DE CESARE, Raffaele
Giuseppe Monsagrati
Nacque a Spinazzola (Bari) l'11 nov. 1845 da Antonio, possidente, e da Teresa Mandoi.
Il padre apparteneva a famiglia molto in vista per livello culturale - il [...] di dimostrare che la fine del potere temporale, più che un fatto rivoluzionario, era stato il prodotto di una crisi delle coscienze adeguatamente sfruttata dagli uomini della Destra storica.
Il 26 genn. 1910 il Sonnino, da poco capo del governo, fece ...
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BACHELET, Vittorio
Fulco Lanchester
Nacque a Roma il 20 febbr. 1926 da una famiglia torinese di origini francesi (zona di Calais) stabilitasi in Piemonte, probabilmente durante il periodo napoleonico. [...] -1973), Roma 1980. Vedi inoltre: L. Elia, L'opera di B. giurista e docente di diritto. Servire lo Stato attuando la Costituzione, in Coscienza, 1980, n. 4, pp. 18-20; F. Franchini, In ricordo di V. B., in Rass. di diritto civile, XXVI (1980), pp. 337 ...
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CATIZONE, Marco Tullio
Franca Petrucci
Nacque a Magisano, un casale di Taverna in provincia di Catanzaro, in data imprecisata nella seconda metà del sec. XVI, da Ippolito e Petronia Cortes. Non è noto [...] simbolo della perduta indipendenza nazionale e il pegno di un riscatto politico che secondo un tipico procedimento della coscienza mitica si prospettava come attesa messianica del principe redivivo. Ben tre persone si erano lasciate irretire fino ad ...
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curdi
Popolazione iranica la cui regione storica (Kurdistan) è oggi suddivisa tra Turchia, Iran, Iraq, Siria e Armenia. La consistenza numerica dei c., sulla quale mancano dati ufficiali attendibili, [...] poi con connotati nazionalistici. La crisi dell’impero ottomano e la Prima guerra mondiale favorirono lo sviluppo della coscienza nazionale curda e l’aspirazione a uno stato indipendente. Questo fu prospettato dal trattato di Sèvres (1920) in ...
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Figlio (Firenze 1768 - Vienna 1835) di Leopoldo di Asburgo-Lorena, granduca di Toscana e poi Leopoldo II imperatore, e di Maria Luisa, figlia di Carlo III di Spagna, fu inviato nel 1784 a Vienna, dove [...] era escluso dalla Germania; ma nel vortice delle guerre napoleoniche si creava tra i popoli asburgici un nuovo legame, la coscienza, cioè, di una patria comune da difendere contro l'espansionismo francese: era una sorta di sentimento nazionale, d ...
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(IX, p. 477; App. II, I, p. 538; III, I, p. 332; IV, I, p. 392)
Per a. c. si può intendere, genericamente, la "partecipazione dei laici cattolici all'apostolato gerarchico" della Chiesa (secondo la classica [...] e disincarnata della fede, la scelta religiosa impegna l'Associazione ad essere luogo di educazione ad una matura coscienza civile dei laici, rifiutando ogni gestione diretta di progetti politico-sociali". In positivo, dunque, l'ACI sottolinea l ...
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VARESE, Carlo
Luigi Fassò
Storico e romanziere, nato a Tortona nel 1792, morto a Rovezzano (Firenze) nel settembre 1866. Laureatosi in medicina a Pavia, esercitò la sua professione a Voghera fino al [...] , il V. non seppe liberarsi mai dagl'influssi dello Scott, del Manzoni, e, a tratti, dello Sterne. Egli stesso ebbe subito esatta coscienza dei limiti delle sue forze, tant'è vero che pensò fin dal 1828 di volgersi a un compito diverso, quello dello ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
L’Italia repubblicana
Massimo Mastrogregori
La storiografia del Novecento: una lingua comune
Per presentare un quadro complessivo delle qualità specifiche degli studi di storia in Italia dal 1945 a [...] ’opera di Federico Chabod, a cura di M. Herling, P. Zunino, Firenze 2002 (in partic. P. Zunino, Tra stato autoritario e coscienza nazionale. Chabod e il contesto della sua opera, pp. 107-40; E. Tortarolo, Chabod e Venturi. Dal Partito d’azione alla ...
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AQUINO, Francesco Maria Venanzio d', principe di Caramanico
Antonello Scibilia
Nato a Napoli il 27 febbr. 1738 da Francesco, duca di Casoli. La sua introduzione a corte, avviata assai per tempo, fu [...] ai principi vedeva gli uomini con le loro esigenze. La sua mentalità nel fondo era rimasta, nonostante la presa di coscienza di più vasti problemi sociali in conseguenza dei soggiorni all'estero, quella dell'uomo formatosi a corte, che nella pratica ...
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BECATTINI, Francesco
Gian Franco Torcellan
Nacque probabilmente intorno al 1740, sicuramente a Firenze, dato che egli stesso, nella prefazione alla terza edizione della Istoria dell'Inquisizione (Milano [...] ultimi vent'anni, iniziando così quell'ufficio di storico dei propri tempi cui rimase sempre fedele, con una serietà e coscienza di sé largamente superiori ai suoi reali mezzi e meriti. Nella prefazione il semplicismo e la scarsa vena dell'autore si ...
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coscienza
cosciènza (letter. ant. consciènza, consciènzia) s. f. [dal lat. conscientia, der. di conscire; v. cosciente]. – 1. a. Consapevolezza che il soggetto ha di sé stesso e del mondo esterno con cui è in rapporto, della propria identità...
coscienzioso
coscienzióso agg. [der. di coscienza]. – 1. Di persona, che ha coscienza, cioè senso di giustizia e di onestà, o che mette in ciò che fa il massimo impegno, con piena osservanza dei proprî doveri etici, sociali o professionali:...