DE GRAZIA, Vincenzo
Roberto Grita
Nacque a Mesoraca (prov. di Catanzaro) il 19 febbr. 1785, da Marco e Laura Brondolillo. A cinque anni fu mandato a Napoli a studiare nel collegio reale di S. Carlo [...] divisione della scienza in fisica e in psicologia. "Fenomeni primitivi" del pensiero sono la sensazione, il giudizio e il volere ritenendo che l'apriorismo delle categorie renda impossibile la costituzione della scienza. Secondo il D. nulla era stato ...
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BOZZELLI, Francesco Paolo
Guido D'Agostino
Nato a Manfredonia il 22 maggio 1786 da Michele e da Maria Vittoria Ricci, dopo la prima istruzione ricevuta presso gli scolopi, studiò diritto a Napoli dal [...] il giudizio (paragone tra il piacere e il dolore). In sostanza l'etica, nel B., atteggiata in duplice Talleyrand e una missione di F. P. B., in Samnium, XV (1942), pp. 72-84; N. Cortese, Le costituzioni italiane del 1848-49, Napoli 1945, pp. XXX ...
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Hegel, Georg Wilhelm Friedrich
Stefano De Luca
Il più grande esponente dell'idealismo
Georg Wilhelm Friedrich Hegel ebbe un'acuta e drammatica coscienza degli straordinari mutamenti che si realizzarono [...]
Il giudizio sulla Rivoluzione francese
Nato a Stoccarda nel 1770 e morto a Berlino nel 1831, Hegel visse in un periodo superiore alle parti in lotta.
La politica
La manifestazione più alta di un popolo è la sua costituzione politica, che ...
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Diritto
Diritto costituzionale
In via generale, l’atto di un organo (monocratico o collegiale) investito della cosiddetta funzione legislativa. A differenza della consuetudine, che nasce spontaneamente [...] con l’espressione leges, usata in contrapposizione a iura, si indicavano le costituzioni imperiali. Questo duplice aspetto ( un giudizio di valutazione sulla l. altrui, bensì sugli effetti che questa può avere in ambito internazionale. In sintesi, ...
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(o eguaglianza) Condizione di cose o persone che siano tra loro identiche, o abbiano le stesse qualità, gli stessi attributi in ordine a determinate relazioni. In particolare, condizione per cui più persone [...] la Corte costituzionale, in qualche decisione, ha reso autonomo tale giudizio dal principio di u. in senso stretto.
Per quanto e se in Hobbes la naturale u. tra gli uomini costituisce il presupposto di un ordinamento politico autoritario in grado ...
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Nel linguaggio scientifico, ogni fatto o evento suscettibile di osservazione diretta o indiretta, provocato o spontaneo.
Teorie fenomenologiche sono quelle che cercano di render conto di un f. quale esso [...] ’intelletto, e le cose considerate come ‘in sé’ o ‘noumeni’, cioè come puramente questa concezione intenzionalistica (che costituisce il vero cardine della fenomenologia di prescinderne, di sospendere ogni giudizio o asserzione nei suoi riguardi. La ...
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SOCIOLOGIA
Raymond Boudon
Costantino Cipolla
Roberto Cipriani
Filippo Barbano
Filippo Barbano
(XXXI, p. 1019; App. III, II, p. 761; IV, III, p. 356)
Logica ed epistemologia della sociologia. - Le [...] della specificità radicale delle scienze sociali in rapporto a quelle naturali costituì piuttosto il terreno su cui s' messa tra parentesi del mondo, comporta la sospensione del giudizio sulle cose, è ricorso costante al dubbio, è strategia ...
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RELIGIONI, Storia delle (XXIX, p. 29)
Alfonso M. Di Nola
Definizione e fase critica di sviluppo. - Una definizione della s. d. r., nell'attuale sviluppo, non può eludere il problema della crisi d'identità [...] cui deriva il "sentimento di dipendenza" che Schleiermacher aveva costituitoin prima forma del fatto religioso. Di fronte all'oggetto laicismo, però, che non solo era liberato dai giudizi negativi di valore avanzato sulla vita religiosa dal filone ...
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Intenzionalità
Giuseppe Mininni
Il concetto di intenzionalità può essere compreso secondo molteplici percorsi (Lyons 1995), accomunati, però, da uno spostamento di senso che va dal concreto all'astratto [...] in sé qualcosa come oggetto, anche se non ciascuno nello stesso modo. Nella presentazione qualcosa è presentato, nel giudizio 'i.: un'indagine sulle forme di costituzione del soggetto diventa possibile in base all'analisi delle "strutture dell' ...
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Progresso
Gennaro Sasso
di Gennaro Sasso
Progresso
sommario: 1. Introduzione. 2. Diversità d'accenti nella critica dell'idea di progresso. a) Il ‛tramonto dell'Occidente' e l'avvento degli ‛uomini metallici'. [...] di vista, non solo in ‛positivo' costituisce a se stesso la garanzia trascendentale della sua propria vittoria ma, come in quella lotta il valore che realizza se stesso è tanto ‛potenza del fare' quanto ‛predicato' dei giudizi mediante i quali il ...
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costituzione
costituzióne (ant. constituzióne) s. f. [dal lat. constitutio -onis, der. di constituĕre «costituire»]. – 1. a. L’atto, il fatto di costituire, d’essere costituito: la c. di una società, di una cooperativa, di uno stato, di un...
giudizio
giudìzio (ant. giudìcio, iudìcio) s. m. [dal lat. iudicium, der. di iudex -dĭcis «giudice»]. – 1. a. L’attività logica del giudice, consistente nell’applicare le norme di legge al fatto da lui accertato: g. di fatto, se le questioni...