ARPADI
M. Tóth
Dinastia che regnò in Ungheria per quattro secoli, fino al 1000 con il titolo ducale e dal 1001 al 1301 con quello reale. La dinastia prende il nome da 〈P5>Arpád - figlio del primo [...] ma la sua presenza in Ungheria non cessò di turbare gli avversari: Géza I (1074-1077) e Ladislao I (1077-1095).Queste lotte per il trono e il pericolo costante dell'intervento germanico influirono sull'arte di corte, soprattutto sulla tipologia delle ...
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PINELLI, Bartolomeo
Rossella Leone
PINELLI, Bartolomeo. – Nacque a Roma il 19 novembre 1781 da Giovanni Battista e Francesca Cianfarani, nel quartiere Trastevere, nei pressi dell’ospedale S. Gallicano.
Le [...] Hamilton.
Sostrato della varietà e vivacità espressiva delle immagini di Pinelli fu la costante pratica del disegno dal vero, secondo i criteri tradizionali dell’insegnamento accademico e, allo stesso tempo, frutto di un’appassionata osservazione ...
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CAGNOLA, Luigi
Paolo Favole
Nacque a Milano il 9 giugno 1764 dal marchese Gaetano e da Emilia Serponti, appartenenti alla più antica nobiltà milanese.
Studiò lettere a Roma, dal 1776, al collegio Pio [...] P.-F.-L. Fontaine, è anch'esso ispirato a forme romane. I caselli laterali, realizzati da F. Peverelli dopo la morte del C., altre opere di questo periodo denotano, assieme a un costante distacco da temi celebrativi, una scelta stilistica per forme ...
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GIOVANNI da Milano
Valerio Ascani
Pittore di origine lombarda nato intorno al 1325 e attivo soprattutto a Firenze nel pieno Trecento. Nonostante il derivativo, utilizzato per primo dall'artista stesso [...] avere con curiosità e intelligenza aggiornato costantemente il proprio stile con l'osservazione 1-21; L. Marcucci, Del polittico d'Ognissanti di G. da M., in Antichità viva, I (1962), 4, pp. 11-19; M. Meiss, Un fragment rare d'un art honorable, in ...
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DE MATTEIS, Paolo
Paola Santucci
Figlio di Decio e di Lucrezia Orico, nacque nella piana del Cilento (secondo G. De Crescenzo, Diz. stor. biogr. d. ill. salernitani, Salerno 19373 p. 155: Piano di Orria, [...] stanco formulario accademico sulla base del riferimento costante al Giordano e al Maratta: Madonna , Firenze 1966, pp. 300, 313 s.; O. Ferrari-G. Scavizzi, Luca Giordano, Napoli 1966, I, pp. 131, 169 s., 184, 205, 211 ss., 220 ss., 225 s., 255; II, ...
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AYYUBIDI
A.M. Eddé
La dinastia di origine curda degli A. fu fondata da Salāh al-Dīn (Saladino), che regnò dal 564 al 589 a.E./1169-1193 e riunì sotto la sua autorità la Siria, l'Alta Mesopotamia, l'Egitto [...] ./1247 (madrasa Qilījiyya); questa tecnica divenne una costante in epoca mamelucca.Lo sviluppo del commercio si Mamluks, 1171-1326, Oxford 1960; C. Cahen, s.v. Ayyūbides, in Enc. Islam2, I, 1960, pp. 820-830; A. Bausani, s.v. Bāb, ivi, pp. 853-858 ...
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FULDA
G. Stasch
Città della Germania (Assia), posta lungo il fiume omonimo, sviluppatasi intorno a un monastero benedettino nel corso dell'8° secolo. L'insediamento monastico di F. venne fondato il [...] pochi decenni dopo la fondazione dell'abbazia. Il costante sviluppo dell'insediamento è testimoniato dalla concessione del diritto di intersezione di una croce a T, essi ne costituivano i tre bracci. Mentre per l'età carolingia mancano testimonianze ...
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DAL SOLE, Giovan Gioseffo
Rossella Vodret Adamo
Nacque a Bologna il 10 dic. 1654 dal pittore Antonio Maria e da Susanna de' CastelImi in una "onesta famiglia e cittadinesca" (Zanotti, 1739, p. 290).
Antonio [...] classici bolognesi del '600, che rimarranno una costante stilistica della sua pittura. Tra le opere che , p. 189; VII, p. 79; p. Zani, Enc. metodica... delle belle arti, I, 17, Parma 1823, p. 322; G. Bianconi, Guida del forestiere per la città di ...
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FANCELLI, Luca (Luca Paperi, Luca Fiorentino)
Adriano Ghisetti Giavarina
Figlio dello scalpellino Iacopo di Bartolomeo (cfr. Thieme-Becker; probabilmente da identificarsi con un collaboratore di L. Ghiberti), [...] "discipulo" del F. e ne chiedeva la costante collaborazione (ibid., pp. 350 s.). Il F 6 ss., 23; F. Malaguzzi, La chiesa di S. Sebastiano, in Rass. d'arte, I (1901), p. 13; S. Davari, Ancora della chiesa di S. Sebastiano in Mantova, ibid., ...
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Alcuino di York (o di Tours)
G. d'Onofrio
Maestro della scuola episcopale di York, teologo e protagonista del primo rinnovamento culturale carolingio. Nato in Northumbria dopo il 730, compì i primi studi [...] senso è soprattutto significativo il suo sforzo costante per la promozione e la valorizzazione dei in TRE, II, 1978, pp. 266-276.
s.v. Alkuin, in Lex. Mittelalt., I, 1980, coll. 417-420.
Studi particolari:
S. Berger, Histoire de la 'Vulgata' pendant ...
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cultura s. f. [dal lat. cultura, der. di colĕre «coltivare», part. pass. cultus; nel sign. 2, per influenza del ted. Kultur]. – 1. a. L’insieme delle cognizioni intellettuali che una persona ha acquisito attraverso lo studio e l’esperienza,...
great resignation (Great Resignation) loc. s.le. f. inv. Il fenomeno delle dimissioni volontarie da un posto di lavoro, alla ricerca di alternative più appaganti. ♦ Quelli che dovevano essere i più saggi e maturi, travolti dal loro narcisismo...