Religione
Nome di quei monofisiti (la maggioranza dei monaci d’Egitto e Palestina) che non vollero accettare l’Enotico dell’imperatore Zenone (482) e, non essendo in comunione con alcuno dei cinque patriarcati, [...] capo’: il nome rimase loro anche quando, sotto l’imperatore Anastasio, tra 511 e 512, conquistarono le sedi di Costantinopoli, Alessandria e Antiochia. Tra i capi del movimento furono Severo d’Antiochia, Filosseno di Mabbugh, Pietro Iberico.
Storia ...
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COSTANTINO I, papa
David Miller
Figlio di un Giovanni, proveniva da famiglia di origine siriana, ma apparteneva al clero romano, dove aveva percorso la sua carriera ecclesiastica, raggiungendo il grado [...] sua sede episcopale.
Il 5 ott. 710, accettando una proposta di Giustiniano II, C. si imbarcò a Porto per recarsi a Costantinopoli in visita ufficiale, l'ultima compiuta da un papa nella capitale dell'Impero. Nulla ci dicono le fonti sui rapporti sin ...
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Stefano V Papa
Stefano V
Papa (m. Roma 891). Nobile romano, successe ad Adriano III (885). Dopo la deposizione di Carlo il Grosso nella Dieta di Tribur (887), S., dopo una lunga incertezza tra Guido [...] di Spoleto e Arnolfo di Carinzia, consacrò imperatore il primo (891). Condannò come non canonica l’elevazione al patriarcato di Costantinopoli di Fozio. ...
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CAPUANO (Capuanus, de Capua, Capuensis, de Cappuis, de Chapes), Pietro
Norbert Kamp
Apparteneva a una famiglia della nobiltà amalfitana che discendeva dal conte longobardo Lando de Prata. I discendenti [...] con il papa, non si unì più all'esercito crociato, senza dubbio per prendere le sue distanze dal progetto di attaccare Costantinopoli.
Nella primavera seguente il C., con un piccolo seguito, tra cui il vescovo Sicardo di Cremona e l'abate Martino di ...
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SEVERINO
Eugenio Susi
Eletto verso la metà di ottobre del 638, S., figlio del romano Avieno, forse esponente dell'aristocrazia romana, ma di cui non è conosciuto lo stato ecclesiastico, si trovò ben [...] presa di posizione da parte di Severino. Quel che è certo è che gli apocrisiari romani inviati nel frattempo a Costantinopoli con l'incarico di notificare all'imperatore l'elezione del nuovo pontefice e di ottenerne la ratifica, onde procedere alla ...
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Al secolo Brunone dei conti di Egisheim-Dagsburg (Egisheim, Alsazia, 1002 - Roma 1054); vescovo di Toul (1026), aderì al programma riformatore lorenese inteso ad affrancare la Chiesa dall'Impero, restituendo [...] normanni nel principato di Benevento, esclusa la città che rimase alla Chiesa. Nei confronti dell'Oriente, il conflitto con la Chiesa greca, dopo la scomunica del patriarca Michele di Costantinopoli, portò alla definitiva rottura. Festa, 19 aprile. ...
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Marignolli, Giovanni dei
Francescano (n. Firenze-m. 1359) nel convento di S. Croce in Firenze, poi professore di teologia a Bologna. Detto anche Giovanni di S. Lorenzo, nel 1339 fu inviato in missione [...] Benedetto XII presso il gran khan del Catai, insieme a Niccolò Nolano e Gregorio d’Ungheria. Partito da Avignone per Costantinopoli e Caffa, seguendo la strada dei mercanti genovesi giunse ad Armolik nel Turkestan; di lì proseguì fino a Khanbaliq ...
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Condizione di una Chiesa particolare, che si governa da sé. Secondo la dottrina cattolica, tale diritto spetta esclusivamente alla diocesi di Roma, che ha come vescovo il sommo Pontefice. Storicamente [...] Alessandria, Antiochia, Gerusalemme, arcivescovato di Cipro, con a. perfetta, perché Chiese di fondazione apostolica; patriarcato di Costantinopoli). Altre Chiese, con il tempo, si resero indipendenti, sia che si staccassero da Roma e dai patriarcati ...
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Pelagio II
Claire Sotinel
Nato a Roma da una famiglia di origine germanica, forse gota, come suggerisce il nome del padre Vnigildus, P. succedette a Benedetto I, dopo una vacanza di quasi quattro mesi, [...] alla richiesta, che tra l'altro riguardava le procedure per accedere all'episcopato. Il papa richiamò Gregorio a Roma da Costantinopoli nel 585 o 586, per sostituirlo nella carica di apocrisario con il diacono Onorato. Consentì a Gregorio di tornare ...
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Giovanni III
Maria Cristina Pennacchio
G., originariamente Catelino, era nato a Roma ed era figlio di un senatore romano e governatore provinciale, il cui nome, Anastasio, farebbe pensare a un'origine [...] di Giovanni III, secondo la procedura imposta dall'imperatore, dovette aspettare che la sua elezione ricevesse l'approvazione di Costantinopoli; quindi, il 17 luglio del 561, fu ufficialmente ordinato.
Dei tredici anni di pontificato di G. si sa ben ...
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bizantino
biżantino agg. [dal lat. tardo Byzantinus]. – 1. Di Bisanzio, antichissima città (gr. Βυζάντιον, lat. Byzantium) all’imboccatura del Mar Nero, tra il Corno d’Oro e il Mar di Marmara, che dopo la conquista di Costantino (323 d.C.)...
albizzia
albìzzia s. f. [lat. scient. Albizzia, dal nome di Filippo degli Àlbizzi che nel 1749 la introdusse da Costantinopoli in Toscana]. – Genere di piante della famiglia leguminose mimosacee, affine al genere Acacia; comprende una cinquantina...