CANUTI, Domenico Maria
Marina Barbolini Armandi
Figlio di Luca e di una Santina, nacque a Bologna il 5 apr. 1626; sua sorella Giulia, pure pittrice, sposò Domenico Maria Bonaveri: fu madre di Domenico, [...] Padova e vi dovette rimanere almeno sino al 12 dic. 1666, sein questa data una lettera del cardinale Farnese (Crespi, p. 114 Bonaveri nipote del C. con la frase a piè di foglio "cose delineate dal dotto pennello di D.M.C. mio reverito maestro" ...
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DE TIVOLI, Serafino
Lidia Reghini di Pontremoli
Nacque da Abramo Samuel, negoziante, e Fortunata Moro, a Livorno, nel marzo 1825. Nel 1836 la famiglia si trasferì a Firenze, ove il D. frequentò la scuola [...] seguivano visioni più immediate, in cui il vero delle cose veniva recepito e sviluppato p. 69).
Contrastanti sono i pareri della sua fama all'estero: anche se il Signorini (1893) affermava che a Parigi era considerato il "decano dell'arte ...
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CIGNAROLI, Giambettino
Franco R. Pesenti
Nacque il 4 luglio 1706 a Verona da Leonardo elda Rosa Lugiati.
Dalla autobiografia (corredata da elenco delle opere) che il Temanza ottenne dal C., per mandarla [...] e di Parma a trasferirvisi, non accettò; era incerto se accettare l'invito della corte di Vienna di assumere la si dilettò di poesia e fu anche storico e teorico di cose d'arte.
Sulla pittura in Verona il C. lasciò due scritti principali: la Serie dei ...
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DELLA VALLE (de Valle, Vallense), Andrea
Christina Riebesell
Nato a Roma il 30 dic. 1463 da Filippo, archiatra pontificio, e da Gerolama Margani, il D. apparteneva a una famiglia di medici e giuristi [...] morte del D. da sua nipote Camilla Capranica. Oggi non se ne conserva più nulla, perché nel Settecento il palazzo fu il medesimo, e restaurato molte cose antiche, come il cardinale Cesis, Ferrara, Farnese, e per dirlo in una parola, tutta Roma". Oggi ...
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CAMPAGNOLA, Giulio
Eduard A. Safarik
Nacque nel 1482 (o intorno a questa data) a Padova da Girolamo, notaio, erudito e forse anche artista dilettante. Da lui il C. non solo ricevette, con tutta probabilità, [...] liuto e calligrafo: "dipinse, miniò e intagliò in rame", dice di lui il Vasari. Anche se non è provato, è comunque da ritenere un foglio (n. 18) è copia da L. Krug.
Le cose migliori del C., come giustamente annotava l'Augurelli, sono i suoi paesaggi ...
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GIOVANNI da Bologna
Mauro Minardi
Non si conoscono le date di nascita e di morte di questo pittore di origine bolognese, attivo nel Veneto, tra Treviso e Venezia, e forse in Emilia, nella seconda metà [...] pensabile entro il percorso di G. solo se collocata in una fase decisamente avanzata, oramai integrata nella e XV, Roma 1955, pp. 8 s.; W. Arslan, Catalogo delle cose d'arte e di antichità in Italia. Vicenza, I, Le chiese, Roma 1956, pp. 64 s.; ...
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COGHETTI, Francesco
Liliana Barroero
Figlio di Giuseppe e di Caterina Baldi, nacque a Bergamo il 12 luglio 1801 (Pinetti, 1915).
Spesso il C. viene confuso con il quasi omonimo Luigi Cochetti romano, [...] Ordine di S. Gregorio Magno. Prese poi parte, anche se non attiva, alle vicende della Repubblica romana (fu membro C. da Bergamo, in Gazzetta piemontese, 14 genn. 1857; L. Scarabelli, Dei Piacentini illustri e di varie cose,nella patria loro, Milano ...
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GALLORI, Emilio Pasquale
Rita Bernini
Nacque a Firenze il 3 apr. 1846 da Gaetano, bottegaio, e Assunta Raddi. Studiò all'Accademia delle belle arti della sua città, dove ebbe come insegnanti A. Costoli [...] anche se ispirato da Tacito, la scultura suscitò scandalo e vivacissime polemiche, dividendo l'opinione pubblica in due una protesta contro il giudizio dei professori accademici (Cose d'arte, in Fanfulla, 11 febbr. 1873). La decisione dell'Accademia ...
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CASTELLAMONTE, Carlo di
Luciano Tamburini
Figlio di Cesare, nacque intorno al 1560, e fu quindicesimo conte di Castellamonte della linea Cognengo. Fu tra i primi patrizi piemontesi professionalmente [...] di servizio, "per dargli più comodità d'attendere alle cose del disegno alle quali si va applicando". Menzione assai sulla figura dell'artista. In effetti i documenti rimastici poco ci dicono della sua formazione (anche se è plausibile il soggiorno ...
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ANDREA d'Agnolo, detto Andrea del Sarto
Emma Micheletti
Figlio di un sarto, dal mestiere del quale derivò il suo soprannome, nacque a Firenze il 17 luglio 1486. La tradizione, confermata dal Vasari, [...] nei quali lavorò a più riprese dal 1515 al 1526.
Se nei primi, particolarmente nella Predica del Battista e nel la linea corre a zig-zag di figura in figura, dando una rapidissima visione di persone e di cose.
Mentre dipingeva la Sacra Famiglia con s ...
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se
sé pron. rifl. [lat. sē] (radd. sint.). – 1. Forma forte della declinazione del pron. rifl. di 3a pers.; si usa soltanto quand’è riferito al soggetto (maschile o femminile, singolare o plurale) o nelle frasi enunciate con verbo all’infinito...
in1
in1 prep. [lat. ĭn, affine al gr. ἐν]. – Si fonde con l’articolo, o più propr. con le forme ant. dell’articolo ello, ella, ecc., dando luogo alle preposizioni articolate nel, nello, nella, nei, negli, nelle; anticamente si avevano anche...