Filosofia
Termine filosofico entrato nell’uso per il senso che la scolastica diede all’attributo di immanens (designando con esso quegli atti, come il vedere o il sentire, il cui fine risieda in sé stessi), [...] dalla sua vita morale, vuole giustificare le verità fondamentali della religione rivelata muovendo dai bisogni e dalle aspirazioni della coscienza umana. L’iniziatore di questo metodo è considerato M. Blondel, con L’Action (1893) e soprattutto con la ...
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Nome latinizzato del filosofo e giurista Christian Thomas (Lipsia 1655 - Halle 1728). Docente nell'univ. di Halle, che era stata fondata nel 1693 e che diventò ben presto, per opera di T., il centro più [...] il comportamento morale (e quindi anche religioso) esce dalla competenza dello stato per restare un fatto della coscienza individuale; in questa prospettiva, è negata alla Chiesa, comunità di credenti, la possibilità di esercitare direttamente e ...
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MATERIALISMO
Delio Cantimori
. Materialismo storico (XXII, p. 563). - Nel periodo dal 1917-20 al 1948 si sono definite due principali linee di sviluppo del materialismo storico, distinte, e spesso contrapponentisi [...] del movimento della materia; che "la materia, l'essere, la natura è una realtà oggettiva esistente al di fuori e indipendentemente dalla coscienza" ed è "il dato primo"; che non si può separare il pensiero dalla materia; che il mondo e le sue leggi ...
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HYPPOLITE, Jean
Giuseppe Bedeschi
Filosofo francese, nato a Jonzac (Charente-Maritime) l'8 gennaio 1907, morto a Parigi il 27 ottobre 1968; professore a Strasburgo (1945-48) e alla Sorbona (dal 1949), [...] dell'essere. Dunque, l'esistenza sorge dal seno del mondo come perpetua negazione di tutte le sue maniere di essere. Prendere coscienza della vita nella sua totalità significa pensare alla morte, esistere di fronte alla morte; e così ci si presenta l ...
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Tra immaginarioe descrizione anatomica
Riccardo de Sanctis
Su una parete di roccia della grotta di Gargas, in Francia, è tracciato il profilo di una mano, e il disegno in ocra rossa si ripete centinaia [...] confuso nella natura, da un corpo del malato che è informe e che non possiede la propria individualità né di coscienza, né spaziale, per giungere a un corpo che è divenuto individuo, oggetto del sapere, spazio della malattia (Herzlich-Pierret 1990 ...
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JUVALTA, Erminio
Piergiorgio Donatelli
Nacque a Chiavenna, in Valtellina, il 6 apr. 1862 dal barone Corrado e da Teresa Sacchetti. Frequentò il ginnasio presso l'istituto religioso Gallio di Como, il [...] di Moore nei Principia ethica (Cambridge 1903). Lo J. considera tre possibili fondazioni dell'etica: su una realtà cui la coscienza ha accesso; su un principio primo; sull'autorità esterna. Nel primo caso lo J. osserva che la conoscenza delle cose ...
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BANFI, Antonio
Fulvio Papi
Nato a Vimercate (Milano) il 30 sett. 1886, iniziò i suoi studi all'Accademia scientifico-letteraria di Milano, dove nel 1908 conseguì la laurea in lettere discutendo con [...] Il problema dell'esistenza (1941), Cultura scientifica (1941), La contemporaneità di Hegel (1942), La fenomenologia della coscienza storica (1942), Biologia e filosofia (1942).
Contemporaneamente all'opera di organizzazione culturale che svolgeva con ...
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fenomeno
Paolo Casini
Ciò che appare e che deve essere spiegato
Una cosa che appare o si manifesta è detta fenomeno, dal greco phainòmenon, "ciò che appare", ma nel linguaggio corrente la parola ha [...] la diffusione dell'inglese o dei computer è infine un fenomeno culturale.
L'uomo primitivo e i fenomeni naturali
La coscienza umana percepisce i fenomeni naturali, e interpreta le proprie emozioni, attraverso il filtro delle credenze e in base allo ...
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L’attività e l’operazione di rappresentare con figure, segni e simboli sensibili, o con processi vari, anche non materiali, oggetti o aspetti della realtà, fatti e valori astratti, e quanto viene così [...] legge.
Filosofia
Processo mediante il quale un contenuto di percezioni, di immaginazioni, di concetti, si presenta alla coscienza, e lo stesso contenuto rappresentativo. La fortuna del termine r. è stata principalmente determinata, in filosofia, dal ...
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GUARDINI, Romano
Mario BENDISCIOLI
Alda MANGHI
Filosofo della religione, cattolico, nato a Verona il 17 febbraio 1885, educato in Germania (dove il padre, console d'Italia a Magonza, risiedeva); tentò [...] einer Philosophie des Lebendig-Konkreten, ivi 1925; Das Gute, das Gewissen und die Sammlung, ivi 1930 (trad. ital. La coscienza, Brescia 1933), Wille und Wahrheit, Geistliche Uebungen, ivi 1933; Der Mensch und der Glaube, Versuche über die religiose ...
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coscienza
cosciènza (letter. ant. consciènza, consciènzia) s. f. [dal lat. conscientia, der. di conscire; v. cosciente]. – 1. a. Consapevolezza che il soggetto ha di sé stesso e del mondo esterno con cui è in rapporto, della propria identità...
coscienzioso
coscienzióso agg. [der. di coscienza]. – 1. Di persona, che ha coscienza, cioè senso di giustizia e di onestà, o che mette in ciò che fa il massimo impegno, con piena osservanza dei proprî doveri etici, sociali o professionali:...