Dall’originario significato di dischetto di metallo coniato per le necessità degli scambi, avente lega, titolo, peso e valore stabiliti, per estensione tutto ciò che, nei vari periodi e paesi, funge da [...] scambi vennero adoperate, nella più lontana antichità, le cose più disparate: pietre, conchiglie, sale, capi di bestiame dello sconto, ossia al valore della m. vista in rapporto con sé stessa in momenti successivi, e quelle che hanno per oggetto i ...
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Scienza che ha per oggetto lo studio dei fenomeni collettivi suscettibili di misura e di descrizione quantitativa: basandosi sulla raccolta di un grande numero di dati inerenti ai fenomeni in esame, e [...] fondare la descrizione delle cose notevoli dello Stato sui dati quantitativi, raccolti in forma tabellare. Gradualmente le nel ripartire l’insieme dei valori ammissibili Θ in due sottoinsiemi Θ 1 e Θ 2, e decidere se il parametro ϑ che ha generato l’ ...
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La prima età dell’uomo, compresa, in senso stretto, fra la nascita e l’uso completo della parola, ma di solito estesa sino a comprendere la fanciullezza. È suddivisa nei seguenti periodi: neonato (fino [...] per bambini e ragazzi fu l’Universo figurato delle cose sensibili di Comenio, pubblicato a Norimberga nel 1654. propria letteratura per l’i., come genere a sé, nacque solo sullo scorcio del 18° sec., in pieno fervore di studi e riforme pedagogiche. A ...
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comunicazióne Ogni processo consistente nello scambio di messaggi, attraverso un canale e secondo un codice, tra un sistema (animale, uomo, macchina ecc.) e un altro della stessa natura o di natura diversa.
Diritto
Comunicazione [...] richiedono sempre più intensi rapporti economici e sociali. Il trasporto di cose e persone può compiersi sulla terraferma, sui corsi d’acqua, testi scritti, risultati di misurazioni ecc., se si prendono in considerazione come sorgenti sia persone, sia ...
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Medico, matematico, filosofo (Pavia 1501 - Roma 1576). Figlio illegittimo del giurista Fazio (Milano 1445 - ivi 1524), ebbe una fanciullezza travagliata; iniziati gli studî a Pavia e a Milano, li compì [...] del molteplice: la nostra conoscenza sarebbe perfetta "se potesse discendere dall'uno ai molti" e ripercorrere privilegiata delle sue conoscenze sarà quella in cui la sua mente riesce a "fare le cose", come nella matematica, quasi eguagliando il ...
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Scienza che ha per oggetto lo studio delle malattie, la loro cura e la loro prevenzione.
Generalità
La m. si distingue in: m. interna, la scienza medica in senso stretto, ossia la clinica medica, che [...] Coo (6° e 5° sec.). Se parlare di scuole a proposito di Cnido e Coo è forse azzardato, in particolare per un’epoca così antica, di cose mediche del mondo latino, e Pedanio Dioscuride, che raccolse le conoscenze farmacologiche dell’epoca in un’opera ...
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semantica Ramo della linguistica che si occupa dei fenomeni del linguaggio non dal punto di vista fonetico e morfologico, ma guardando al loro significato. Il termine fu coniato da M. Bréal nel 1883 come [...] cose stanno così e le cose stanno appunto così». Secondo Tarski, per evitare paradossi come il ‘mentitore’ è necessario formulare la definizione in E di L un’equivalenza metalinguistica ‘E è vero-in-L se, e solo se, T’, dove al posto di ‘E’ compare un ...
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Sensazione fisiologica che si prova sotto l’effetto di luci di diversa composizione spettrale ( c. soggettivo) e la luce stessa ( c. oggettivo), costituita da radiazioni elettromagnetiche di determinate [...] è capace di rinviare o dalle quali si lascia attraversare se è trasparente. In generale, si può dire che un corpo illuminato con agire con sicurezza in un mondo di cose familiari che non mutano continuamente d’aspetto: entrerebbero in gioco dei ...
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Ecologia
Ambiti di tolleranza o limiti di tolleranza,, l’ampiezza o i limiti, inferiore e superiore, di una particolare variabile ambientale entro cui un organismo può sopravvivere. Organismi con ampi [...] teorico e pratico di chi, in fatto di religione, rispetta le convinzioni altrui, anche se profondamente diverse da quelle cui la libertà di pensiero e limitò i poteri dello Stato alle cose e azioni esterne; J. Locke, impegnando lo Stato a garantire ...
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Poeta latino del 1° sec. a. C. La tradizione antica non è concorde sulle date di nascita e di morte, che si possono collocare rispettivamente nel primo decennio del sec. 1° a. C. e intorno al 55 (secondo [...] rapidamente per la pubblicazione. Il poema si divide in 6 libri, a ognuno dei quali è premesso un la continua presenza della ragione a sé stessa, la sconfitta perpetua del ogni passo dall'immensa pietà per le cose. Filosofo del cosmo fisico, L. lo ...
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se
sé pron. rifl. [lat. sē] (radd. sint.). – 1. Forma forte della declinazione del pron. rifl. di 3a pers.; si usa soltanto quand’è riferito al soggetto (maschile o femminile, singolare o plurale) o nelle frasi enunciate con verbo all’infinito...
in1
in1 prep. [lat. ĭn, affine al gr. ἐν]. – Si fonde con l’articolo, o più propr. con le forme ant. dell’articolo ello, ella, ecc., dando luogo alle preposizioni articolate nel, nello, nella, nei, negli, nelle; anticamente si avevano anche...