VIGILIO
Claire Sotinel
V. nacque a Roma, senz'altro nell'ultimo decennio del V secolo, avendo raggiunto l'età per diventare vescovo nel 531. Apparteneva ad una famiglia cristiana che era al servizio [...] V. furono quindi formulate più tardi, tra la redazione della prima opera di Facondo (548) e la fine del concilio di Costantinopoli (553). Si comprende meglio cosa sia accaduto a Roma fra il maggio 536 e il marzo 537, se si prende in considerazione ...
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Romano (m. 561). Personaggio ecclesiastico tra i più influenti, mentre papa Vigilio era a Costantinopoli, ebbe in mano il governo di Roma, cui evitò l'estrema distruzione quando fu occupata da Totila. [...] Recatosi poi a Costantinopoli, riuscì a ottenere con la sua energia che Vigilio non sanzionasse ufficialmente la condanna dei Tre capitoli. Ma il suo arresto determinò il papa a dichiararsi a favore della condanna. Durante la prigionia scrisse In ...
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Eretici della seconda metà del 4° secolo. Prendevano forse nome da Macedonio, vescovo di Costantinopoli (344-360); non riconoscevano la divinità assoluta dello Spirito Santo, che consideravano un essere [...] intermedio non meglio definito, ed erano perciò detti anche pneumatomachi, «avversari dello Spirito santo» ...
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Successore (n. Todi - m. in Crimea 655) di Teodoro I, di cui era stato apocrisiario a Costantinopoli. Eletto nel luglio 649, in un momento assai critico per l'affermarsi del monotelismo sostenuto dagli [...] Costante II fu violentissima e portò nel 653, per mano dell'esarca Teodoro Calliope, all'arresto e alla deportazione a Costantinopoli del papa, che fu duramente maltrattato, processato e deposto; esiliato in Crimea, vi morì il 16 sett. 655. Festa, 13 ...
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Diacono (m. Roma 523) di papa Simmaco; eletto pontefice (514), con un'accorta opera di conciliazione riuscì a eliminare gli ultimi strascichi dello scisma laurenziano scoppiato (498) alla morte di Anastasio [...] , entrambi contrarî ai monofisiti, si poté giungere a un accordo (519) con la sottoscrizione apposta dal patriarca di Costantinopoli all'atto di fede redatto da Ormisda. La ribellione immediatamente seguita mostrò però la necessità di più arrendevole ...
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Suddiacono (n. Gallese, Roma - m. 884) sotto Leone IV, fu adoperato da Niccolò I per i rapporti con la chiesa di Costantinopoli: nell'869 partecipò al concilio che condannò Fozio. Nominato poi vescovo [...] di Cere e arcidiacono, successe a Giovanni VIII il 16 dic. 882, con un'elezione da molti ritenuta invalida, essendo egli già vescovo. Il suo pontificato significò un mutamento di rotta: fu restituito il ...
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ADRIANO II, papa
Ottorino Bertolini
Appartenne a famiglia dell'aristocrazia romana, da cui erano usciti altri due papi: Stefano IV (816-817) e Sergio II (844-847). Nell'842 cardinale prete del titolo [...] Con Fozio, nell'862, il re dei Moravi, Rastislav, aveva cominciato a trattare della questione religiosa, ed il patriarca di Costantinopoli gli aveva inviato i due fratelli, che, reduci dalla prima fase del loro apostolato e diretti, con un gruppo di ...
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Pelagio I
Claire Sotinel
P., figlio di un certo Giovanni "uicarianus", senz'altro funzionario del Vicariato di Roma, era originario di questa città. Non si hanno notizie sul suo conto, prima di trovarlo [...] la verità". Quest'iniziativa non può che essere stata presa prima dell'arrivo di P. a Roma, sia che fosse ancora a Costantinopoli o sulla strada del ritorno o in compagnia di Vigilio in Sicilia. In effetti egli giunse a Roma poco prima che Totila ...
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Diplomatico ed ecclesiastico (Riom 1510 circa - Melun 1560). Dopo essere stato al seguito dell'ambasciatore francese a Costantinopoli, fu ambasciatore a Londra (1538-43), in Svizzera (1547) e poi (1548-49) [...] a Bruxelles presso Carlo V. Vescovo di Vannes nel 1550, poi arcivescovo di Vienne (1557), fu contrario al predominio dei Guisa sotto Francesco II e favorevole alla riforma della Chiesa in Francia ...
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Martino I, santo
Georg Jenal
Nacque a Todi in data imprecisata.
La sua vicenda si configura come un capitolo dei complessi e travagliati rapporti teologico-politico-ecclesiastici tra Costantinopoli [...] giorni più tardi fu raggiunta la base navale di Miseno, e il 1° luglio la nave con il prigioniero fece vela verso Costantinopoli. Durante i tre mesi e mezzo di viaggio, passando per Naxos e Abylos, M. non poté scendere a terra, perché doveva restare ...
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bizantino
biżantino agg. [dal lat. tardo Byzantinus]. – 1. Di Bisanzio, antichissima città (gr. Βυζάντιον, lat. Byzantium) all’imboccatura del Mar Nero, tra il Corno d’Oro e il Mar di Marmara, che dopo la conquista di Costantino (323 d.C.)...
albizzia
albìzzia s. f. [lat. scient. Albizzia, dal nome di Filippo degli Àlbizzi che nel 1749 la introdusse da Costantinopoli in Toscana]. – Genere di piante della famiglia leguminose mimosacee, affine al genere Acacia; comprende una cinquantina...