ARISTOCRAZIE ECCLESIASTICHE E LAICHE, REGNO D'ITALIA
SSimone M. Collavini
Si è recentemente riconosciuto nel Duecento una fase di progressiva riduzione della mobilità sociale e di crescente selezione [...] cittadini nell'Italia centro-settentrionale (secoli XI e XII), in La Cristianità dei secoli XI e XII in Occidente: coscienza e strutture di una società. Atti della ottava settimana internazionale di studio (Mendola, 30 giugno-5 luglio 1980), Milano ...
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FOSCARINI, Ludovico (Alvise)
Giacomo Moro
Nacque a Venezia nel 1409 da Antonio e da Beruzia di Federigo Giustinian. Il padre, che fu senatore, ricoprì vari incarichi rettoriali, anche se non di primissimo [...] Medio Evo e Archivio muratoriano, LXXI (1959), pp. 181-225 (con nove lettere e documenti); F. Gaeta, Storiografia, coscienza nazionale e politica culturale nella Venezia del Rinascimento, in Storia della cultura veneta, 3, Dal primo Quattrocento…, I ...
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CORVAIA, Giuseppe Nicola
Michele Borghese
Nato a Calascibetta (Enna) il 12 febbr. 1785 da don Matteo Gesualdo primo barone di Buonriposo e da donna Carmela Romano (Calascibetta, Chiesa Madre, Registro [...] dei capitali". Dalla bancocratica fusione degli "interessi materiali e morali dei governanti con quelli dei governati" e dalla coscienza di ogni cittadino "che l'ordine pubblico è il primo elemento delle ricchezze individuali e della vita", deriverà ...
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LORENZO de' Medici, duca di Urbino
Gino Benzoni
Nacque a Firenze il 12 sett. 1492 da Piero di Lorenzo e da Alfonsina (1470 circa - 1520) di Roberto Orsini.
Salutata con "grande festa" la sua nascita, [...] ind.; Id., Vita di N. Machiavelli, Firenze 1969, ad ind.; R. von Albertini, Firenze dalla Repubblica al principato. Storia e coscienza politica, Torino 1970, ad ind.; G. Ferroni, "Mutazione" e "riscontro" nel teatro di Machiavelli e altri saggi sulla ...
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Ezzelino III da Romano
SSante Bortolami
Nacque nel 1195, terzo di questo nome, nella domus denominata originariamente da Onara e successivamente da Romano da due castelli dislocati rispettivamente nell'alta [...] affinché non tollerassero prepotenza alcuna da parte delle truppe tedesche. Minimizzata da altri, la vicenda è comunque indicativa della coscienza che E. aveva della propria forza e della sua ferma volontà e capacità di farla valere. Resta il fatto ...
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VICENZA
Dario Canzian
Nella notte della vigilia di Ognissanti del 1236 Federico II mosse all'attacco di Vicenza, retta in quel momento da un podestà di altissimo rango, il marchese Azzo VII d'Este (v. [...] G. Soranzo, 1921; Battista Pagliarini, Cronicae, a cura di J. Grubb, Padova 1990 (sull'argomento v. G. Arnaldi, Realtà e coscienza cittadine nella testimonianza degli storici e cronisti vicentini dei secoli XIII e XIV, in Storia di Vicenza, II, L'età ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Paolo Sarpi
Adriano Prosperi
L’opera di Paolo Sarpi come storico e come politico rappresentò il più alto contributo intellettuale italiano dell’età della Controriforma offerto alla riflessione europea [...] vera e propria conversione religiosa ad altra chiesa. In realtà, al di là della difficoltà di penetrare nel segreto di una coscienza ben tutelato da una prudenza che apparteneva a tutta la cultura del tempo, resta il fatto che le convinzioni di Sarpi ...
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CORRADO IV, re dei Romani, di Sicilia e di Gerusalemme
Gerhard Baaken
Nacque il 25 (o il 26) aprile del 1228 ad Andria in Puglia, secondogenito dell'imperatore Federico II e di Iolanda di Brienne, figlia [...] affermare che C. IV possedeva un marcato senso del diritto e della giustizia. Il giovane re era stato educato nella coscienza della sua posizione e dei suoi doveri. Lo dimostrano le lettere dell'imperatore che esortava il figlio a comportarsi nei ...
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NOTAI, REGNO D'ITALIA
GGiorgio Tamba
Poco prima della incoronazione imperiale di Federico nel novembre 1220, Ranieri da Perugia aveva pubblicato in Bologna la sua prima opera teorica di notariato, il [...] e documento notarile a Pavia (secoli XI-XIV), Firenze 1990, pp. 17-33; A. Bartoli Langeli, Notariato, documentazione e coscienza comunale, in Federico II e le città italiane, a cura di P. Toubert-A. Paravicini Bagliani, Palermo 1994, pp. 264 ...
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Genova
GGiovanna Petti Balbi
La prima metà del Duecento è una fase cruciale per la storia di Genova: il comune non ha ancora raggiunto uno stabile assetto istituzionale, non è stato in grado di sottomettere [...] lo illustra griphus ut has angit, sic Ianua hostes frangit, sono stati interpretati come trasposizione visiva della coscienza civica, dell'orgoglio dei genovesi, della consapevolezza della propria forza militare e marittima, acquisiti nel corso del ...
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coscienza
cosciènza (letter. ant. consciènza, consciènzia) s. f. [dal lat. conscientia, der. di conscire; v. cosciente]. – 1. a. Consapevolezza che il soggetto ha di sé stesso e del mondo esterno con cui è in rapporto, della propria identità...
coscienzioso
coscienzióso agg. [der. di coscienza]. – 1. Di persona, che ha coscienza, cioè senso di giustizia e di onestà, o che mette in ciò che fa il massimo impegno, con piena osservanza dei proprî doveri etici, sociali o professionali:...