò che fa il massimo impegno, con piena osservanza dei proprî doveri etici, sociali o professionali:...