Patriarca di Costantinopoli (notizie dal 552; m. Costantinopoli 582); successo a Mena, favorì la politica dell'imperatore Giustiniano tendente alla condanna dei Tre capitoli. Cadde poi in disgrazia per [...] essersi rifiutato di avallare la condanna degli aftartodoceti, e nel 565 fu esiliato. Fu però richiamato nel 577. Festa, 6 aprile ...
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Dotto medico (m. Costantinopoli 998), ebbe la nomina patriarcale nel 996. Ci rimangono di lui due atti sinodali riguardanti questioni matrimoniali, uno relativo al metropolita Nicola di Alania, e degli [...] scritti di dubbia autenticità ...
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Eletto (344) vescovo dagli ariani contro Paolo di Costantinopoli, dopo alterne vicende fu deposto nel 360 dagli acaciani. Incerte le notizie sulla vita; non si conoscono sue opere né il suo preciso rapporto [...] con l'eresia detta dei macedoniani; sembra fosse un semiariano del gruppo di Basilio d'Ancira ...
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Vergine e martire (sec. 8º); durante la lotta iconoclastica, fu decapitata per essersi opposta alla rimozione di un'immagine del Cristo. Festa, 29 maggio. ...
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Prete (n. sec. 4º - m. Costantinopoli 427) nel sobborgo di Elea, fu eletto patriarca per acclamazione del popolo (426) in competizione con Filippo di Side e Proclo (poi da S. nominato vescovo di Cizico). [...] Del suo breve periodo di patriarcato si ricorda specialmente la condanna degli eretici messaliani. Festa, presso la Chiesa greca-ortodossa, 11 ottobre ...
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Vescovo ariano di Costantinopoli (n. Arabisso fine del 3º sec. - m. Costantinopoli 370). Vescovo di Germanicia nella Commagene (331), nel 357 era eletto vescovo di Antiochia, per succedere all'ariano Leonzio. [...] (anomeismo), dovette perciò tener testa ai semiariani sostenuti dall'imperatore; nel 360 però passava con Acacio di Cesarea a sostenere l'omeismo e sottoscriveva la formula di Rimini-Costantinopoli. Costanzo lo fece chiamare allora al seggio di ...
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Nobile romano (m. Costantinopoli 536), successe nel pontificato a Giovanni II, venendo consacrato il 13 maggio 535 e subito condannò l'uso, che andava allora introducendosi, per cui un papa poteva designare [...] il suo successore. Costretto dalle minacce del re goto Teodato, si recò, senza successo, a Costantinopoli per ottenergli la pace da Giustiniano (febbr. 536); ottenne invece la deposizione del patriarca Antimo, monofisita, protetto da Teodora, e ...
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Patriarca greco (n. Costantinopoli, inizio sec. 11º - m. ivi 1058) di Costantinopoli (1043); ebbe un ruolo di rilievo nel processo di rafforzamento della chiesa bizantina nei confronti dell'imperatore. [...] al fallimento della missione conciliatrice dei legati papali con a capo il card. Umberto di Silva Candida, inviati nel 1054 a Costantinopoli da papa Leone IX. Il 16 luglio 1054 i legati posero un documento di scomunica sopra l'altare di S. Sofia ...
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Monaco e teologo (Costantinopoli 1162 - ivi 1207); insegnante di esegesi biblica, dopo la conquista di Costantinopoli da parte dei crociati (1204), ritiratosi in convento, fu ben presto a capo della resistenza [...] dei Greci e in genere della Chiesa ortodossa contro la gerarchia latina. Resta una sua lettera a Innocenzo III, mentre è perduto un suo commentario ai Salmi ...
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Patriarca di Costantinopoli (n. 730 circa - m. 806). Laico e funzionario imperiale, fu designato dall'imperatrice Irene come patriarca, e consacrato poi come tale. Perseguì una politica favorevole al culto [...] delle immagini, che sfociò nelle decisioni anticonoclaste del secondo Concilio di Nicea (sett.-ott. 787) e permise alla Chiesa di Costantinopoli di riannodare i rapporti con la Chiesa di Roma. ...
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bizantino
biżantino agg. [dal lat. tardo Byzantinus]. – 1. Di Bisanzio, antichissima città (gr. Βυζάντιον, lat. Byzantium) all’imboccatura del Mar Nero, tra il Corno d’Oro e il Mar di Marmara, che dopo la conquista di Costantino (323 d.C.)...
albizzia
albìzzia s. f. [lat. scient. Albizzia, dal nome di Filippo degli Àlbizzi che nel 1749 la introdusse da Costantinopoli in Toscana]. – Genere di piante della famiglia leguminose mimosacee, affine al genere Acacia; comprende una cinquantina...