. La critica letteraria (XI, p. 975). - Il lavoro critico ha seguitato a svolgersi dai capisaldi rappresentati dal pensiero del Croce (vedine le ultime formulazioni in Aesthetica in nuce, 1929, e in La [...] valida inse stessa: com'è per esempio in un Gide o in un Du Bos. Spunti freudiani, e come si è detto esistenzialisti, in un toccano una quantità di precisi problemi pittorici. Fra altre cose, notevole nell'opera del Brandi la discussione sulla natum ...
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WHITMAN, Walt
Mario Praz
Poeta nato a West Hills, Long Island (o Paumanok, secondo il nome da lui preferito), nello stato di New York, il 31 maggio 1819, e morto a Camden il 26 marzo 1892. La fattoria [...] poesia. Possedendo a un grado esasperato la fiducia insé caratteristica dei suoi connazionali, bandì un nuovo vangelo più larga scala del Wordsworth estende il crisma della poesia alle cose più umili, e ai prati smaltati di fiori della tradizione ...
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Scrittore e giornalista, nato a Saluggia (vercelli) il 26 aprile 1846, ivi morto il 14 aprile 1928. Collaborò a tutti i periodici letterarî dell'ultimo Ottocento, e fu corrispondente da Roma della Gazzetta [...] dal 1896, l'attività politica spense in lui, a poco a poco, l'originaria vena narrativa.
Le cose sue più singolari sono, infatti, dei frenetico nel ritrovare colori e immagini alterate, assoluto insé stesso, come un puro giuoco surreale, e solo ...
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Pensatore e letterato (Firenze 3 maggio 1469 - ivi 21 giugno 1527). Figlio di Bernardo, dottore in legge (1430 o 1431-1500), e di Bartolomea de' Nelli. Grazie ai Ricordi del padre relativi agli anni 1474-87, [...] svolse una missione semiufficiale a Lucca, componendo in quell'occasione un Sommario delle cose di Lucca e un esercizio di prosa L. Alamanni: lo stesso M. ne ebbe qualche "imputazione", se non un vero e proprio sospetto di complicità. Di nuovo ...
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Letterato e storico (Firenze 1483 - Arcetri 1540); intraprese gli studî di diritto canonico e civile a Firenze che concluse nel 1505, divenendo, nello stesso anno, lettore di istituzioni di diritto civile; [...] badare alla realtà delle cose, senza spingere lo sguardo al futuro troppo remoto, pronto, se necessario, a stringere che, isolando artificiosamente i Ricordi dal resto dell'opera, identificò in G. l'italiano che si piega agli eventi per indulgere a ...
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Poeta italiano (Val di Castello, nella Versilia, 1835 - Bologna 1907). Crebbe "selvatico" nella Maremma toscana, dove il padre, Michele, un liberale già carbonaro, era medico condotto. Andò poi a Firenze [...] sua poesia: a un periodo di preparazione, in cui, come scrisse egli stesso, fa operosità di erudito restano, tra le cose più notevoli, le ediz. delle discorsi su minori dei secc. 17º-18º. Anche se difetta di un pensiero organico e coerente, la sua ...
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Poeta italiano (Genova 1896 - Milano 1981). Tra i massimi poeti italiani del Novecento, già dalla prima raccolta (Ossi di seppia, 1925; ed. defin. 1931) fissò i termini di una poetica del negativo in cui [...] più inquieto rapporto con le semplici cose da esse designate. L'ultimo far uscire la poesia fuori di sé, nella direzione di una ritrovata ) e di Nel nostro tempo (1972) a quelle riunite in Sulla poesia (1976). Accanto al critico letterario, cui si ...
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. Si suole intendere per "ermetismo" quella tendenza della letteratura italiana contemporanea, quella poetica e quel gusto che, ricollegandosi alle correnti irrazionali della cultura e dello spirito europei, [...] ritrova le ragioni profonde delle cose presenti, e dell'essere che tuttavia perviene alla coscienza di sé mediante la magia della parola; l , 15 gennaio 1940; inchiesta su L'ermetismo e gli ermetici, in Primato, 1° e 15 giugno, 1° luglio 1940 (scritti ...
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MANZONI, Alessandro
Piero Floriani
Nacque a Milano il 7 marzo 1785 in una casa sui Navigli, in contrada S. Damiano 20 (oggi via Visconti di Modrone 16); la madre era Giulia Beccaria e il padre legale [...] . 199). I sentimenti sono nobili, grandi e umani insé: riportarli alla religione è leggerli come valori cristiani per origine del 1817 Tosi cita espressamente il non parlare più «di cose politiche», e «attendere ai […] doveri cristiani» con vantaggio ...
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BEMBO, Pietro
Carlo Dionisotti
Nacque a Venezia il 20 maggio 1470 da Bernardo e da Elena Marcello. La personalità del padre, uno degli uomini di maggior rilievo nella storia veneziana di quell'età, [...] volgar lingua. Cominciava dunque a vedere chiaro insé e attorno a sé. Conseguentemente si manifesta nel 1502, senza al cardinalato, come non aveva perso il gusto delle cose belle, così, inverando la dottrina attribuitagli dal Castiglione (Cortegiano ...
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se
sé pron. rifl. [lat. sē] (radd. sint.). – 1. Forma forte della declinazione del pron. rifl. di 3a pers.; si usa soltanto quand’è riferito al soggetto (maschile o femminile, singolare o plurale) o nelle frasi enunciate con verbo all’infinito...
in1
in1 prep. [lat. ĭn, affine al gr. ἐν]. – Si fonde con l’articolo, o più propr. con le forme ant. dell’articolo ello, ella, ecc., dando luogo alle preposizioni articolate nel, nello, nella, nei, negli, nelle; anticamente si avevano anche...