VIGNY, Alfred de
Mario Fubini
Nato a Loches il 27 marzo 1797, morto a Maine-Guiraud il 17 settembre 1863. L'origine aristocratica lasciò un'impronta profonda nel suo carattere e, se diede alle sue maniere [...] da lui sentito congeniale, e che rinunciò a raccogliere in volume i poemi già composti e quelli che andava componendo. La coscienza della propria grandezza, una fede più salda nei valori umani, l'amicizia di alcuni giovani a lui devoti, lo sorressero ...
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STAROBINSKI, Jean
Massimo Colesanti
Critico letterario e medico svizzero, nato a Ginevra il 17 novembre 1920. Di famiglia originaria della Polonia, ha studiato a Ginevra medicina e lettere, e ha conseguito [...] che il testo si realizzi senza l'individuo, cioè senza la sua "individualità", al di fuori di lui e della sua coscienza. L'individuo-scrittore è un "caso", da conoscere prima di sondarne e interpretarne l'opera e il "messaggio".
In questa situazione ...
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Scrittore tedesco, nato a Dhr̈onchen bei Leiwen (Treviri) il 26 giugno 1906. Ha studiato germanistica nelle Università di Colonia, Jena e Berlino, affermandosi assai presto come scrittore, ed ha compiuto [...] , 1957). L'opera più celebre di A. è forse la novella Wir sind Utopia (Düsseldorf 1942), sui conflitti di coscienza d'un miliziano spagnolo durante la guerra civile; ma il suo disegno più ambizioso è certamente rappresentato dalla grande trilogia Die ...
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RICHARD, Jean-Pierre
Massimo Colesanti
Critico letterario francese, nato a Marsiglia il 15 luglio 1922; dopo aver studiato all'École Normale Supérieure di Parigi, ha insegnato a lungo all'estero, in [...] di esperienze sensibili, che costituiscono per R. il paysage, e che restano come sospese e non in tutto annullate nella coscienza. Critica "tematica", cioè dell'attenzione per le scelte o "opzioni" preliminari nel campo sensibile dei desideri e delle ...
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PAVESE, Cesare
Arnaldo Bocelli
Scrittore, nato a S. Stefano Belbo (Cuneo) il 9 settembre 1908.
Esordì con un volume di liriche, Lavorare stanca (Firenze 1936; n. ed. Torino 1943), dal ritmo largo, narrativo: [...] arte, il P. tende ad accordare sempre più intimamente la rappresentazione del mondo subconscio, degli istinti, con la chiarezza della coscienza morale e con un vivo interesse per la società contemporanea; e però a fare di quel paesaggio una atmosfera ...
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Scienziati del Settecento - Introduzione
Maria Luisa Altieri Biagi
Sembrami che la presente letteratura si ritrovi in uno stato di abbondanza e di lusso, che non più si prenda molto pensiero di accrescere [...] convegno bolognese di cui alla nota precedente) su La scienza italiana vista dalla Royal Society.
12 P. Casini, Newton e la coscienza europea, cit., p. 225.
13 S. Maffei, Epistolario, a cura di C. Garibotto, Milano, Giuffrè, 1955, vol. II, pp. 775-6 ...
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Lattanzio ideologo della svolta costantiniana
Gaetano Lettieri
Intellettuale alla corte di Diocleziano, convertitosi al cristianesimo a ridosso delle persecuzioni tetrarchiche, primo, seppure approssimativo [...] 2003, pp. 53-62.
71 Cfr. Lact., inst. V 19,11-13. La lunga argomentazione a favore della tolleranza e della libertà di coscienza religiosa, presupposto il legame tra culto autentico e autonoma razionalità, è in V 19,1-20,15.
72 Cfr. Lact., inst. V 20 ...
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Periodo di storia della civiltà che ebbe inizio in Italia con caratteristiche già abbastanza precise intorno alla metà del 14° sec. e affermatosi nel secolo successivo, caratterizzato da una fruizione [...] arti e alle scienze, la cultura del R. ha cercato sempre di operare su due fronti: il restauro filologico e la coscienza storico-critica, in modo da evitare sia l’imitazione passiva sia l’assimilazione falsificante. Anche nel Medioevo è costante la ...
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Narratore, saggista e critico letterario croato (n. Puljani-Promina, Sebenico, 1930). Dopo un inizio letterario basato su lavori di ambientazione moderna e contemporanea, A. si è volto al passato, dando [...] storico, in cui sullo sfondo del confronto fra l'Impero Ottomano, Venezia e l'Austria si segue l'emergere della coscienza degli autoctoni, che prepara l'epoca delle rivendicazioni nazionali. Dopo lo scoppio della guerra in Bosnia, buona parte dei ...
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Scrittore francese (Saint-Malo 1768 - Parigi 1848). Di nobile famiglia bretone, trascorse la prima infanzia nella cittadina natale, fece gli studî a Dol, Rennes, Dinan, passò lunghi periodi dell'adolescenza [...] ) e della sorella Julie (1799), ritornò alla fede dei padri. Opportunamente interpretando il profondo cambiamento intervenuto nella coscienza collettiva, si mise a scrivere l'apologia della religione, Génie du Christianisme ou Beauté de la religion ...
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coscienza
cosciènza (letter. ant. consciènza, consciènzia) s. f. [dal lat. conscientia, der. di conscire; v. cosciente]. – 1. a. Consapevolezza che il soggetto ha di sé stesso e del mondo esterno con cui è in rapporto, della propria identità...
coscienzioso
coscienzióso agg. [der. di coscienza]. – 1. Di persona, che ha coscienza, cioè senso di giustizia e di onestà, o che mette in ciò che fa il massimo impegno, con piena osservanza dei proprî doveri etici, sociali o professionali:...