FATTORI, Giovanni
Dario Durbè
Nacque a Livorno il 6 sett. 1825 (non il 25 di quel mese, come l'artista ebbe una volta a dichiarare, o nel 1828, come egli stesso ripeté due volte, anche se esitante). [...] severa, raccolta e malinconica di queste opere che si mantenne costante nella ispirazione del F. fino a quando, di appena . 255-260; G. Saviotti, L'arte di G. F., in Liburni civitas, II (1929), pp. 113-126; Le cento opere di G. F. della collezione M ...
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RENO
K. van der Ploeg
Fiume dell'Europa centro-occidentale di grande importanza storica, politica ed economica. Il R. nasce nelle Alpi svizzere, attraversa quindi diversi stati (Svizzera, Lichtenstein, [...] del nuovo duomo di Basilea, consacrato nel 1019 dall'imperatore Enrico II (1002-1024). Altri edifici dell'epoca avevano invece un'unica per gli elementi architettonici che determinò la costante quadripartizione della narrazione dipinta. Le scene ...
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CIMITERO
M.A. Lala Comneno
Il termine c. indica il luogo deputato alla sepoltura e lo spazio a essa destinato, subdiale o sotterraneo.Derivata dal gr. ϰοιμάω, 'addormentarsi', la parola coemeterium [...] struttura dei c. longobardi della fase pannonica sembra costante e presenta, oltre a segnacoli esterni simili a V. Fiocchi Nicolai, Le necropoli durante la formazione della città cristiana, ivi, II, pp. 1153-1205; L'église, le territoire, a cura di M. ...
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LONDRA
J. Backhouse
(lat. Londinium; ingl. London; Londonia nei docc. medievali)
Città dell'Inghilterra meridionale, capitale del Regno Unito, posta a km. 90 ca. dalla costa. La città di L. venne fondata [...] , non il palazzo, fu la sua costante e continua ossessione. Come reliquiario del canonizzato H.M. Colvin, A.J. Taylor, A History of the King's Works, I-II, The Middle Ages, London 1963; C. Barron, The Medieval Guildhall of London, London 1974 ...
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CANTIERE
G. Binding
Termine originariamente indicante la grossa trave cui venivano appoggiati gli scafi in costruzione, utilizzato modernamente per definire l'area occupata da un edificio in fase di [...] , le tecniche impiegate nei c., in lenta ma costante evoluzione attraverso il periodo gotico (van Tyghem, 1966 Etudes d'histoire du droit canonique dediés à Gabriel Le Bras, Paris 1965, II, pp. 1113-1130; A. Wirobisz, L'attività edilizia a Venezia nel ...
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RELIQUIARIO
V.H. Elbern
Con il termine r. si indica la custodia per la conservazione e l'esposizione di reliquie, vale a dire resti corporei o secondari e ricordi di personaggi 'santi', oggetto di venerazione.Il [...] certo che per es. il rapporto con la Terra Santa fu costante in epoca merovingia. A Poitiers la regina Radegonda (m. nel ), "XXXVI Settimana di studio del CISAM, Spoleto 1988", Spoleto 1989, II, pp. 951-980; F. Cardini, Reliquie e pellegrinaggi, ivi, ...
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CROCIATI
J. Folda
L'appellativo di c., derivato dalla croce che essi portavano raffigurata sul petto, si riferisce ai soldati che parteciparono alle spedizioni militari cristiane in Terra Santa per [...] di forte frammentarietà, reimpiego o collocazione museale. L'uso costante di motivi base, come un morbido tralcio di acanto 'arte, C.I.H.A., Bologna 1979", a cura di H. Belting, II, Bologna 1982b, pp. 123-127; M. Righetti Tosti-Croce, Il Sacro Speco ...
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ARABI
A.M. Piemontese
Una trattazione sistematica del contributo degli A. alla civiltà artistica del Medioevo è data sotto le voci specifiche dedicate all'argomento (dinastie e aree geografiche), ove, [...] (Iberici, Berberi, Turchi, Iranici), a causa dell'afflusso costante di nuovi popoli che adottavano la fede musulmana, imparavano l' d'oro normanna di Sicilia e di quella sveva di Federico II. L'uso dell'arabo sulla moneta d'oro continuò fino alla ...
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CHIOSTRO
P.F. Pistilli
Con il termine c. si indica nell'architettura monastica e in quella canonicale lo spazio a corte che si trova chiuso tra l'edificio di culto e l'organismo residenziale, fornito [...] caratteristiche, già nella forma definitiva, ripresa poi costantemente fino in epoca moderna. Tuttavia gli edifici Maria di Realvalle: una fondazione cistercense di Carlo I d'Angiò, AM, s. II, 7, 1993, 1, pp. 153-196; M.L. Gavazzoli Tomea, Arte ...
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LUCE
G. Federici Vescovini
Nel Medioevo la l. è stata considerata secondo angolazioni molteplici e diverse.
Religione della luce
Nelle religioni iraniche dualistiche, come lo zoroastrismo, il mitraismo [...] div. nom., IV, 4-7; De myst. theol., I, 2-3; II-V).Lo pseudo-Dionigi trasformò l'idea dell'emanazione divina da questa l. inaccessibile che da l.-bene, intelletto-idee e realtà è costante nella tradizione platonica e si sistema nel medioplatonismo ...
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tempo
tèmpo s. m. [lat. tĕmpus -pŏris, voce d’incerta origine, che aveva solo il sign. cronologico, mentre quello atmosferico (cfr. al n. 8) era significato da tempestas -atis]. – 1. L’intuizione e la rappresentazione della modalità secondo...
ora2
óra2 s. f. [lat. hŏra, dal gr. ὥρα]. – 1. a. Unità di misura del tempo, pari alla 24a parte del giorno, e suddivisa in 60 minuti primi; ha come simbolo la lettera h posta a esponente (per es., 1h). Assume varie qualificazioni (alcune...