ARTI LIBERALI e MECCANICHE
C. Frugoni
Nell'accezione generale, con la locuzione a. liberali si definiscono quelle attività creative che richiedono un'applicazione intellettuale e la cui produzione, [...] , musica, astronomia), cioè del trivio e del quadrivio (anche se di trivio e di quadrivio si parla soltanto a partire dal a scoprire, a imparare e a utilizzare queste cose?". Segue una bellissima pagina in cui sono menzionate l'arte di vestire, di ...
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PASSEROTTI, Bartolomeo
Angela Ghirardi
PASSEROTTI (Passarotti), Bartolomeo. – Nacque a Bologna nel 1529, rinnovando nel nome quello del padre; fu battezzato il 28 giugno.
Gli anni della formazione sono [...] «bello studio di varie cose di pitura e di scultura. E fra l’altre belle cose v’è un quadro de una Madalena in deserto de man del villa sul Celio. In un inventario, steso all’indomani della sua morte, in data 15 novembre 1614, se ne trova la prima ...
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DEL DUCA (Duca, De Duca), Giacomo (Iacopo)
Sandro Benedetti
Figlio di Giovan Pietro e fratello del fonditore Lodovico (Bertolotti, 1879, p. 14), nacque a Cefalù (Palermo) all'inizio del terzo decennio [...] perché "fa che vengono le cose sottilissimamente senza bave, che con poca fatica si rinettano; che in questo genere è raro maestro terra.
L'alunnato col Buonarroti era divenuto comunanza di vita se nel 1564 il nipote di Michelangelo, Leonardo, farà da ...
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FERRARI, Luca (Luca da Reggio)
Paola Ceschi Lavagetto
Nato a Reggio Emilia il 17 febbr. 1605 da Battista, orefice, e da tale Bartolomea, venne battezzato due giorni dopo (Balletti, 1886, p. 37).
Un suo [...] stanza", anche se ricorrono gli stessi tipi fisionomici ed elementi stilistici simili.
In questo periodo 1786, IV, pp. 202-205; P. Brandolese, Pittura, scultura, archit. e altre cose notabili di Padova..., Padova 1795, pp. 45, 59, 65, 127 s., 140 ss ...
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GADDI, Agnolo
Ada Labriola
Figlio di Taddeo e nipote di Gaddo, fu attivo come pittore a Firenze e a Prato tra l'ottavo e l'ultimo decennio del Trecento. Il G. risulta documentato per la prima volta [...] riunendo in un unico affresco episodi tematicamente separati tra loro: un espediente che, se rivela cose miracolose". Arte italiana del '300 e '400 da collezioni in Svizzera e nel Liechtenstein, Lugano-Castagnola 1991, pp. 203 s.; A.M. Giusti, in ...
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PENNI, Giovan Francesco, detto il Fattore
Anna Bisceglia
PENNI, Giovan Francesco, detto il Fattore. – Figlio del medico fiorentino Battista Penni (Ferrari, 1992, pp. 11, 113), nacque a Firenze con buone [...] Vasari menzioni le Logge Vaticane tra le prime cose di Penni «in compagnia di Giovanni da Udine, Perino del Vaga Vasto e del banchiere fiorentino Tommaso Cambi. Qui portò con sé anche la copia della Trasfigurazione raffaellesca per Giulio de’ Medici ...
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NINO PISANO
A. Moskowitz
Scultore e orafo toscano operante nel corso del Trecento, figlio di Andrea Pisano, documentato tra il 1349 e il 1368, ma probabilmente attivo nella bottega del padre già dal [...] (Milanesi, in Vasari, Le Vite, 1878, p. 489).Quanto scritto da Vasari fa sorgere problemi rilevanti. Se le tre sculture Museum, RassA 10, 1910, pp. 19-22; R. Papini, Catalogo delle cose d'arte e di antichità d'Italia, Pisa-Roma 1912; P. Calder Nye ...
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CARPIONI, Giulio
FF . Barbieri
Nato intorno al 1613, quasi certamente a Venezia, verso il 1630 è ad apprendere pittura presso il Padovanino, mostrando di puntare "decisamente in senso classicistico [...] a frenare l'empito del gran "manierone" maffeiano, anche se con esiti che non riescono del tutto persuasivi. Sempre al 24 luglio 1681.
In tale nuova situazione, cose tarde del C. possono essere opportunamente distese in più ampio spazio cronologico ...
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OTTICA
F. Cecchini
L'o., "la più fisica tra le scienze matematiche" (Aristotele, Physica, 194a8), si configurò nel Medioevo essenzialmente come disciplina che indaga intorno al rapporto tra realtà e [...] agli aspetti connessi allo studio di come le cose appaiono all'osservatore secondo le tre modalità di . latina sull'arte due-trecentesca. Resta infatti da chiarire se e in che misura la descrizione della geometria e della psicologia della ...
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D'ANCONA, Vitale, detto Vito
Maria Barbara Guerrieri Borsoi
Nacque a Pesaro il 12 ag. 1825, da Giuseppe e Ester Della Ripa. La famiglia, di religione ebraica, nel 1828 decise di abbandonare la città [...] Ma le variazioni stilistiche del pittore sono quanto mai forti se paragoniamo le ultime tele citate, ad esempio, alla Cartomante 1874, Firenze 1874, p. 12, nn. 187 e 192; Cose d'arte, in La Nazione, 28 dic. 1875 (esposizione nella galleria di Lega e ...
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se
sé pron. rifl. [lat. sē] (radd. sint.). – 1. Forma forte della declinazione del pron. rifl. di 3a pers.; si usa soltanto quand’è riferito al soggetto (maschile o femminile, singolare o plurale) o nelle frasi enunciate con verbo all’infinito...
in1
in1 prep. [lat. ĭn, affine al gr. ἐν]. – Si fonde con l’articolo, o più propr. con le forme ant. dell’articolo ello, ella, ecc., dando luogo alle preposizioni articolate nel, nello, nella, nei, negli, nelle; anticamente si avevano anche...