Design
di Renato De Fusco
Nell'App. IV (ii, p. 181) è inserita la voce industriale, disegno: se ne definisce il significato e se ne analizza sommariamente la vicenda dall'avvento della rivoluzione industriale [...] , hanno finito per influenzare in larga misura il nostro stesso modo di concepire i prodotti. In realtà "l'eclettismo cosmopolita" nel d., come lo definisce F. Morace (1996), ha evidenziato come sia forse proprio il nostro sistema di oggetti ...
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GRECIA (XVII, p. 784; App. I, p. 690)
Giuseppe CARACI
Massimo BRUZIO
Guido MARTELLOTTI
Luigi MONDINI
Giovanni BERNIERI
Giovanni BECATTI
Luisa BANTI
Giovanni BERNIERI
Giovanni BECATTI
Filippo [...] il Venezis (v.), mentre si sono ormai nettamente affermati Giorgio Theotocàs, Angelo Terzakis e alcuni altri (il "cosmopolita" Thrasos Castanakis,M. Caragatsis, Thanasis Petsalis, Cosma Politis, Libica Nacu).
La letteratura critica e saggistica è in ...
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(X, p. 257; App. I, p. 417; II, I, p. 585; III, I, p. 374; IV, I, p. 436)
Confini e problemi territoriali. - Sicurezza dei confini e integrità territoriale costituiscono ancora oggi momenti fondamentali [...] ; Z. Zinan, New approach to preservation and remoulding of old cities, ibid. (1988), 3.
Cinema. - A Shanghai, città cosmopolita aperta alle innovazioni provenienti dall'esterno, la prima proiezione pubblica di un film è avvenuta nel 1896. Si trattava ...
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"Un'ordinaria forma non alletta". Arte, riflessione sull'arte e società
Lionello Puppi
Ruggero Rugolo*
Il Seicento rappresenta nella complessa compagine della storia di Venezia l'estrema grande occasione [...] affondano ovviamente nella peculiarità dei modi della giovanile sua costruzione; e appartengono all'atteggiamento scientista e cosmopolita che s'è descritto. I reiterati tentativi di scalata dello Scamozzi alle sovrintendenze dei programmi della ...
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Cerimonie, feste, lusso
Federica Ambrosini
Cerimonie e processioni
Nel corso dei secoli, fino alla caduta della Repubblica, la vita veneziana appare scandita da una grande varietà di pubbliche cerimonie. [...] , verosimilmente, di tanti loro più oscuri colleghi: imitare i mille idiomi che quotidianamente risuonavano in una città cosmopolita come Venezia, parlare "da fantolin" o "da vecchio", contraffare voci di animali (80).
Nei trattenimenti veneziani ...
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Angioini
C. Bruzelius
M. Righetti Tosti-Croce
F. Bologna
F. Aceto
E. Marosi
Dal nome della contea d'Angiò (Anjou), istituita nel sec. 9° come avamposto contro i Bretoni, sono stati detti A. alcuni [...]
Il ruolo più importante svolto da Renato è stato quello di mecenate di artisti e pittori. È indubbio che l'educazione cosmopolita, gli anni trascorsi alla corte di Borgogna presso Filippo il Buono e gli stretti legami con la corte di Francia abbiano ...
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La stampa, la circolazione del libro
Marino Zorzi
L'espansione dell'editoria nella prima metà del secolo
Nel secolo XVII, irto di conflitti e di difficoltà, anche la stampa veneziana aveva attraversato [...] caratteri greci. Grazie agli storici legami con il Levante la tipografia veneta aveva quindi conservato il suo carattere cosmopolita, come nell'aureo Cinquecento.
Attorno al 1770 rifiorì, dopo un lungo periodo di stasi, la stampa musicale, in ...
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CATTEDRALE
Chiesa principale della diocesi, dov'è la cattedra, o trono, del vescovo; il termine latino cathedralis ('della cattedra') è propriamente aggettivo, sostantivato se riferito a un sottinteso [...] c. di Winchester e di Ely si espansero in transetti tripartiti, a denunciare una rete di collegamenti di tono cosmopolita attenta a cogliere le novità più significative in corso sul finire dell'11° secolo. Questo spirito innovativo spiega perché ...
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MINIATURA
M.G. Ciardi Dupré Dal Poggetto
La m., ovvero l'illustrazione del libro manoscritto, fu in Occidente una delle manifestazioni artistiche più importanti del Medioevo e anche nel Rinascimento [...] miniatura.Nella Champagne e forse anche a Parigi, che verso il 1170-1180 si avviava a essere un centro cosmopolita, si assistette a una grande fioritura della m., nella quale convergevano molteplici aspetti, dall'influsso inglese a quello mosano ...
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Gli ultimi quarant’anni
Luca Pes
Il territorio e le parole
Chi studia Venezia nella seconda metà del Novecento si trova davanti a un problema inedito: quello della sua definizione e descrizione. Infatti, [...] bipolare che si contrappone al resto del Veneto «bigotto» e «xenofobo» per la sua cultura «più aperta e cosmopolita che si riflette anche in curva», riconducibile, secondo un capotifoso intervistato nel 1991, a una peculiarità tutta veneziana(65 ...
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cosmopolita
s. m. e f. e agg. [dal gr. κοσμοπολίτης, comp. di κόσμος «mondo» e πολίτης «cittadino»] (pl. m. -i). – 1. s. m. e f. Chi riconosce o afferma di riconoscere quale sua patria il mondo intero; chi non restringe i proprî affetti e...
cosmopoli
cosmòpoli s. m. [comp. di cosmo- e -poli], letter. – Propriam., città mondiale, città che ha caratteri universali (così Paul Bourget chiamò Roma in un suo romanzo, Cosmopolis, del 1893). In stampe clandestine, nome fittizio usato...