Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Dall’Unità al 1945
Roberto Pertici
Gli studi storici nell’Italia del Risorgimento
Anche per una storia della storiografia italiana, gli anni attorno al 1860 segnano una svolta: fu con la formazione [...] germanico di corrispondenza archeologica, che visse poi sempre nella capitale italiana, al centro di una società cosmopolita di archeologi e collezionisti: l’Instituto, divenuto nel 1871 un’istituzione statale prussiana e nel 1874 rinominatosi ...
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I sestieri popolari
Alessandro Casellato
Il caso è di quelli che si dicono da manuale: un gruppo dirigente, coeso e influente, mette mano a una città e prova a ridarle forma secondo un progetto che, [...] la tornava indrio(83).
In queste esperienze femminili si rivela il paradosso del massimo del localismo nella città che si vuole cosmopolita per antonomasia: per molte donne il «pranzo della cassa» era spesso l’unica eccezione di una vita consumata in ...
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Utopia
VValerio Verra
di Valerio Verra
Utopia
sommario: 1. Introduzione: utopia e utopismo. 2. Utopia ed escatologia. 3. Utopia, ideologia, immaginazione sociale. 4. Marxismo e utopia. 5. Utopia, staticità [...] né Stati separati sempre in conflitto tra loro, ma soltanto un ‛governo mondiale' che realizzi una comunità socialista, cosmopolita e creativa. Quanto alle forze su cui far leva perché l'umanità possa superare questo grave momento di crisi ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
L’Italia repubblicana
Massimo Mastrogregori
La storiografia del Novecento: una lingua comune
Per presentare un quadro complessivo delle qualità specifiche degli studi di storia in Italia dal 1945 a [...] , si ribaltava la prospettiva della ‘autoctonia’ del Risorgimento: prima dell’Italia nazionale dell’Ottocento, c’era stata quella cosmopolita del Settecento. Si indaga a fondo il nesso tra le due, studiando i problemi delle riforme (F. Venturi, La ...
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L'architettura religiosa e funeraria del mondo greco, etrusco-italico e romano
Giorgio Rocco
L'architettura religiosa
L'età geometrica
L'architettura dei secoli immediatamente successivi alla fine [...] trovava il suo fondamento nell'individualità delle singole poleis, lascia il posto all'età ellenistica con la sua visione cosmopolita. Gli interscambi tra le diverse aree del mondo greco, che pure avevano caratterizzato l'architettura del IV sec ...
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I fasti della ‘tradizione’: le cerimonie della nuova venezianità
Marco Fincardi
Il luogo delle feste
Il ritratto luminoso di Venezia presentato nel 1937 dall’Enciclopedia Italiana(1) è l’immagine ufficiale [...] , la rivista non presta attenzione neppure ai nuovi ospiti dei grandi alberghi, disertati dalla solita clientela cosmopolita, ma utilizzati per accogliere profughi illustri dell’ultima scena artistica e propagandistica di Salò, che ha stabilito ...
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Santi d'Italia
Tommaso Caliò
Le origini
In un articolo pubblicato sulle pagine de «La Civiltà cattolica» nel gennaio del 1861, Carlo Maria Curci descriveva le asprezze naturali della penisola italiana [...] toni trionfalistici a percepirsi, sia pur per un breve periodo, quel luogo sicuro sotto la protezione del cosmopolita esercito pontificio.
La battaglia di Mentana rappresenta infatti il punto di arrivo del filone martiriale inaugurato a Castelfidardo ...
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Spazio e tempo dell’espansione cristiana
La geografia ecclesiastica fra III e IV secolo
Angelo Di Berardino
A partire dall’editto di Milano il cristianesimo conosce indubbiamente un decisivo e per certi [...] indiscusso è Antiochia sull’Oronte (oggi Antakya, Turchia), attualmente quasi al confine con la Siria. È una grande città cosmopolita. La comunità antiochena è molto aperta alla missione sia verso l’Oriente (legami con Edessa) sia verso l’Occidente ...
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Migrazioni internazionali e migrazioni interne
Enrico Pugliese
Il crocevia: un quadro generale
Migrazioni internazionali e migrazioni interne: nelle diverse fasi dell’evoluzione della società italiana [...] e modelli migratori caratterizzati da flessibilità e a volte da precarietà. Essi vivono in una dimensione europea o cosmopolita non corrispondente a quella di italiani all’estero.
Più problematico e complesso è stato il ruolo delle migrazioni ...
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L'Africa islamica: Algeria
Federico Cresti
Francesca Romana Stasolla
Alessandra Bagnera
Gabriel Camps
Maria Giovanna Stasolla
Maria Antonietta Marino
Elisabeth Fentress
di Federico Cresti
Inquadramento [...] così il nome di "bugia" dato alle candele di cera), B. divenne un centro religioso, culturale e artistico cosmopolita dove s'incontravano giuristi, medici e letterati; la città intratteneva relazioni continue con la Spagna musulmana, di cui ...
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cosmopolita
s. m. e f. e agg. [dal gr. κοσμοπολίτης, comp. di κόσμος «mondo» e πολίτης «cittadino»] (pl. m. -i). – 1. s. m. e f. Chi riconosce o afferma di riconoscere quale sua patria il mondo intero; chi non restringe i proprî affetti e...
cosmopoli
cosmòpoli s. m. [comp. di cosmo- e -poli], letter. – Propriam., città mondiale, città che ha caratteri universali (così Paul Bourget chiamò Roma in un suo romanzo, Cosmopolis, del 1893). In stampe clandestine, nome fittizio usato...