scienza cognitiva L’insieme delle discipline (intelligenza artificiale, psicologia cognitiva, linguistica, psicolinguistica, filosofia della mente e del linguaggio, neuroscienze, antropologia), che hanno [...] Un modello mentale è una rappresentazione interna in forma analogica di oggetti, stati di cose e sequenze di eventi; esso può essere e a entità extramentali.
Rapporto con le neuroscienze. Se la s. è stata caratterizzata dal grande sviluppo delle ...
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SOCIOLOGIA
Raymond Boudon
Costantino Cipolla
Roberto Cipriani
Filippo Barbano
Filippo Barbano
(XXXI, p. 1019; App. III, II, p. 761; IV, III, p. 356)
Logica ed epistemologia della sociologia. - Le [...] Infatti, per Durkheim la ricerca sociologica deve partire dalle nude cose così come esse si presentano a noi, nel loro '''azione sociale''; c) le teorie delle ''strutture sociali'' insé, oppure contestuali all'organizzazione, ai sistemi e all'agire ...
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IDEE, Storia delle
Jacques Le Goff
*La voce enciclopedica Storia delle idee è stata ripubblicata da Treccani Libri, arricchita e aggiornata da un contributo di Francesco Mores.
I fondamenti della storia [...] storia delle i. quando lo storico si spinge a parlare di cose appartenenti a campi di cui non possiede competenza specifica.
Il il sottofondo è confuso e insidioso. E, se è innegabile che viviamo in una fase di rapida specializzazione e alienazione, ...
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RELIGIONI, Storia delle (XXIX, p. 29)
Alfonso M. Di Nola
Definizione e fase critica di sviluppo. - Una definizione della s. d. r., nell'attuale sviluppo, non può eludere il problema della crisi d'identità [...] necessariamente presuppongono una classificazione delle cose, reali o ideali, in due classi, in due opposti generi, designati dai dispiegamento dell'energia e di ritorno dell'energia su sé medesima e insé. Quando studia i miti solari che erano stati ...
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Intenzionalità
Giuseppe Mininni
Il concetto di intenzionalità può essere compreso secondo molteplici percorsi (Lyons 1995), accomunati, però, da uno spostamento di senso che va dal concreto all'astratto [...] la relazione di i. va dalla mente al mondo (tant'è vero che se la credenza è inadatta, la cambio), mentre, nel mio 'desiderio che q intenzionali rappresentano oggetti e stati di cose, in quanto entrambi hanno contenuti proposizionali che determinano ...
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VARISCO, Bernardino
Pantaleo Carabellese
Filosofo. Nato a Chiari (Brescia), il 20 aprile 1850, ivi morto il 21 ottobre 1933. La famiglia, "molto religiosa e aliena da ogni setta, era italianamente patriottica". [...] astratto; non è l'uomo vivo concreto. Questo ha insé qualcosa che la scienza deve dichiararsi impotente a giustificare o cose siano pensieri: l'imprescindibilità della subcoscienza nell'uomo esige che tali cose siano pensieri espliciti in ...
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McTAGGART, John McTaggart Ellis
Andrea Ferro
Filosofo inglese neohegeliano, nato a Londra il 3 settembre 1866, morto ivi il 18 gennaio 1925.
Membro del Trinity College (Cambridge), fa parte del movimento [...] delle singole vite spirituali, che queste debbono instaurare insé per superare i limiti della realtà empirica. La nostre menti, quando tendono ad esso. La realtà ultima delle cose non può essere considerata come un processo, ma è uno stato ...
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È termine recente, forse comparso per la pri ma volta, nel 1971, nel titolo di un volume dell'oncologo V.R. Potter: Bioethics: bridge to the future. L'autore l'intende come ripristi no di rapporti tra [...] perdurare oltre il 40° giorno; in caso contrario l'esperimento dovrà cessare. Se invece l'esperimento ha una finalità istanza che viene posta sia dall'incertezza dell'attuale stato di cose, sia dal fatto che la definizione di morte interessa un ...
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Il tema dei d. è stato trattato nella Enciclopedia Italiana, nelle voci dichiarazioni dei diritti (XII, p. 760) firmata da G. Solazzi, e diritti umani nell'App. II (i, p. 786), redatta da G. Capograssi. [...] destinati all'alimentazione umana, appare invece impossibile rivendicare subito se non in via di principio i d. alla vita e alla autocoscienti, i quali pertanto non possono venire trattati come 'cose'. Molto importante a questo proposito è la l. 14 ...
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Filosofia e semiotica
di Stefano Gensini
La nozione di comunicazione (dal lat. tardo e medievale communicatio, l'atto di mettere in comune con altri, di trasmettere a) ha un'ampia nel dibattito filosofico-linguistico [...] cui le massime citate sono l'espressione diretta) porta con sé un'attenzione privilegiata a quanto nella c., pur restando fatti; essi possono semplicemente suggerire le cose a cui prestare attenzione, predisponendo in tal modo l'ordine del giorno ...
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se
sé pron. rifl. [lat. sē] (radd. sint.). – 1. Forma forte della declinazione del pron. rifl. di 3a pers.; si usa soltanto quand’è riferito al soggetto (maschile o femminile, singolare o plurale) o nelle frasi enunciate con verbo all’infinito...
in1
in1 prep. [lat. ĭn, affine al gr. ἐν]. – Si fonde con l’articolo, o più propr. con le forme ant. dell’articolo ello, ella, ecc., dando luogo alle preposizioni articolate nel, nello, nella, nei, negli, nelle; anticamente si avevano anche...